Kamui Kobayashi
Kamui Kobayashi, il pilota giapponese della Sauber, si sente emozionato in vista della gara nel suo paese d’origine: “E’ sempre molto emozionante tornare in Giappone per la gara, ma quando sono tornato l’anno scorso era passato molto tempo da quando avevo corso qui e mi sembrava particolarmente bello essere sulla pista. C’erano così tanti tifosi in giro che la marea di folla era molto impressionante. Per me quest’anno sarà solo la terza volta che io corro sul circuito di Suzuka. L’anno scorso era la mia prima volta in una vettura di Formula Uno, e prima di allora avevo gareggiato in una gara di Formula Toyota nel 2003 quando avevo 17 anni. A causa di questo io non conosco bene il tracciato, e certamente la maggior parte degli altri piloti lo conoscono meglio di me. Tuttavia Suzuka è uno dei miei circuiti preferiti, e penso anche che una delle migliori piste mai realizzate. Corrervi è emozionante e divertente. Credo che ogni pilota trovi ciò che vuole, è davvero divertente da guidare se si ottiene il ritmo giusto. Le curve S, ovvero la successione della due, tre, quattro, cinque e sei, sono le mie preferite“. In occasione della gara, Kobayashi ha pensato di organizzare alcune iniziative benefiche per aiutare la popolazione del suo paese: “Questo è il mio paese, così penso ci sia davvero molto da fare per aiutarlo. Credo che il Giappone sia molto importante per la Formula Uno e penso che possiamo mettere in piedi un bello spettacolo per i tifosi giapponesi e per rendere omaggio alle vittime. Penso che i miei genitori verranno a trovarmi come sono venuti l’anno scorso, per me sarebbe commovente“. (Fonte: Corrieredellosport.it)
Dall’8 ottobre al 6 novembre 2011, presso Casa Illica di Castell’Arquato (Piacenza) si svolgerà la mostra “Impressioni” di Keiko Nakai. La mostra di pittura giapponese a inchiostro di china è organizzata dall’Associazione Luigi Illica (A.L.I.) di Castell’Arquato, in collaborazione con Casa Illica e l’Associazione Giappone in Italia (Milano). L’inaugurazione della mostra sarà l’8 ottobre alle ore 16:00. Presente l’artista giapponese Keiko Nakai. Saranno esposti i suoi lavori su carta, nei quali ha rappresentato paesaggi, prospettive e persone del suo paese e di Castell’Arquato, dove ha soggiornato nel mese di settembre. L’ingresso alla mostra è libero. Keiko Nakai è nata a Hiroshima nel 1944. Ha studiato l’arte dell’etegami, le cartoline illustrate a mano che fanno parte della tradizione giapponese con il Maestro Kunio Koike. Dal 1994 organizza viaggi di studi per i suoi allievi in Europa. (Fonte: Piacenzasera.it)
Caricabatterie di Hello Kitty
Nel corso del Ceatec a Tokyo, Rasta Banana, società giapponese specializzata in accessori per la telefonia e la mobilità, ha presentato le nuove cover in stile manga per l’iPhone e gli auricolari e caricabatteria di Hello Kitty. L’azienda è stata fondata a Nagoya nel 1995 e da allora si è specializzata in questo tipo di oggettistica. E sicuramente gli ammiratori dei manga o di Hello Kitty non si trovano soltanto tra i più giovani. Quindi questi accessori avranno sicuramente un enorme successo. Non soltanto in Giappone. (Fonte e Foto: Macitynet.it)
Sul settimanale L’Espresso Nanako Yamamori ha descritto alcuni gadget presentati a Tokyo nel corso di una fiera dedicata agli accessori e alle apparecchiature a basso consumo energetico. E ce n’è per tutti i gusti. Qualche esempio? Le batterie No.po.po, ovvero No pollution power, che per generare elettricità hanno bisogno solo di acqua di rubinetto. Con un contagocce si inserisce mezzo millilitro di acqua nella pila e questa produce energia rinnovabile. In mancanza di acqua si può utilizzare qualsiasi altro liquido, dai succhi di frutta alla saliva. Le pile, in vendita in Giappone dallo scorso mese di agosto, hanno una durata stimata di 20 anni e sono vendute in confezioni da 3 pezzi al prezzo di 630 yen. E se dovete buttarle, potete tranquillamente metterle tra i rifiuti inorganici, perché non contengono sostanze tossiche. Ma non è finita qui! C’è poi lo zainetto con pannello solare integrato, che si può utilizzare per ricaricare il cellulare grazie ad un cavetto usb. Il reggiseno fotovoltaico che può essere usato come caricabatterie. La penna con ventilatore incorporato che, all’occorrenza, serve anche come luce d’emergenza. Lo schermo che “riflette i raggi del sole eliminando il 70% di calore solare e il 99% di raggi Uv”. Ed infine il lenzuolo imbottito di gel termico, che mantiene il fresco per un’ora e mezza. Altre idee per il risparmio energetico? (Fonte: L’Espresso)
8 Ottobre 2011
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Sushi
Appuntamento per domenica 9 ottobre con l’annuale Mercatino della Scuola giapponese di Roma. Dove? In Via della Casetta Mattei 104 (zona Portuense – Bravetta). A che ora? Dalle 11:00 alle 15:00. Come ogni anno, ci saranno stand di ogni tipo, dalla cucina giapponese (gelati al the verde, azuki e yakisoba) ai libri, i giochi ed i manga. Per chi volesse mangiare, è consigliato non arrivare troppo tardi. Un appuntamento annuale imperdibile per tutti gli appassionati del Paese del Sol Levante. Non mancate! (Fonte: Youkosoitalia.net)
A Maebashi, cittadina che si trova a circa 100 chilometri da Tokyo, nei mesi scorsi è stato inaugurato il “primo distributore che ricava energia da turbine mosse da acqua corrente“. Il distributore serve per ricaricare le batterie delle auto elettriche, come ha spiegato Masao Takagi, sindaco della città: “Con iniziative come questa vogliamo stimolare l’attenzione dei cittadini verso i problemi delle risorse energetiche e del riscaldamento terrestre“. La ricarica infatti è gratuita e può essere, quindi, a tutti gli effetti, a “zero emissioni e sero costi per i clienti“. Il mini-generatore da 0,5 kilowatt è stato installato lungo il fiume Yadagawa. La piazzola può ospitare e ricaricare cinque vetture contemporaneamente, grazie a “due tipi di dispositivi: uno ad alta capacità, in grado di ricaricare l’80% della batteria di un’auto in circa un’ora, e due a doppia velocità, tramite i quali è possibile compiere una ricarica completa in 7-8 ore per quattro vetture insieme“. (Fonte: Qn.quotidiano.net)
Andrea Cocco
In una intervista rilasciata a “Libero”, Andrea Cocco, l’italo-giapponese che ha vinto l’ultima edizione del Grande Fratello, ha confessato di voler lasciare la tv per dedicarsi al cinema. Cocco è diventato famoso proprio grazie alla televisione, ma ora ammette di non poterne più: “Vorrei essere apprezzato se so fare qualcosa, non per aver bivaccato su un divano per sei mesi. Voglio provare a fare l’attore“. Ed ha dichiarato che ormai la televisione è “quella dell’esasperazione della cronaca nera e quella del reality show. Quella in cui devo parlare dei fatti miei. Non mi trovo nel circo mediatico”. Cocco non riesce ad abituarsi alla notorietà: “Mi sento come un gladiatore nel Colosseo al tempo dei romani: utile per distogliere le persone dalle tematiche sulle quali realmente dovrebbero concentrarsi. Politica, economia“. Sarà forse la tradizionale riservatezza dei giapponesi che sta venendo fuori? Cocco dichiara tranquillamente che non rifarebbe il GF una seconda volta. Ed anche se il suo contratto per le varie ospitate in tv non sia scaduto, Cocco è intenzionato a sparire dalla tv: “Non mi interessa, piuttosto pago la penale ma in tv a parlare dei fatti miei non ci vado“. (Fonte: Tgcom)
Nel corso del Ceatec, la più grande fiera di elettronica del Giappone, sono stati presentati i cellulari che possono misurare le radiazioni ed i contatori geiger che si collegano tramite il bluetooth. Dopo la grande paura dovuta al disastro di Fukushima, gli espositori giapponesi hanno deciso di proporre smartphone speciali. Si tratta comunque ancora di prototipi e quindi non si sa con precisione quando arriveranno sul mercato. Naoko Monobe della NTT DoCoMo, ha spiegato: “Il concetto di involucri muniti di sensori è stato lanciato l’anno scorso, ma dopo gli eventi di quest’anno abbiamo avuto l’idea di mettere un sensore capace di misurare le radiazioni. Anche i geiger, tradizionali contatori, si sono evoluti“. Un rappresentante dell’azienda Horiba ha invece dichiarato: “Il miglioramento di questa nuova versione è la possibilità di comunicare via bluetooth con uno smartphone Android o un pc e di registrare i valori delle radiazioni“. Non resta che aspettare di vedere sul mercato questi particolari smartphone. (Fonte: Tv.repubblica.it)
Bambine giapponesi
Il governo giapponese ha deciso di permettere a bambini e donne incinte di tornare in alcune zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima. Secondo gli ultimi dati, infatti, c’è stato un miglioramento delle condizioni di vita e non ci sarebbe ro più pericoli. Dopo il disastro nucleare le scuole nel raggio di 20/30 chilometri dalla centrale erano state chiuse. Ora i bambini potranno tornare a freqeuntare le proprie scuole. Yukio Edano, Ministro del Commercio, ha dichiarato: “Abbiamo fatto un importante passo in avanti sulla strada della ricostruzione nelle zone danneggiate dal disastro nucleare. Comprendiamo che coloro che hanno deciso di abbandonare queste zone fossero preoccupati per la contaminazione da radiazioni. Il governo contribuirà a ripulire quelle zone e a organizzare scuole e ospedali”. (Fonte: Reuters.it)
A Roma, presso il Macro di Testaccio, nell’ambito del Festival FotoGrafia, sarà possibile ammirare, fino al 23 ottobre, la mostra fotografica “Mizu no Oto – Sound of Water”. La mostra, come si può facilmente intuire dal titolo, è dedicata al fantastico mondo dell’acqua. Sono esposte le foto di 5 fotografe giapponesi: Mayumi Hosokura, Asako Narahashi, Rinko Kawauchi, Lieko Shiga e Yumiko Utsu. Il tema delle loro foto è unito dal verso del poeta giapponese Basho: “Nel vecchio stagno una rana si tuffa. Rumore d’acqua”. La mostra, che è organizzara da 3/3, viene così presentata: “”Sulla scia del tema di quest’anno, Motherland, Mizu no Oto “fotografa” l’acqua come elemento energico e vitale, come metafora del ciclo e della ciclicità dell’esistenza”. (Fonte: L’Espresso)
6 Ottobre 2011
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Tokyo ricorda Steve Jobs
Questa mattina, davanti ai negozi giapponesi della Apple, molte persone si sono fermate per lasciare un mazzo di fiori o pregare per Steve Jobs. Il fondadore di Apple è morto all’età di 56 anni per un cancro al pancreas, contro il quale stava lottando dal 2004. Le sue parole, rivolte agli studenti di Stanford, resteranno nella storia: “Il vostro tempo è limitato, allora non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario“. (Foto: Reuters)
I ricercatori del centro di ricerca giapponese Riken, guidati da Yoshiki Sasai, hanno creato il primo “self-made eye”, ovvero il primo occhio realizzato in provetta con cellule staminali. Per il momento si tratta in realtà di un “calice ottico”, ma i ricercatori sono fiduciosi e ritengono di poter arrivare a creare retine in provetta. Il “self-made eye” è stato realizzato grazie ad uno speciale “brodo di coltura”, partendo da cellule embrionali di topo. Secondo gli scienziati giapponesi l’occhio si è formato da solo, “senza alcuna “impalcatura” biologica”. Questa scoperta potrebbe “portare ad una vera e propria rivoluzione nel campo dei trapianti“, permettendo di “ricostruite intere “retine” dalle cellule staminali senza intervenire con un trapianto di cellule come si fa oggi“. La sperimentazione è però ancora all’inizio e la strada da compiere è molto lunga, in quanto, come ha ammesso Sasai, “non è ancora chiaro il meccanismo di coordinamento delle cellule che ha portato al risultato ottenuto“. (Fonte: Mainfatti.it)
6 Ottobre 2011
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3D Custom Girl
In Giappone si possono trovare videogame di ogni tipo. Uno su tutti? 3D Custom Girl. Si tratta di un videogame vietato ai minori. Quale è la particolarità che lo rende diverso dagli altri? Onacon, la sua interfaccia di gioco che si può collegare alla presa USB per giocare. Dall’immagine del videogame sembrerebbe una pila tascabile, in realtà si tratta della riproduzione artificiale dell’organo riproduttivo femminile. Vi ha incuriosito? (Fonte: Italiatopgames.it)
Paura in Giappone per l’improvviso arresto del reattore numero 4 nella centrale atomica di Genkai, che si trova nella provincia sud-occidentale di Saga. La società che gestisce la centrale nucleare ha comunque comunicato immediatamente che “non è stata riscontrata alcuna anomalia” e “nessuna variazione nel livello delle radiazioni“. Al momento è stata aperta una inchiesta per scoprire le cause che hanno determinato il blocco automatico del reattore. (Fonte: Agi)