Sicuramente questo riportato nell’articolo è un progetto piu affidabile di altri soli applicativi software per android e iPhone, che però non sfruttano come in questo caso un dispositivo esterno a cui si connettono per acquisire i dati sulla radioattività, ma si sono particolari applicativi software che sfruttano la telecamerina già integrata di questi smartphone, per ‘sentire’ le radiazioni ionizzanti. In pratica sfruttano il principio delle interferenze luminose causate dalle particelle cariche di energia quando queste vanno a collidere con i vari pixel dei sensori CCD che costituisconoi il cuore della telecamera. IL problema principale è che questa metodologia che può risultare attendibile, perchè si fa un uso non conforme alla specifiche del sensore CCD della telecamera, che appunto ha uno spettro di sensibilità massima situato nel range della luce visibile, e al limite dell’infrarosso. Invece ritengo che l’idea di costruire un vero contatore geiger che si interfaccia al nostro smartphone via cavo, o piu’ ancora semplicemente via bluetooth ad un vero apparecchio di rilevazione, che usa un tubo geiger muller come sensore, sia veramente efficace ed affidabile.