Chiesa: impegno totale per aiutare le vittime dello tsunami in Giappone
I vescovi del Giappone hanno inviato una lettera a tutti i fedeli del paese, intitolata “Verso il recupero dopo la tragedia del terremoto nel Nord-est del Giappone”. Nella lettera si legge: “A causa di questa disgrazia sono morte circa 20.000 persone, e fino ad ora sono senza numero gli scomparsi. Non smettiamo di pregare così: Dio di profonda misericordia, ti chiediamo di ricevere nelel tue mani tutte le persone che sono morte in questa disgrazia senza poter dire una parola di addio ai loro familiari e ai loro cari. Nello stesso modo ti preghiamo per tutte le famiglie che sono state distrutte per aver perso una persona cara, e che tu conceda loro una speranza sufficient per continuare a vivere e superare questo grande dolore”. I vescovi ricordano che molte persone “sono obbligate a vivere in rifugi di fortuna e altri in dimore temporanee in condizioni molto difficili e stressanti. Attualmente non si può parlare di un pieno controllo della contaminazione radioattiva a causa degli incidenti nella centrale nucleare”. I vescovi, durante l’Assemblea che si è svolta dal 13 al 17 giugno, hanno approvato un documento per “collaborare con uno sforzo maggiore al recupero di tutte le zone devastate”. Nel documento si legge: “Fino a questo momento la Chiesa cattolica ha indirizzato gli aiuti attraverso la Caritas Japan. Ma senza dubbio, osservando la grandezza del disastro abbiamo deciso che l’aiuto che daremo al recupero sarà d’ora in avanti una forma concreta attraverso tutte le diocesi del Giappone. Per questo desideriamo che tutti i sacerdoti, religiosi e tutti i nostri fratelli e sorelle nella fede si uniscano in forma continua e stabile a questo appello che facciamo. Chiediamo a tutti i nostri fratelli del Giappone e del resto del mondo preghiere e aiuto, e che camminino insieme a noi”. (Fonte: Asianews.it)