Giappone, ragazza di 13 anni uccisa durante un esorcismo

Manette

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Una ragazza giapponese di 13 anni di nome Tomomi è stata uccisa nella prefettura di Kumamoto, isola meridionale del Kyushu, nel corso di un esorcismo praticato dal padre e da un monaco buddista. La terrificante notizia è stata pubblicata oggi sul quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver provocato lesioni che hanno portato alla morte della giovane. La ragazza è stata sottoposta al “trattamento della cascata”: è stata legata a una sedia con delle cinture e sottoposta ad aspersioni con acqua. Obiettivo del trattamento era quello di liberare la ragazza da una possessione spiritica. La pratica sarebbe stata effettuata almeno un centinaio di volte dallo scorso mese di marzo. Nell’ultima occasione Tomomi è stata portata in una struttura del movimento buddista Nakayama Shingo-shoushuu, è stata legata e le è stata gettata acqua sul volto da una altezza di due metri e mezzo. La ragazza ha perso conoscenza. Portata d’urgenza in ospedale è morta per soffocamento. Il padre della ragazza ha dichiarato: “Mia figlia era posseduta da uno spirito maligno. Le abbiamo praticato il trattamento della cascata per farla guarire. Dal momento che non voleva, l’abbiamo legata con la forza alla sedia. Non si tratta di violenza“. (Fonte: TMNews)



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