Successo europeo per il marchio giapponese Uniqlo
A Parigi, nei pressi del Teatro dell’Opera, è stato aperto da alcuni mesi un nuovo negozio di abbigliamento giapponese: Uniqlo. Il marchio, il cui nome nasce dall’unione dei termini Unique e Clothes, non vende abiti tipicamente giapponesi, ma abiti casual di vari prezzi. Il negozio fa parte del Gruppo Fast Retailing di Tadashi Yanai, imprenditore giapponese di 60 anni che ha aperto il suo primo negozio nel 1984 ad Hiroshima ed ora è considerato l’uomo più ricco del Giappone con un patrimonio di 6 miliardi di dollari. A L’Espresso, Yanai ha spiegato l’idea alla base del suo gruppo: “Tutti hanno diritto all’eleganza, i giapponesi sono attenti al rapporto qualità-prezzo, la semplicità è la chiave del nostro successo”. Ed infatti nei negozi Uniqlo si possono trovare capi d’abbigliamento semplici, come maglie “griffate” con i personaggi dei manga. La catena di negozi Uniqlo rappresenta attualmente l’80% degli incassi del gruppo di Yanai. Nell’ultimo anno il suo gruppo è cresciuto del 17%, nonostante la crisi, arrivando a guadagnare 5 miliardi di euro. Intervistato da “Le Monde”, Yanai ha dichiarato di voler diventare il leader mondiale dell’abbigliamento entro il 2020. Attualmente è al sesto posto della classifica. Ma non risulta difficile immaginare che Yanai possa riuscire nell’impresa.