I sette punti essenziali delle Etegami

 

Fondazione Italia Giappone

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1. Essere bravi va bene, non essere bravi va meglio
Le Etegami sono cartoline postali illustrate a mano. Il motto delle Etegami è “essere bravi va bene, non essere bravi è meglio”. Se il disegno è stato fatto con impegno e con sentimento non è necessario essere stati abili. In una Etegami scritta in modo personale e con impegno si avverte la personalità di un individuo. La cosa importante è il modo di intendere questa cartolina: l’opera deve essere unica e originale; anche se non si è bravi è un’opera unica.
2. Non fare la brutta copia
Nelle Etegami non esiste il concetto di “ho sbagliato..!”. Quindi, ogni volta si fa sul serio. Quando facciamo la brutta copia abbiamo l’idea di dover fare nel modo migliore e di fare un lavoro splendido preoccupandoci di fare bella figura. L’apparenza finisce per avere la priorità su un’opera che ci identifichi. E’ una cartolina riuscita se mostra il volto al naturale della persona che l’ha realizzata. Le Etegami improvvisata e senza brutta copia deve trasmettere lo stato d’animo del momento in cui è stata scritta e ciò che si voleva esprimere in quell’attimo.
3. Disegnare dopo aver osservato bene e disegnare in grande
Le Etegami non hanno un modello imposto. Al contrario, hanno “il principio di fissare strenuamente senza mai distogliere lo sguardo”, cioè disegnare dopo aver osservato attentamente l’originale. Se guardiamo attentamente la frutta, la verdura, i fiori e tutte le altre cose che sono intorno a noi, ci accorgiamo di particolari che fino ad allora non avevamo notato. Sulle cartoline “Etegami” suggeriamo di “disegnare in grande”. Aumentando le dimensioni anche due o tre volte e a furia di guardare con attenzione, quasi senza accorgersene, lo spirito di osservazione si andrà affinando. Anche se sulla cartolina non ci sta tutto il disegno, non è un problema. La persona che guarda immaginerà a modo suo la parte non disegnata.
4. Raffigurare una cosa sola
Alle persone che per la prima volta iniziano a disegnare una Etegami, consigliamo di scegliere un solo soggetto. E’ necessario continuare a fissarlo senza distoglierne lo sguardo.
5. Tracciare le linee con cura e lentamente
Quando facciamo le linee di contorno in fretta, finiamo per dimenticare di osservare con attenzione. Se disegniamo lentamente possiamo farlo concentrandoci. Inoltre, più si procede lentamente, più facilmente penetra il sentimento. Lo scopo di tracciare una
linea lentamente è “disegnare concentrando tutte le nostre energie nel pensare alla persona alla quale è dedicata”. Infatti un tratto espressivo è qualcosa che appare solo quando tracciamo un segno con tutte le nostre energie. Quindi l’importante è disegnare concentrandosi per esprimere il proprio sentimento.
6. Spedire sempre quello che si è fatto
Spediamo sempre le Etegami che abbiamo fatto! Il senso di una cartolina non è: quando sono diventato bravo, la spedisco; visto che non è venuta come volevo non la spedisco! L’idea di fare uno sbaglio non appartiene alle Etegami. Quand’anche uno pensa di aver fatto male le Etegami, visto che è stata fatta secondo la propria personalità, questa rimane come ciò che ha fatto in quel momento. C’è un fascino particolare in questo. Le Etegami distribuiscono felicità. Sia le persone che le disegnano sia quelle che le ricevono si divertono e diventano allegre. Spediamole sempre.
7. Scrivere le parole con il cuore
E’ importante che le parole a corredo del disegno siano poche e che siano scritte con naturalezza così come sono state sentite nel proprio animo. Non bisogna preoccuparsi se non sempre queste parole hanno relazione con le cose raffigurate. Il bello delle Etegami è che non importa essere schiavi della rigida forma epistolare. Non sono necessarie le forme iniziali di saluto che si trovano di solito nelle lettere. Scriviamo con una calligrafia chiara pensando solo a chi leggerà.
(Un ringraziamento alla Fondazione Italia Giappone per questa guida)



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