Guerrino Tramonti – Un mago italiano del colore in Giappone

Per la prima volta in Giappone l’intera opera del ceramista e pittore originario di Faenza. In mostra 150 lavori tra sculture, dipinti e ceramiche che esprimono, nel modo migliore, il talento e la visione del mondo di questo artista: un’immensa varietà di forme, di colori e un sublime mondo espressivo creato da un’originale sensibilità cromatica. In contemporanea con la mostra alMuseo Nazionale di Arte Moderna di Tokyo, verranno esposte presso l’IstitutoItaliano di Cultura di Tokyo le opere dei vincitori giapponesi del Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza. Con il patrocinio dellaFondazione Italia Giappone. Sedi e date: Tokyo, Istituto Italiano di Cultura, 2 -23 settembre 2011; Tokyo, National Museum of Modern Art, Crafts Gallery, 10settembre – 13 novembre 2011; Hagi, Uragami Museum, 10 dicembre 2011 – 12 febbraio 2012; Nishinomiya, Otani Memorial Art Museum, 7 aprile – 27 maggio 2012; Seto, City Art Museum, 9 giugno – 29 luglio 2012. 

イタリアが育んだ色彩の魔術師―グェッリーノ・トラモンティ展」

イタリアが育んだグェッリーノ・トラモンティの、初期から最晩年までの活動のすべてを、日本国内においてはじめて紹介する展覧会です。東京国立近代美術館で開催される「グェッリーノ・トラモンティ展」の開催に合わせて、イタリア文化会館東京でファエンツァ国際陶芸展の日本人受賞者の作品が展示されます。会場には日本人受賞者も来場し、ファエンツァの街の紹介もあります。 後援: 伊日財団。

会場 – 日付: 

東京、イタリア文化会館、2011年9月2日 (金) ~ 23日 (金)
東京国立近代美術館 工芸館、2011年9月10日 (土)~11月13日 (日)
山口県立萩美術館・浦上記念館 、2011年12月10日(土) ~ 2012年2月12日(日)
西宮市大谷記念美術館、 2012年4月7日(土) ~ 5月27日 (日)
瀬戸市美術館 、2012年6月9日(土) ~ 7月29日 (日)

Per maggiori informazioni: Italy in Japan

Corso di lingua Giapponese 2011-12 nel cuore di Siena

Corso di lingua giapponese

Corso di lingua giapponese

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al nuovo anno del corso di lingua giapponese organizzato dall’Associazione Neverland l’isola che non c’è a Siena. Un’occasione per giovani e meno giovani di studiare una lingua orientale che ha una grande importanza nei mercati economico-finanziari contemporanei, ma anche l’opportunità di scoprire cultura e società del Giappone attraverso l’evoluzione della lingua. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, Neverland offre due corsi distinti, uno per principianti e uno per chi ha già studiato i rudimenti della lingua ed intende proseguire il percorso di studio. Le lezioni saranno tenute da un’insegnante madrelingua nei locali della Corte dei Miracoli, in Via Roma 56 a Siena. Anche questa iniziativa è parte del progetto frammenti di cultura giapponese, che si appresta a presentare la sua quarta edizione con una serie di eventi sempre dedicati alla scoperta del Giappone e della sua millenaria cultura. Per questa nuova edizione si sta pensando a temi di grande attualità che sapranno
sicuramente attirare l’attenzione del pubblico. Per informazioni ed iscrizioni: neverland@neverland-judo.it.

Ravenna: concerto lirico per il Giappone

Domani, sabato 24 settembre, alle ore 21 nella parrocchia di San Rocco a Ravenna, si svolgerà il concerto lirico di beneficenza “Va pensiero… va e ti posa… per non dimenticare”, a favore del Giappone e per non dimenticare la questione del nucleare. L’ingresso è a offerta libera. Il concerto è organizzato dal Soroptimist Club di Ravenna con la collaborazione del Soroptimist Region North Japan, a cui sarà devoluto l’intero incasso della serata. Si esibiranno al concerto il coro lirico Calamosca – Mariani, il tenore Michele Concato, le soprano Cinzia Ricci ed Etsuko Ueda, la mezzosoprano Noriko Kaneko, la pianista Ayako Kotani, il pianista Mirko Maltoni, il direttore del coro Matteo Unich, la violinista Mariko Masuda. La serata sarà presentata da Maja Ricci. Giovanna Piaia, assessore alle Politiche di genere, che rappresenterà il Comune di Ravenna al concerto, ha dichiarato: “Sarà una grande gioia partecipare a questa iniziativa, con la quale le donne del Soroptmist, di Ravenna e di tutto il mondo, in questo caso del Giappone, dimostrano ancora una volta di essere donne del loro tempo, pronte ad aiutarsi nelle situazioni di emergenza, come quella tragica del terremoto e dello tsunami, ma anche ad affrontare i cambiamenti della società e a perseguire azioni che portino alla realizzazione di una reale condizione di pari opportunità e dignità della donna. Penso per esempio all’interessantissimo convegno organizzato in febbraio dal Soroptimist di Ravenna sullo stalking“. (Fonte: Ravennanotizie.it)

Viaggio in Giappone: arrivo a Tokyo

New Koyo

New Koyo

Finalmente a Tokyo. Arriviamo all’aeroporto di Narita alle 9:00 del mattino, ora locale, mentre in Italia sarebbe notte fonda. Ci si prospetta davanti una giornata intera. Meglio non mettersi a dormire adesso altrimenti non riusciremo ad abituarci al fuso orario. Ma la stanchezza è molta, dato che non ho dormito per niente in aereo, ed il rischio jet-lag è dietro l’angolo. Però devo resistere! Superati i controlli alla dogana, ci avviamo verso il ritiro bagagli e Dany si fa subito notare perché prova a fare una ripresa con la telecamera in aeroporto ed immediatamente arriva un controllore giapponese che ci apostrofa con un “No video”. Le nostre valige sono già arrivate (non come in Italia, dove se ti va bene bisogna aspettare almeno 40 minuti!). Sul rullo rotante che trasporta le valige c’è una donna giapponese con un cartello in mano. Con nostro grande stupore vediamo che sul cartello c’è scritto il cognome di uno di noi. Cosa vorra? In pratica c’è stato un disguido con i bagagli e la valigia di Jesus è finita a Zurigo. Ma niente paura. Entro 24 ore arriverà a Tokyo e gli addetti aeroportuali provvederanno a consegnarla in albergo. Questa è l’organizzazione giapponese! Prima tappa: l’albergo, per lasciare le valige e fare, magari, una doccia, prima di andare alla scoperta di Tokyo. Soggiorneremo per una settimana al New Koyo (Fermata Minami-Senju), alla modica cifra di circa 14 euro a notte. Molto economico… e presto capirò il motivo. L’hotel ci è stato proposto da Kino, che ci era già stato un paio di anni prima e si era trovato bene. Il primo impatto con Tokyo non è proprio dei migliori… l’hotel si trova in una sorta di quartiere dormitorio, che nei giorni seguenti ribattezzeremo Poggio Mirteto (non abbiamo niente contro questo paesino italiano, ma il nome è stato scelto proprio ad indicare che la zona dell’hotel sembrava un paesino, anche se si trova a Tokyo. Niente insegne luminose e una Tokyo molto diversa da come l’avevo immaginata (ma per fortuna nei giorni seguenti avrò modo di ricredermi). Arriviamo in albergo ed ecco un’altra sorpresa: la nostra camera doppia è veramente un buco. Una volta stesi i futon (abbiamo optato per stanze in stile giapponese) non c’è più spazio per muoversi o per aprire le valige! Sarà una settimana molto difficile. Per fortuna, almeno, c’è una piccola finestra, che dà su un ballatoio sulla strada. L’albergo è a due piani. Al piano terra c’è un cucinotto, che tutti possono utilizzare (il gas per cucinare si paga inserendo le monetine), e c’è il bagno per sole donne. Al primo piano c’è un bagno per soli uomini e al secondo piano (dove siamo noi) c’è un bagno per donne e uomini senza distinzione. Vi potrà capitare, quindi, come è successo a me una sera, di entrare in bagno e di trovare un uomo in piedi che sta facendo i suoi bisogni all’urinatoio! Al secondo piano c’è anche un piccolo frigorifero, dove ognuno può mettere il cibo… l’abbiamo aperto una volta sola e ne è uscita una puzza tremenda. Insomma, non dico che volevo andare a dormire in un 4 stelle, ma forse questo hotel era un po’ troppo spartano per i miei gusti. E se tornerò a Tokyo opterò per altre soluzioni. Comunque pare che il New Koyo abbia molti estimatori, almeno leggendo il guestbook all’entrata. C’è anche un computer da cui collegarsi, sempre a pagamento. Dopo esserci sistemati e rinfrescati, distrutta fisicamente dal viaggio e mentalmente dalle prime impressioni sulla città, usciamo alla scoperta di Tokyo. Ed io spero che tutto quello che ho provato in queste prime ore venga smentito da una città totalmente diversa e affascinante.

Valextra apre una nuova boutique di lusso a Tokyo

Valextra ha aperto una nuova boutique nel Department Store Takashimaya, che si trova nel prestigioso quartiere di Nihombashi a Tokyo. La boutique, che è grande 110 metri quadrati, si trova al secondo piano del centro commerciale, nell’area “Salon le Chic”. Si possono acquistare borse, valigie e la piccola pelletteria dell’atelier milanese. La boutique è stata pensata per mettere in risalto la semplicità delle forme, creando “un clima di neutra armonia, consentendo ai prodotti di mostrarsi nel proprio valore e di essere i veri protagonisti della tela”. (Fonte: Deluxeblog.it)

Il miliardario Ty Warner dona 2 milioni di dollari al Giappone

Beanie Baby Hello Kitty

Beanie Baby Hello Kitty

Ty Warner, Direttore generale e Presidente di Ty, si è recato in Giappone per portare le donazioni raccolte nei mesi scorsi a favore della popolazione giapponese colpita dal terremoto e dallo tsunami. Warner ha incontrato a Tokyo Tadateru Konoe, Presidente della Croce Rossa giapponese, e Hironobu Shibuya, Direttore generale di Save the Children Giappone, ai quali ha donato 2 milioni di dollari per le opere di soccorso. 1 milione di dollari sono a favore della Croce Rossa Americana (American Red Cross®) per conto dell’esclusivo Beanie Baby® Hello Kitty® I Love Japan™ (Amo il Giappone) ed 1 milione di dollari a favore di Save the Children per conto dell’esclusivo Beanie Boo™ HOPE FOR JAPAN™ (Speranza per il Giappone. (Fonte: Ansa.it)

Storie dal terremoto: anziani volontari nella centrale di Fukushima

Centrale nucleare

Centrale nucleare

Dopo il disastro nucleare di Fukushima, si è molto parlato dei pensionati che si sono offerti come tecnici volontari per lavorare nella centrale nucleare ed evitare ai giovani di esporsi al rischio di contaminazione. C’è chi li ha considerati dei veri e propri kamikaze, mentre per altri erano semplici “professionisti al servizio del Giappone“. Prima di loro ci sono stati i tecnici volontari, persone che non hanno avuto paura ad indossare una divisa ed una mascherina e ad entrare nella centrale per cercare di mettere in sicurezza i reattori. Alcuni sono rimasti contaminati ed altri sono morti a causa di scoppi improvvisi. Per questo molti in Occidente hanno definiti i pensionati che si sono offerti volontari come “neo-kamikaze”. Sono stati anche paragonati ai samurai: “pronti al sacrificio per tener fede all’ideale patriottico“. Ma queste persone non sono d’accordo: non vogliono “essere etichettati come kamikaze buoni o samurai moderni” e preferiscono considerarsi come un “corpo qualificato di veterani”. Si tratta infatti per lo più di ingegneri in pensione che hanno voluto mettersi in prima linea per cercare di dare una mano a risolvere questa difficile situazione. L’idea di intervenire è stata di Yasuteru Yamada, ex-ingegnere di 72 anni, che ha contattato molti ex-colleghi chiedendo la loro disponibilità per formare un corpo speciale: “Vista la situazione, anche i pensionati non possono più permettersi di rimanere alla finestra ad aspettare, ma devono rimboccarsi le maniche e aiutare, come possono”. La sua idea non è stata accettata dalle autorità che non volevano coinvolgere “gruppi suicidi nelle operazioni di emergenza“. Ma Yamada ha spiegato perché voleva intervenire, di non aver paura e di non volersi immolare per la patria: “Noi torneremo a casa, dopo aver messo a disposizione del paese la nostra esperienza e le nostre conoscenze, come del resto sta facendo il resto della popolazione nei settori che ognuno conosce meglio. Un comportamento normale in un momento di totale emergenza. Siamo tutti perfettamente consapevoli dei rischi che corriamo, ma questo non basta a definire la nostra come un’iniziativa suicida. A me pare logico, non coraggioso, chiamare noi pensionati a sostituire quei giovani già da troppo tempo quotidianamente esposti alle radiazioni di Fukushima. Il cancro ha bisogno anche di venti o trent’anni per manifestarsi, e noi ne vivremo massimo altri dieci o quindici, quindi per noi queste malattie degenerative non rappresentano un problema. E poi gli anziani sono meno sensibili alle radiazioni per questo dobbiamo fare la nostra parte”. Kazuko Sasaki ha invece dichiarato: “La mia generazione è quella che ha promosso la costruzione delle centrali nucleari. Se non ci prendiamo noi la responsabilità di quella scelta, chi lo farà?“. (Fonti: Panorama e Cittaoggiweb)

Il Giappone pensa ad un parco eolico galleggiante

Il futuro energetico del Giappone riguarderà i parchi eolici offshore con turbine galleggianti. Il governo ha infatti annunciato di voler realizzare un parco eolico galleggiante al largo della costa settentrionale del Paese, con un investimento tra i 100 ed i 200 milioni di euro. Obiettivo principale è di “arrivare a 1000 MW di potenza entro il 2020 tra impianti a terra e offshore“. Dopo il disastro nucleare di Fukushima, il governo di Tokyo sta cercando in tutti i modi soluzioni alternative per procurarsi energia. Inoltre aspira ad ottenere una posizione di leadership nel settore. I parchi eolici offshore possono essere la soluzione giusta, proprio per la loro posizione che non toglie spazio alla popolazione. Inoltre le “turbine galleggianti sono adatte alla conformazione delle coste giapponesi, perché consentono di impiantare parchi eolici offshore anche dove la profondità del mare è proibitiva per le pale eoliche fisse”. (Fonte: Lastampa.it)

Giappone: attacco hacker alla Mitsubishi Heavy Industries

Pirateria informatica

Pirateria informatica

La Mitsubishi Heavy Industries, principale industria di armamenti del Giappone, è stata colpita da un attacco informatico. E la notizia ha creato un allarme generale in tutto il paese. I sistemi di sicurezza dell’azienda, infatti, sono stati attaccati da alcuni hacker ed ora si teme che possano essere stati trafugati i segreti di alcuni sistemi d’arma molto importanti per la sicurezza del paese. Gli hacker hanno infettato con 8 diversi virus 45 server e 38 computer di diversi uffici e stabilimenti giapponesi. I virus hanno permesso agli hacker di penetrare all’interno dei sistemi informatici dell’azienda. La Mitsubishi Heavy produce anche navi da guerra, sommergibili e impianti per la produzione di energia atomica. (Fonte: Adnkronos)

Giappone: in arrivo il tifone Roke

Il tifone Rokr sta per raggiungere il Giappone. Nella giornata di ieri la Toyota ha deciso di sospendere la produzione in 11 dei 15 impianti giapponesi in via precauzionale. Dion Corbert, portavoce dell’azienda, ha infatti dichiarato che la produzione sarebbe rimasta ferma ieri e non era ancora stato deciso nulla per oggi. Gli impianti chiusi si trovano nella prefettura di Aichi, vicino al luogo dove il tifone Roke dovrebbe abbattersi nel primo pomeriggio. (Fonte: Radiocor)

Ferrara: concerto delle orchestre di mandolini per il Giappone

Musica

Musica

Questa sera, alle ore 21:00, presso il Museo Archeologico Nazionale, al palazzo di Ludovico il Moro in via XX Settembre a Ferrara, si svolgerà il concerto con tre orchestre di mandolini. Il concerto è organizzato dal circolo di cultura musicale “Gino Neri” e sarà dedicato al Circolo Mandolinistico Flora di Sendai, che 3 anni fa ha ospitato l’orchestra del circolo di Ferrara. Al concerto saranno presenti l’orchestra di Sendai e l’orchestra di Brescia “Centro Musicale Mauro e Claudio Terroni”. Sull’iniziativa Florio Ghinelli, presidente del circolo “Gino Neri”, ha dichiarato: “La realizzazione del concerto di questa seraè stata possibile grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara, del Museo Archeologico Ludovico il Moro, dell’associazione culturale Bal’Danza e dell’Avis provinciale di Ferrara. L’orchestra ‘Gino Neri’ porge un vivo ringraziamento per quanto è stato possibile organizzare nei mesi di agosto e settembre (3 concerti), in particolare alla direttrice del Museo, Caterina Cornelio, per la gentilissima collaborazione e per la messa a disposizione dello stupendo Salone delle Carte Geografiche. Un particolare ringraziamento per la cortese collaborazione all’Associazione Bal’Danza nella persona della presidente, Valeria Borasio“. (Fonte: Ilrestodelcarlino.it)

Tokyo: nuove tasse per la ricostruzione

Il comitato del governo di Tokyo per il piano fiscale ha proposto un programma di aumenti fiscali per un totale di 11,2 miliardi di yen da destinare alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto e dallo tsunami. Si parla di un aumento delle tasse sul reddito, le imprese e i consumi (soprattutto tabacco e alcool). La proposta ora deve essere discussa dagli esponenti del Partito Democratico, che detiene la maggioranza. Il Ministro delle Finanze Jun Azumi aveva preannunciato che il governo stava pensando ad un “aumento delle tasse sul reddito e sulle società e di vendere le partecipazioni in Japan Tabacco e nella metropolitana di Tokyo per finanziare la ricostruzione”. Il governo ha già varato “due manovre supplemetari per un valore complessivo di 6 miliardi di yen e prevede di spendere altri 13.000 miliardi in cinque anni”. Azumi ha dichiarato ai giornalisti che “non è affatto facile per i politici chiedere alla gente di sopportare il carico fiscale. Dal momento che siamo determinati a non far passare il debito alla prossima generazione, dopo un simile disastro senza precedenti, non abbiamo altra scelta che chiedere un po’ di contributo a individui e aziende”. (Fonte: Reuters.com)

Detector portatile per controllare il pesce nei ristoranti di lusso

Sushi

Sushi

Dopo il disastro nucleare di Fukushima, molti ristoranti di lusso hanno iniziato ad utilizzare un “detector” del pesce per controllare che il cibo servito non sia stato contaminato dalle radiazioni. La psicosi è scoppiata negli Stati Uniti, dove gli chef hanno cominciato a controllare il sushi per paura di servire pesce contaminato. Il primo ristorante ad introdurre i controlli è stato Le Bernardin, tre stelle Michelin sulla 51° Strada vicino alla Settima Avenue a New York, considerato un “tempio del pesce fresco”. Lo chef Eric Ripert, subito dopo il disastro nucleare giapponese, ha prima sospeso l’acquisto di hamachi e kampachi (pesci importati da Tokyo) e ha poi acquistato un “detector” portatile di radiazioni atomiche per controllare il pesce che serve ai clienti. Perché? “Nessuno sa fin dove possono arrivare le acque contaminate“: questa è stata la spiegazione di Ripert. Il suo esempio è stato seguito anche da Scott Rosenberg, proprietario del ristorante di sushi Yasuda. La situazione non è molto diversa nella West Coast, la costa più a contatto con le correnti del Pacifico che arrivano dal Giappone. A Berkeley, Lee Nakamura del Tokyo Fish Market ha dichiarato che almeno un cliente su cinque chiede rassicurazioni sul rischio radioattivo. In California, Will Daniels, responsabile sanitario dell’azienda agricola Earthbound Farm, ha ordinato il detector nucleare per controllare il terreno e le verdure prodotte. (Fonte: Repubblica.it)

Giappone: successo per il Tokyo Game Show 2011

Si è svolto nella capitale giapponese il Tokyo Game Show 2011, la grande manifestazione dedicata all’entertainment multimediale, che quest’anno ha avuto come protagonisti la nuova console portatile da tasca di Sony, Vita, i giochi in tre D per la rivale Nintendo 3DS e varie applicazioni per il mobile. Il Tokyo Game Show è la principale manifestazione di cultura digitale asiatica e, nonostante i problemi causati dal terremoto, ha ottenuto anche quest’anno un notevole successo. La fiera è iniziatail 15 settembre: i primi due giorni erano dedicati ai professionisti del settore, mentre gli ultimi 2 erano aperti al pubblico. Per ieri erano attesi circa 190.000 visitatori nell’area espositiva dove di trovavano 193 espositori, provenienti da 16 diversi paesi. (Fonte: Radiocor)