Domenica 3 aprile, presso il Black Out, in Via Casilina 713, a Roma, torna il Mercatino Giapponese, dalle ore 10:00 alle 20:00, con ingresso gratuito. Sushi bar, dolci, Kimono, Hello Kitty, Manga, Totoro, Obento Goods, Pokemon, Ukiyoe, Cosplay, Origami art, Shodo, Gothic Lolita, zen, Ceramiche d’epoca, Accessori in fimo, abiti, CD, Libri, Tea shop e tanto altro negli oltre 80 stand. Nell’Angolo del Giappone si potranno trovare 400 libri giapponesi & manga originari, tutti a partire da 1 euro. Alle ore 12:00 è in programma un Sushi Brunch & dolci tipici giapponesi. Per aiutare il Giappone in questo momento così difficile, il giorno del mercatino ci saranno dei banchi che venderanno dei prodotti il cui ricavato andrà interamente in beneficenza a Unicef Japan, per aiutare i bambini rimasti orfani a causa del terremoto.
1 Aprile 2011
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Pericolo radiazioni
Dopo la notizia di ieri, oggi è arrivata ufficialmente da Tokyo la conferma che la centrale di Fukushima sarà smantellata. La notizia è stata confermata proprio dal primo ministro giapponese, Naoto Kan. Al momento però il governo esclude che l’area di evacuazione possa essere allargata. Finora la Tepco aveva comunicato che i primi 4 reattori sarebbero stati smantellati una volta superata l’emergenza, ma sperava di mantenere gli ultimi 2 reattori. Il governo ha deciso diversamente. L’azienda e l’Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone hanno fatto sapere inoltre che il tasso di iodio radioattivo riscontrato nel mare “si diluisce e non dovrebbe comportare rischi importanti per animali e alghe marine”. Ma alcuni esperti del settore sostengono invece che “potrebbero esserci effetti superiori a quelli ufficialmente annunciati”. Per quanto riguarda i livelli di radioattività presenti nel territorio giapponese, Yukio Edano ha dichiarato che “il fatto che il livello di radiazioni al suolo in Giappone sia elevato conduce inevitabilmente a sollevare l’ipotesi di un accumulo di radiazioni a lungo termine potenzialmente pericoloso per la salute pubblica. Per questa ragione, il governo giapponese continuerà a monitorare il livello di radiazioni con grande attenzione in modo da poter prendere, eventualmente, tutte le misure necessarie”. (Fonte: TMNews)
Il governo americano ha inviato in Giappone una squadra di robot resistenti alle radiazioni per effettuare tutti i controlli necessari nella centrale danneggiata di Fukushima, senza mettere in pericolo la salute degli operai. I robot, infatti, sono in grado di “operare in luoghi dove il livello di radioattività è mortale”. Stephanie Mueller, portavoce del dipartimento dell’Energia, ha dichiarato che i robot sono già stati utilizzati “in operazioni di ripristino ambientale e altre attività in habitat contaminati ma mai in reattori nucleari compromessi come quelli della centrale giapponese”. Secondo Bill Borchardt, direttore delle operazioni di Nuclear Regulatory Commission, “ci sono degli ostacoli ma le cose alla centrale Fukushima Daiichi stanno andando nella giusta direzione. Non posso però dire quanto ancora ci vorrà per la messa in sicurezza dell’impianto”. (Fonte: TMNews)
Bicchiere di latte
Un gruppo di esperti in contaminazione radioattiva di Greenpeace si è recato a Fukushima per analizzare i livelli di contaminazione in latte e verdure. Gli esperti hanno riscontrato alti livelli di radiazioni ed hanno chiesto di nuovo al governo di Tokyo di aumentare la zona ufficiale di evacuazione, compresa la cittadina di Iitate che si trova a 40 chilometri a nord-ovest dalla centrale nucleare di Fukushima e a 20 chilometri dalla zona di evacuazione ufficiale. Jan van de Putte, esperto in sicurezza da radiazioni, ha dichiarato durante una conferenza stampa: “Mentre le nostre prime misurazioni confermano i dati delle autorità giapponesi, le stesse autorità non riescono a proteggere adeguatamente la popolazione e non forniscono sufficienti informazioni. E’ nostro obbligo morale comunicare adesso i nostri risultati. La maggior parte delle persone vive ancora in aree contaminate come Iitate, dove bastano pochi giorni per essere esposti alla dose massima di radiazione consentita in un anno. Il Governo deve agire immediatamente per evacuare le zone più contaminate, a cominciare dai bambini e dalle donne in stato di gravidanza. Questa settimana torneremo nella zona di Fukushima per continuare a testimoniare la reale situazione e per fornire alla popolazione un’analisi indipendente sugli impatti dell’incidente nucleare”. Il gruppo continuerà le rilevazioni fino alla metà del mese di aprile. Greenpeace ha mostrato soddisfazione per la notizia comunicata da Yukio Edano, in base alla quale il governo giapponese vuole investire in energie pulite: “Siamo felici che il Governo intenda investire in un futuro di energie pulite, tuttavia, se il Giappone vuole seriamente evitare un’altra crisi come quella di Fukushima, il Governo deve immediatamente bloccare i progetti di costruzione di nove nuove centrali entro il 2020 e concentrare gli investimenti sul risparmio energetico e sull’utilizzo di fonti di energia sicure e rinnovabili come il fotovoltaico”. (Fonte: Asca)
31 Marzo 2011
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Nelle mense scolastiche della città di Bologna è sparito il pesce giapponese che arriva dall’Oceano Pacifico. Il Comune, a causa del pericolo di contaminazione causato in Giappone dal terremoto, “fatte le opportune verifiche e d’intesa con la società Seribo, in via prudenziale ha deciso che per il servizio di refezione scolastica sia utilizzato unicamente pesce confezionato prima dell’incidente dell’11 marzo o non proveniente dall’oceano Pacifico e Indiano”. La decisione è stata presa dopo che alcuni genitori avevano “espresso preoccupazione per l’eventualità che il pesce utilizzato nei refettori dei loro figli potesse presentare livelli di radioattività anomali in seguito all’incidente nucleare di Fukushima”. (Fonte: Adnkronos)
LG Optimus Pad
Nonostante i problemi causati dal terremoto in Giappone, l’LG Optimus Pad arriva normalmente da oggi, 31 Marzo, sul mercato giapponese. L’LG Optimus Pad ha uno schermo da 8,9″, con una risoluzione di 1280×768 pixel ed è abbinato ad un processore nVidia Tegra 2 dual core da 1 GHz e ad Android 3.0. In Italia e negli Stati Uniti è invece atteso per la metà del mese di aprile. (Fonte: Ampletech.net)
Anche se la situazione è ancora piuttosto difficile nell’area di Fukushima, il Giappone pensa già alla ricostruzione, che in alcune aree è già iniziata (come ad esempio su strade ed autostrade). Il governo deve quindi affrontare i problemi legati al costo della ricostruzione. I primi dati sulla ricostruzione risalgono ad alcuni giorni fa: i costi ammonterebbero ad una cifra compresa tra i 200 e i 300 miliardi di dollari. Si parla di circa il 6% del Pil giapponese. Una cifra veramente molto alta, che, secondo gli esperti, difficilmente il Giappone potrà permettersi senza l’aiuto da parte di altri stati. Al momento il governo giapponese ha ipotizzato la possibilità di varare una manovra straordinaria di 10 trilioni di yen per affrontare le situazioni più urgenti. In un secondo momento il governo dovrà vagliare tutte le opzioni possibili per cercare di far quadrare i conti. (Fonte: Loccidentale.it)
Il governo di Tokyo sta pensando di smantellare tutti i reattori della centrale nucleare di Fukushima, mentre sono stati programmati controllo in tutti i reattori nucleari del paese per evitare che possano ripetersi altri incidenti. Banri Kaieda, Ministro dell’Industria, ha inviato una richiesta a tutte le società che gestiscono impianti nucleari per chiedere controlli accurati prima della messa in funzione di nuovi impianti. Inoltre i lavoratori di tutte le centrali dovranno essere preparati ad affrontare le emergenze in caso di eventuali problemi. Kaieda ha poi spiegato che il Giappone non può fare a meno dell’energia nucleare, in quanto questa “copre il 30% del fabbisogno energetico del Paese”. (Fonte: Agi)
Centrale nucleare
Mentre Tsunehisa Katsumata, segretario della Tepco, che ha sostituito il presidente Masataka Shimizu, ricoverato per pressione sanguigna troppo alta e vertigini, ha fatto sapere che “dopo avere gettato acqua di mare sui reattori, credo che non saremo più in grado di usarli” (quindi almeno 4 dei 6 reattori della centrale saranno inutilizzabili), da Fukushima arriva la notizia che nel mare intorno alla centrale il tasso di iodio radioattivo è 3.355 volte superiore al limite di legge. Hidehiko Nishiyama, vicedirettore dell’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, ha minimizzato la notizia “ricordando che la popolazione locale è stata allontanata e l’attività di pesca nella zona è stata vietata”. Però ha poi ammesso di non sapere quali sono state le cause dell’aumento dei livelli di iodio radioattivo. (Fonte: Ilgiornale.it)
Vincenzo Petrone, ambasciatore italiano a Tokyo ha dichiarato a SkyTg24 che la situazione nella capitale giapponese è tranquilla: “Gli italiani possono venire a Tokyo ed esercitare la loro normale attività professionale, senza nessuna preoccupazione”. Secondo l’ambasciatore la situazione è sicura anche per donne e bambini. In una nota diffusa dal Ministero degli Esteri si afferma che “Tokyo, Osaka e tutto il centro sud del Giappone non presentano al momento situazioni di criticità che possano suggerire l’esigenza di evitare viaggi nelle predette due aree, mentre si consiglia di rinviare viaggi, se non necessari, nel resto del Giappone e rimane imperativa la raccomandazione di non recarsi nelle zone del nord-est, colpite dal disastro di terremoto e tsunami, e di non rientrare nelle prefetture a nord della Capitale”. (Fonte: TMNews)
Sole giapponese
Anche la Banca Monte dei Paschi di Siena lancia una raccolta fondi per aiutare la popolazione del Giappone colpita dal terremoto e dallo tsunami. Tutti coloro che vogliono contribuire alla raccolta di solidarietà possono effettuare un versamento sul conto corrente intestato “Pro popolazione del Giappone”, Iban IT 58 S 01030 14200 000008640072. Le donazioni sono esenti da spese o commissioni e si possono effettuare i versamenti anche attraverso il call center della banca, mediante bonifico. I fondi raccolti saranno destinati a sostenere le operazioni di Save the Children in Giappone. (Fonte: Asca)
Alberto Zaccheroni, ct della nazionale giapponese, tornato in Giappone per l’amichevole di calcio ad Osaka, ha detto di essere molto addolorato per quello che è accaduto al paese, ma allo stesso tempo si è dichiarato sicuro che il Giappone riuscirà a riprendersi: “Quando penso alle vittime di questa catastrofe mi si spezza il cuore. Il Giappone è un Paese che non si ferma mai, un Paese che fa sempre progressi e che ha un grande spirito di solidarietà. Credo che farà un rapido recupero. Come allenatore della Nazionale sono stato qui per diversi mesi di fila e pensare a quanto è accaduto mi rattrista. Speriamo che l’amichevole possa portare un po’ di allegria, per quanto piccolo, a tutto il Paese, soprattutto nella aree colpite dalla catastrofe. Leonardo (l’allenatore dell’Inter) mi ha detto che vuole venire in Giappone e fare il possibile per aiutare il paese. Anche la Federazione italiana vorrebbe dare il suo contributo”. (Fonte: Gazzetta.it)
Fioritura dei ciliegi
A Tokyo sta arrivando la primavera. Ed i 1500 ciliegi del parco di Ueno a Tokyo stanno iniziando a sbocciare. Un momento, quello della fioritura dei ciliegi, in genere molto atteso dalla popolazione. In situazioni normali si usa prendere un giorno di ferie dal lavoro e riunirsi in un parco per un pic-nic sotto i ciliegi in fiore. In questo modo si riesce a godere di questo spettacolo della natura. Quest’anno l’hanami sarà sottotono per molti giapponesi. Ma ci auguriamo che chi in questi giorni ha l’opportunità di ammirare i sakura in fiore a Tokyo possa sentirsi un po’ più fiducioso per il futuro.
La notizia è di alcuni giorni fa, ma ancora non avevo avuto modo di parlarne. Il tratto di un’autostrada a nord di Tokyo, nella regione del Kanto, vicino a Naka, danneggiato dal terremoto dello scorso 11 marzo, è stato ricostruito in soli 6 giorni dagli ingegneri della società di gestione Nexco. Una velocità impressionante, calcolando anche i danni che la strada aveva riportato: asfalto disarticolato e sconnesso e voragini di diversi metri. Danni che, in molti altri paesi, sarebbero stati sistemati dopo mesi o addirittura anni. Ma non in Giappone. L’ingegner Makoto Ishikawa si è messo subito all’opera per risolvere in breve tempo un disastro che avrebbe potuto provocare molti problemi di circolazione nell’area più popolosa del Giappone. La Nexto ha comunicato che, in 20 diverse strade ed autostrade, sono già stati riaperti circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto. L’azienda ha inoltre chiesto scusa “se non tutte le aree di servizio sono state riaperte”. (Fonte: Corriere.it)