Giappone: riparte la caccia scientifica alle balene

Dopo 4 mesi di sospensione, riparte in Giappone la caccia alle balene per scopi scientifici. Tatsuya Nakaoku, funzionario della pesca giapponese, lo scorso febbraio aveva annunciato che la nave Nisshin Maru aveva sospeso le operazioni di caccia a fini scientifici per motivi di sicurezza. Ed il portavoce del governo, Makoto Inoue, aveva dichiarato: “A partire da subito il Giappone non condurrà più ricerche scientifiche sulle balene che richiedono la cattura e la dissezione. Il Ministero della Pesca, delle Foreste e dell’Agricoltura ha revocato tutti i permessi per la ricerca sulle balene. Non possiamo negare che la caccia alle balene danneggia l’immagine del nostro paese di fronte alla Comunità Internazionale”. Adesso però il Giappone è pronto a riprendere la caccia. Alla fine di agosto tre navi della flotta giapponese, capitanate dalla Nisshin Maru, salperanno per catturare 260 balene, tra cui 100 balenottere minori. Per l’ Institute of Cetacean Research si tratta della 18° spedizione scientifica a nord-ovest del Pacifico: le balene saranno utilizzate infatti per studiare il contenuto del loro stomaco, il Dna e altre informazioni utili alla ricerca. Sicuramente gli attivisti della Sea Sheperd, che si oppongono alla caccia alle balene, non rimarranno a guardare. (Fonte: Ilcambiamento.it)

Hiroshima: nominato il nuovo Vescovo

Stato Vaticano

Stato Vaticano

Benedetto XVI ha accettato ieri la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Hiroshima, presentata da Monsignor Joseph Atsumi Misue. Il papa ha poi nominato Vescovo della diocesi il Reverendo Thomas Aquino Manyo Maeda, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Giapponese. Maeda è nato il 3 marzo 1949 a Tsuwasaki, nella Prefettura di Nagasaki. Dopo aver studiato presso il Liceo Nanzan di Nagasaki, è entrato nel Seminario Maggiore San Sulpizio di Fukuoka. È stato ordinato sacerdote il 19 marzo 1975 e destinato alla Diocesi di Nagasaki. Nel 2006 è diventato Segretario della Conferenza Episcopale Giapponese. La Diocesi di Hiroshima si estende su una superficie di 31.818 kmq ed ha una popolazione di 7.601.000 abitanti, di cui 20.334 sono cattolici. Nella Diocesi ci sono 47 parrocchie, 73 sacerdoti, 213 suore e 2 seminaristi maggiori. (Fonte: Fides.org)

Tokyo: il governo approva il piano di risarcimenti per la Tepco

Il governo di Tokyo ha approvato un disegno di legge per aiutare la Tepco a risarcire le persone colpite dalle radiazioni della centrale nucleare di Fukushima. La notizia ha fatto salire del 13% le azioni della società. Al momento però non si sa ancora quando il testo verrà trasformato in legge. La Tepco ha dichiarato con un comunicato stampa che si “sta preparando a effettuare risarcimenti adeguati e rapidi, secondo lo schema approvato dal governo” e spera che “il disegno di legge presentato sia approvato dal Parlamento il prima possibile”. (Fonte: Reuters)

Emakimono, rotoli dipinti giapponesi al MAO di Torino

Emakimono - Rotoli dipinti

Emakimono - Rotoli dipinti

Da oggi al 14 settembre 2011, presso il Mao (Museo d’Arte Orientale) di Torino (Via San Domenico 9/11), si svolge una nuova rotazione conservativa nella galleria giapponese. Presso la vetrina del primo piano del percorso espositivo dedicato al Giappone, infatti, saranno esposti tre nuovi emakimono, i tradizionali rotoli dipinti. I rotoli di pittura possono essere ammirato dal martedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 18:00 ed il giovedì fino alle ore 23:00. Il biglietto intero costa € 7.50, quello ridotto € 6, mentre per i ragazzi fino a 18 anni l’ingresso è gratuito. (Fonte: Exibart.com)

Nucleare in Giappone: a rischio la centrale di Fukui

Il governatore della prefettura di Fukui ha dichiarato di non voler autorizzare la ripresa dei reattori della centrale, al momento fermi per manutenzione, se il governo centrale non chiarirà “le ragioni che hanno causato la recente chiusura della Hamaoka e lo stato degli altri impianti nel Paese”. A Sud della città di Tokyo, la Fukuy ospita 14 reattori su una superficie grande quanto la città di Roma. (Fonte: Ansa)

Turismo in Giappone, lieve ripresa dopo il crollo causato dal terremoto e dal disastro nucleare

Tokyo

Tokyo

Dopo il terremoto in Giappone c’è stato un crollo dei turisti stranieri che hanno deciso di visitare il paese. Anche se l’Organizzazione mondiale per il turismo (Omt) aveva dichiarato che non c’erano pericoli a visitare il paese, solo nel mese di marzo c’era stata una diminuzione del 50,3%, rispetto ai dati dell’anno precedente, sul numero di visitatori che avevano deciso di fare le loro vacanze in Giappone. Molti sono stati i turisti che hanno annullato le partenze verso il Giappone. In Italia l’Associazione Codici aveva suggerito ai viaggiatori di chiedere ai tour operator il rimborso del viaggio o la possibilità di cambiare la destinazione ed organizzare un viaggio in un’altra località, in quanto, come ha dichiarato Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione, “la possibilità di avere ulteriori scosse, il pericolo nucleare, il rischio di pioggia radioattiva sono motivazioni che incidono pesantemente sulla decisione di rinunciare al viaggio“. Nel mese di aprile la situazione è peggiorata, arrivando a registrare un crollo di turisti stranieri del 62,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Adesso invece l’interesse dei turisti verso il Giappone sta iniziando a risalire, come dichiarato da Ilaria Bulgarelli, responsabile outgoing di Prestige Italy Gold, tour operator leader per i viaggi in Giappone: “Il Giappone sta cominciando a riprendersi, i problemi causati dal terremoto sono in via di risoluzione, mentre Tokyo e tutto il sud sono ormai pienamente fruibili. Per questo stiamo riproponendo le partenze dall’Italia verso questa destinazione che comunque, da parte di mercati asiatici come Cina, Singapore o Corea, è già ripresa alla grande. Stiamo ricevendo di nuovo, da parte di molte agenzie, richieste per tour in Giappone e viaggi di nozze con estensioni mare in Polinesia, Thailandia e Malesia. Vuol dire che si comincia a capire che la situazione in Giappone è tranquilla. Del resto anche la Farnesina ha tolto da tempo lo sconsiglio, mentre noi siamo sempre in contatto con la sede parigina dell’Ente del turismo nipponico che ci informa costantemente. Da osservare, poi, che il Giappone, pur non essendo una meta di massa a causa della sua peculiarità, non è più percepito come un Paese lontanissimo, ma come una destinazione che ha molto da offrire, da Tokyo a Kyoto a Nara, dalla cultura alla natura al mare. Vogliamo far ripartire la destinazione e far toccare con mano la tranquillità e sicurezza del Giappone, dove tutto è tornato a funzionare, dal treno alla metropolitana ai musei“. (Fonti: Ansa, Travelnostop.com e Lagenziadiviaggi.it)

Fukushima: gli operai preferiscono le radiazioni alla disoccupazione

Nonostante il pericolo delle radiazioni, a Fukushima continuano ad arrivare operai disposti a lavorare nella centrale nucleare. E sono in molti a dichiararsi contenti di aver trovato lavoro a Fukushima. Quindi meglio il rischio di entrare a contatto con le radiazioni nocive piuttosto che essere disoccupati e restare a casa senza fare nulla. Gli operai sono costretti a lavorare avvolti in pesanti tute e con maschere soffocanti. I turni durano 3 ore, ma gli operai devono fare lunghe attese per adottare le corrette misure protettive. Prima del disastro nella centrale lavoravano 2.500 operai. Di questi 2.200 sono stati assunti tramite subappaltatori e sono quindi precari con minori assicurazioni per eventuali infortuni e paghe più basse rispetto ai dipendenti della Tepco. Ma per gli operai qualsiasi cosa va bene pur di lavorare. Questo il racconto di una giornata tipo di un operaio di 20 anni: “Ti svegli, vai all’impianto, torni indietro, mangi, ti lavi e vai a dormire. Non c’è tempo per fare altro“. Invece un operaio di 60 anni spiega perché Fukushima attira operai come lui: “Alla mia età è troppo tardi per fare qualcos’altro, e ci sarà molto lavoro da fare qui intorno per molto tempo“. (Fonte: Agi)

Hasegawa Tohaku – Tra il silenzio del monocromo e la pienezza dei colori a Bologna

Sabato 18 giugno, dalle 14:30 alle 17:30 a Bologna, si svolgerà “Hasegawa Tohaku (1539-1610) – Tra il silenzio del monocromo e la pienezza dei colori “, un laboratorio di interpretazione e lettura estetica condotto da Giovanni Peternolli ed organizzato da Nipponica in collaborazione con il Centro Studi d’Arte Estremo Orientale di Bologna. Hasegawa Tohaku fu un profondo ammiratore di Sesshu. Nella sua produzione figurano opere policrome con una maestria nell’uso dell’inchiostro, morbidamente steso e diluito in sfumature finissime, applicato con pennelate libere e apparentemente rozze nel qulificano il tratto più caratteristico. Il laboratorio si svolgerà presso il Centro Studi d’Arte Estremo Orientale in via S. Maria Maggiore 1/d a Bologna. Il numero dei partecipanti ammessi è di massimo 15 persone. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di € 30,00. Per info e prenotazioni: info@nipponica.it e www.nipponica.it.

Save the Children: gli sfollati sono 94.000

Bambine giapponesi

Bambine giapponesi

A tre mesi dal terribile terremoto che ha colpito il Giappone, gli sfollati sono ancora 94.000. La denuncia arriva da Save the Children, che ha lanciato un piano di 5 anni per aiutare il paese ad uscire dall’emergenza e a ricostruire le prefetture di Miyagi, Iwate e Fukushima. Subito dopo il terremoto, l’associazione ha allestito in Giappone 19 spazi a misura di bambino per svolgere attività ricreative ed educative e permettere ai bambini di “riacquistare un senso di normalità”. Al momento i centri ancora aperti sono 5 per circa 1.000 bimbi di Miyagi e Iwate. Inoltre l’associazione si occupa dei pasti quotidiani in 20 asili e scuole elementari per circa 3.000 bambini e vuole promuovere la creazione di 70 club di bambini e 7 centri di partecipazione per i giovani. Hiro Miyashita, Responsabile Emergenze di Save the Children, ha così spiegato i progetti dell’associazione: “La partecipazione dei minori e la considerazione del loro punto di vista sarà il pilastro portante della strategia quinquennale di intervento in risposta al terremoto e allo tsunami. Save the Children si è resa conto che i bisogni cambiano a seconda delle zone colpite e dunque sta modulando il proprio intervento tenendo conto delle diverse necessità di ogni area. Inoltre continueremo ad ascoltare e consultare i bambini con le rispettive famiglie e faremo in modo che le loro idee siano tenute in conto nelle varie attività e interventi e nel processo di ricostruzione”. (Fonte: Asca)

Fukushima: tracce di stronzio nelle falde acquifere

La Tepco ha annunciato che la contaminazione radioattiva proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima sta peggiorando: in alcuni campioni prelevati dalle falde acquifere nei pressi dei reattori 1 e 2 sono infatti state riscontrate tracce di stronzio che superano di 240 volte i limiti massimi consentiti. La contaminazione potrebbe essere stata determinata da una fuga di materiale radioattivo. Intanto è stata rimandata di alcuni giorni la messa in funzione del nuovo sistema per depurare l’acqua contaminata a causa di alcune perdite di acqua dal sistema stesso. (Fonte: Adnkronos)

1000 gru di carta: la leggenda

Mille gru di carta

Mille gru di carta

La leggenda giapponese delle 1.000 gru dice che chi riesce a piegare 1000 senbazuru, ovvero le gru di carta, esprimendo lo stesso desiderio dopo averne realizzata ognuno, vedrà realizzato il suo desiderio. La diffusione di questa leggenda si deve alla storia di Sadako Sasaki, una bambina giapponese che nel 1950, a causa delle radiazioni dovute al lancio della bomba atomica su Hiroshima, si è ammalata di leucemia. La bambina si è ricordata dell’antica leggenda ed ha iniziato a realizzare le gru di carta, augurandosi prima di guarire e poi che si fosse la pace nel mondo. Sadako, purtroppo, non è riuscita a realizzare le 10000 gru e dopo averne fatte 644 è morta a causa della malattia che l’aveva colpita. I suoi amici e compagni di scuola hanno portato a termine la realizzazione degli origami offrendoli al momento del funerale. A Seattle è stato costruito in sua memoria un monumento ed ogni anno, il 6 agosto, giornata della pace, migliaia di origami a forma di gru vengono mandati a Hiroshima per essere poi spediti ai bambini del mondo.

Rischio blackout in Giappone: chiesta una riduzione dei consumi

L’emergenza energetica in Giappone, dopo il disastro di Fukushima, crea un rischio blackout in quasi tutto il paese. Anche l’area occidentale del Giappone, dopo il blocco per manutenzione di alcune centrali, rischia di dover convivere con questo rischio. La Kansai Electric Power Co. (Kepco), operatore che gestisce la regione di Osaka, ha chiesto agli utenti di ridurre volontariamente i consumi del 15% tra luglio e settembre. Questo per evitare che sia necessario dare il via ad interruzioni di corrente programmate. (Fonte: Ansa)

Emergenza Origami: artisti e stilisti uniti per il Giappone a Roma

Origami

Origami

Lunedì 13 giugno, presso Il Margutta RistorArte di Roma, sarà presentato il progetto “Emergenza origami: Artisti e stilisti uniti per il Giappone”, organizzato con il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone e la collaborazione della Fondazione Italia Giappone. Il progetto si articolerà in una mostra in programma il 15 giugno alla Centrale Montemartini alla Garbatella con l’Origami Party e in un’asta benefica in programma il 22 giugno sempre alla Centrale Montemartini. L’evento ha ottenuto il patrocino e il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale. Le opere saranno esposte tra il 13 ed il 22 giugno sia al Margutta RistorArte che alla Centrale Montemartini. Il progetto è stato ideato da Francesca Barbi Marinetti, Stefania Giacomini, Emilio Sturla Furnò e Tina Vannini. Ai creativi che hanno partecipato al progetto è stato chiesto di realizzare una collezione di opere ispirate agli origami. Le opere saranno vendute  all’asta da Fabrizio Romiti della Casa D’Aste Antonina di Roma. Il ricavato delle vendite sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana per le operazioni in Giappone. Al progetto hanno aderito i seguenti artisti: Giampaolo Addari, Alessandra Argiolas, Matilde Argiolas, Massimo Attardi, Ivan Barlafante, Franca Bernardi, Giorgio Bisanti, Elena Boccoli, Luigi Boille, Vito Bongiorno, Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Luisa Canovi, Marco Colletti, Ferdinando Colloca, Gianluigi Contesini, Publia Cruciani, Massimo Di Cave, Valentina Di Serio, Marco D’Amico, Pablo Echaurren, Carlo Frisardi, Giampistone, Roberto Gretter, Marco Innocenti, Anna Izzo, Per Paolo Koss, Giuseppe La Spada, Emilio Leofreddi, Daniele Lombardi, Franco Losvizzero, Rachele Mangraviti, Roberto Mercoldi, Giacomo Miracola, Mauro Molle, Carlo Montesi, Innocenzo Odescalchi, Stefania Orrù, Pierino Pastore, Enrica Prazzoli, Jack Sal, Sinisca, Marco Tamburro, Giampaolo Tomassetti, Gerry Turano, Serge Ubertì, Marco Verrelli. Ed i seguenti stilisti: Renato Balestra, Ettore Bilotta, Luigi Borbone, Silvia Bruschini, Franco Ciambella, Ludovica Cirillo per ByLudo, Marco Coretti, Giada Curti, Stefano e Cosima D’Inzillo, Fondazione Micol Fontana, Maison Gattinoni, Antonio Grimaldi, Susanna Liso per Le Tartarughe, Luca Litrico, Laura Mancinelli, Antonio Martino, Fabio Salini, Maison Fausto Sarli, Laura Pieralisi, Patrizia Pieroni, Pino Purificato, Marco Ripiccini, per KOEFIA Andrea e Chiara Paoletti, per IED Alessandra Lupi e Riccardo Mecarini, Sharon Falco, Silvia Gemma, Elena Pierri e Yuxia Wang. (Fonte: Roma.blogosfere.it)

Tokyo: popolazione in piazza contro il nucleare

A 3 mesi dal terremoto e dallo tsunami, a Tokyo si è svolta una manifestazione contro il nucleare. La popolazione giapponese è infatti molto preoccupata delle conseguenze del disastro nella centrale nucleare di Fukushima. Intanto il primo ministro Naoto Kan ha visitato le aree terremotate dove ci sono ancora circa 90.000 sfollati. Il premier in questo periodo è molto criticato per la gestione del disastro. (Fonte: Asca)