State pensando di preparare a casa gli udon? Allora prima di tutto dovrete procurarvi l’udonko, ovvero la farina che viene utilizzata per realizzare questa pasta fresca tipica del giappone. Per avere un’idea di cosa fare per preparare questo piatto, ecco la videoricetta della serie Cooking with Dog, per la quale sono stati utilizzati i seguenti ingredienti:
300g Udonko – Wheat Flour w/ protein content 9.0~9.5% (10.6oz)
15g Salt (0.529oz)
130ml Water (4.40 fl oz)
Note: It was 75°F (24°C) on the day of shooting and the fermentation time depends on the temperature. To get the rough idea for fermentation time, rest the dough in a plastic bag for 2 hours in spring and fall, 30 to 60 minutes in summer and over 3 or 4 hours in winter.
La Federcalcio giapponese ha deciso di prendere parte alla Copa America che si svolgerà in Argentina nel mese di luglio. Dopo l’iniziale rifiuto, il Giappone ha ottenuto una deroga per decidere se confermare il rifiuto oppure cambiare idea. Così il paese ha deciso di confermare la propria presenza alla competizione. (Fonte: Adnkronos)
La Tepco ha comunicato che verserà un primo indennizzo di un milione di yen a tutte le famiglie che sono costrette ad abbandonare la propria casa o a vivere chiusa dentro la propria abitazione a causa dell’allarme radioattivo nell’area di Fukushima. Masataka Shimizu, presidente della Tokyo Electric Power, ha infatti dichiarato durante una conferenza stampa: “Abbiamo deciso di pagare rapidamente. Daremo un acconto ai residenti, il cui importo è stato fissato dal governo. È di un milione di yen a famiglia e di 750.000 yen per le persone che vivono sole”. Sono circa 48.000 le famiglie che riceveranno l’indennizzo. (Fonte: TMNews)
Un giapponese di 102 anni di Iitate, paese a circa 40 Km da Fukushima, ha deciso di togliersi la vita perché non voleva lasciare la casa dove ha sempre vissuto. Il governo di Tokyo nei giorni scorsi aveva annunciato di voler estendere l’area di evacuazione nei pressi di Fukushima. E tra i paesi da evacuare c’era anche il piccolo villaggio di Iitate, dove i livelli radioattivi da alcuni giorni erano oltre i limiti consentiti. L’uomo però, all’idea di dover abbandonare la propria casa, ha scelto di suicidarsi. (Fonte: 2duerighe.com)
Il premier giapponese, Naoto Kan, ha comunicato che Fukushima potrebbe essere inabitabile per 20 anni. La situazione infatti è ancora critica e, dopo l’innalzamento a 7 del livello di gravità per quanto riguarda le radiazioni, è veramente molto difficile che gli abitanti delle aree evacuate possano tornare a vivere nelle loro case in tempi brevi. Intanto i tecnici della centrale nucleare stanno ancora lavorando per raffreddare i reattori. (Fonte: Mondonews24.com)
L’Onu rassicura sulla sicurezza dei cibi giapponesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti assicurato che gli alimenti che provengono dal Giappone non sono radioattivi e si possono mangiare tranquillamente. L’organizzazione comprende la preoccupazione per la salute pubblica da parte degli stati che importano alimenti dal Giappone, ma ha comunque assicurato che tutti i cibi vengono sottoposti ad attenti controlli. Queste le parole di Maria Neira, direttore della Salute Pubblica dell’OMS: “Se anche ci fossero radiazioni nel cibo esportato, dovremmo consumarne in dosi massicce e per molto tempo, ragion per cui non servono proibizionismi”. (Fonte: Italia-news.it)
Otto grandi stilisti di moda hanno realizzato il progetto “We Love Japan” per aiutare il Giappone. Il progetto è sostenuto da Yoox.com, dove si possono acquistare le t-shirt inlimited edition, realizzate per sostenere la Federazione Internazionale della Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa (FICR) da: Ann Demeulemeester, Antonio Marras, Dsquared2, Kitsuné, Maison Martin Margiela, Marni, Moschino e Y-3. Le maglie sono in vendita dall’inizio del mese di aprile. (Fonte: Modaonline.it)
I cittadini di Tokyo hanno partecipato ad una particolare testimonianza di solidarietà: hanno infatti acquistato frutta e verdura nel mercato organizzato per aiutare i contadini di Iwaki, zona a 50 chilometri dalla centrale di Fukushima, che stanno attraversando un periodo di difficoltà dopo che i loro prodotti sono stati messi al bando a causa della contaminazione radioattiva. Yukio Edano ha assicurato che i prodotti in vendita (fragole, asparagi, pomodori e porri) sono stati analizzati e non sono state riscontrate tracce radioattive. Reira Shimada, una cliente di 25 anni, ha dichiarato: “Non nego di essere un po’ preoccupata ma i contadini hanno messo così tante energie per far crescere le loro verdure e non venderanno niente che sia nocivo”. Il portavoce del governo ha dichiarato che saranno organizzate altre iniziative simili per “promuovere i prodotti delle zone duramente colpite dall’emergenza nucleare”. (Fonte: Agi)
L’ente giapponese per il nucleare ha ipotizzato la possibilità che sia necessario cercare soluzioni alternative per riuscire a raffreddare uno dei reattori danneggiati dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo, come dichiarato da Hidehiko Nishiyama, vice direttore generale dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale: “Potrebbe essere difficile rimuovere completamente l’acqua contaminata e in questo modo consentire il proseguimento del lavoro. Potremmo avere necessità di pensare ad altre opzioni”. (Fonte: Reuters)
Alberto Zaccheroni, ct della nazionale giapponese, in occasione della presentazione dell’iniziativa “Perugia per Sendai”, ha parlato ancora del terribile momento che il paese sta attraversando ed ha dichiarato che il Giappone riuscirà a venir fuori dal dramma: “Il popolo giapponese verrà fuori da questa situazione. Ben presto ricomincerà a marciare compatto come è abituato a fare”. Sulla raccolta fondi di Perugia, l’allenatore ha dichiarato: “Ben vengano queste iniziative. In poco tempo ci siamo innamorati di questa terra e di questo popolo che cerca sempre la perfezione. Certo, questo non basta per risolvere i problemi, però con il sommarsi di queste idee, possiamo cercare di ripristinare la normalità tra chi è rimasto. Anche se non nel brevissimo periodo. Penso ai tanti bambini che sono rimasti senza genitori e hanno bisogno di tornare alla vita di sempre”. Durante la conferenza stampa sono state inoltre mostrate le prime immagini del video promozionale dell’iniziativa, che è stata così presentata: “Per il Giappone vogliamo mobilitare la Perugia dello sport, con la partita, e della cultura, con l’evento Sakamoto. Quel disastro ci ha sconvolti tutti e gli umbri sono particolarmente sensibili alle calamità naturali per averle vissute sulla propria pelle. Il Giappone è un grande Paese e si riprenderà, ma è molto importante far sentire loro la solidarietà del mondo. Noi ci siamo”. (Fonti: Sport.sky.it e Adnkronos)
Sabato 16 aprile, dalle ore 16.00 alle 18.30, presso l’Ice Village a Santa Maria del Soccorso (Fermata Metro B) a Roma, si svolgerà la manifestazione Cosplay on Ice. Dopo il successo del primo Cosplay on Ice a Parco Leonardo, ecco un nuovo appuntamento più divertente che mai e con una pista più grande. Il programma prevede un’esibizione cosplay sul ghiaccio da parte di pattinatori provenienti da diverse scuole di pattinaggio. Dopo lo spettacolo tutti i cosplayer potranno entrare in pista e sfrecciare anche loro sul ghiaccio, facendosi tante foto. L’ingresso per la pattinata sarà aperto solo a coloro che saranno in cosplay. L’entrata in pista non è obbligatoria e la visione dello spettacolo è assolutamente gratuita.
L’Ong francese Criirad, specializzata in sicurezza nucleare, ha lanciato l’allarme sul rischio di radiazioni che l’Europa corre a causa del disastro nucleare di Fukushima. Molti ricercatori italiani assicurano che le radiazioni fuoriuscite dalla centrale nucleare giapponese sono limitate, ma invece per i francesi la situazione è più grave e non si può negare che le radiazioni nocive possano raggiungere l’Europa. Questa la spiegazione dell’Ong: “I pericoli sono certamente molto bassi, ma tenendo conto della possibile durata di contaminazione, l’esistenza di particolari abitudini alimentari e la vulnerabilità di alcuni gruppi di popolazioni, sembra utile evitare che gli alimenti sensibili costituiscano la base della dieta nelle prossime settimane. Questa misura riguarda in particolare i bambini, le donne incinte e le madri che allattano al seno”. L’ong invita quindi a seguire alcune norme per evitare pericoli per la salute, come non bere acqua piovana ed evitare i “cibi più soggetti all’assorbimento dello Iodio 131”, come insalate, bietole, spinaci, cavoli, latte e formaggi freschi e carne (esclusa quella proveniente da allevamenti in stalla). Il portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Gregory Hartl, ha invece dichiarato che i rischi per la salute causati dall’incidente di Fukushima non sono aumentati anche se il livello di gravità è stato portato a 7. Per l’Oms “al momento c’è un rischio molto piccolo al di fuori della zona di evacuazione di 30 chilometri”. (Fonti: Ilquotidianoitaliano.it e Agi)
Lo tsunami che ha seguito il terremoto dello scorso 11 marzo in Giappone ha inondato più di 100 punti di raccolta nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, che erano stati indicati dalle autorità come rifugi d’emergenza per la popolazione che aveva dovuto abbandonare la propria casa. Molte persone, secondo l’agenzia di stampa Kyodo News, sarebbero quindi morte dopo aver raggiunto “i luoghi considerati sicuri”. (Fonte: Adnkronos)
La casa automobilistica giapponese Toyota ha deciso di riprendere la produzione il 18 aprile, dopo la chiusura degli impianti causata dal terremoto dell’11 marzo. Gli impianti riapriranno dal 18 al 27 aprile. Dopo l’annuncio della ripresa delle operazioni, il titolo della Toyota quotato in bora è salito dell’1,36% a Tokyo. Intanto questa mattina Toyota ha annunciato che, tra aprile e maggio, fermerà, per alcuni giorni, la produzione in cinque fabbriche europee (si tratta di stabilimenti in Gran Bretagna, Francia, Polonia e Turchia) a causa della mancanza di alcuni componenti. La produzione sarà fermata per alcuni giorni anche nella maggior parte degli impianti situati in Nord America. (Fonti: Agi e Adnkronos)
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