La culla per la vita si diffonde in Giappone

In Giappone l abbandono dei neonati è considerato una pratica disdicevole. E sono in molti a non accettarla. Per evitare, però, che i neonati possano essere abbandonati in un luogo non adatto, anche qui è arrivata la “culla per la vita“, una sorta di incubatrice, dove si può lasciare il neonato, collegata a un ospedale che si occupa immediatamente del bambino. In Giappone la prima volta che un ospedale ha pensato di istituire un luogo per chi voleva abbandonare il proprio bambino risale al maggio 2007: l`ospedale cattolico Jikei a Kumamoto ha istitutito il “baby post“, la culla della cicogne. Ma la decisione dell’ospedale ha suscitato scandalo e polemiche in tutto il paese. Secondo la maggior parte della popolazione “è Veramente difficile accettare questa novità“, in quanto “è come incoraggiare l’abbandono di un bambino“. Ed il primo giorno che la “culla” è entrata in funzione è stato abbandonato un bambino di 3 anni! In pratica tramite una porticina che dà sulla strada, si può mettere il bambino nell’incubatrice. E appena la porta si apre, un campanello avvisa il personale dell’ospedale, che può correre subito a prendere il bambino. Fino al 2011 sono stati abbandonati 75 bambini e neonati. Troppi? Per i giapponesi sì. Ma non è meglio che i bambini vengano lasciati in un posto sicuro piuttosto che pensare che possano essere abbandonati in un cassonetto o davanti ad una chiesa? (Fonte: Arigato)



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