Ocse: bocciare a scuola fa male
L’organizzazione italiana Ocse ha condotto uno studio sul Programma di valutazione dei sistemi educativi (Pisa) nel mondo. Il risultato? Bocciare è dannoso sia per gli studenti che per le casse dello stato. Far ripetere un anno scolastico è sbagliato, in quanto “peggiora i risultati complessivi, aumenta le differenze tra studenti e pesa sui bilanci dell’istruzione pubblica“. Ogni bocciatura costa in media tra i 10.000 ed i 15.000 dollari all’anno alle casse di uno stato. Secondo il rapporto “nei Paesi in cui un maggior numero di studenti ripete gli anni scolastici la performance globale tende ad essere inferiore, e il background sociale ha un impatto maggiore sui risultati di apprendimento che in Paesi in cui meno studenti ripetono“. In base ai dati raccolti tra gli studenti il 13/15% è stato bocciato almeno una volta: il 7% alle elementari, il 6% alle scuole medie e il 2% alle scuole superiori. Le percentuali variano da paese a paese: in Francia e Belgio la percentuale è superiore al 30%, in Italia si attesta intorno al 18%, in Gran Bretagna e Finlandia è inferiore al 3%. Ed in Giappone? Il sistema scolastico giapponese sembra essere uno dei migliori e la percentuale di bocciature è vicina allo 0%. (Fonte: Vanityfair.it)