Campi estivi dedicati al Giappone per i bambini dai 6 ai 12 anni

Campi estivi 2011

Campi estivi 2011

L’Associazione Neverland l’isola che non c’è ha aperto le iscrizioni ai due campi estivi per bambini dai 6 ai 12 anni dedicati al ritmo e alla cultura giapponese: “Il Giappone e i suoi segreti II” e “Ritmo&Judo”. Due settimane per affrontare tante attività divertenti e formative: judo, escursioni, origami, spada giapponese, laboratorio di percussioni e redazione  blog. Il campo aprirà lunedì 13 giugno con la prima settimana dedicata alla scoperta del ritmo: il ritmo del nostro corpo con la pratica del judo ed il ritmo musicale con il laboratorio di percussioni. Dal 20 giugno una nuova settimana alla scoperta della cultura del Giappone. I campi si terranno alla Corte dei Miracoli, nel centro di Siena, in Via Roma 56 ex O.P San Niccolò. Le iscrizioni chiuderanno il 10 giugno, ma si consiglia a tutti gli interessati di prenotare il prima possibile poiché i posti a disposizione sono 20 per settimana. Info: neverland@neverland-judo.it o telefono 0577/48596.

Terremoto in Giappone: la crisi delle aziende automobilistiche

Il terremoto sta causando grandi problemi alle aziende automobilistiche del Giappone. Molte aziende hanno infatti deciso di prolungare la chiusura, nonostante il fatto che, al momento, la perdita produttiva stimata è di circa 250.000 vetture. La Toyota resterà chiusa fino al 22 marzo e la Suzuki ha deciso di chiudere fino ad oggi gli impianti di Kosai, Iwata, Toyokawa e Sagara. Nissan invece ha concluso ieri la chiusura negli impianti di Oppama, Tochigi, Nissan Shatai e Yokohama. Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha spiegato quali possono essere gli effetti di questa chiusura: “E’ troppo presto per dirlo, ma potenzialmente l’impatto ci sarà. La domanda è quanto durerà e non credo che durerà molto. C’è troppa incertezza ma l’impatto ci sarà anche a livello di industria automobilistica, l’impatto sui fornitori si vedrà, a catena. Per quanto ci riguarda stiamo analizzando la questione, la scorsa notte ne abbiamo parlato con i nostri negli Stati Uniti. Per il momento non vediamo impatti negativi ma è troppo presto, aspettiamo”. Renaulti è stata costretta a tagliare del 15/20% la produzione negli impianti di Busan, in Corea del Sud, per l’interruzione dei rifornimenti della componentistica dal Giappone. La Opel sarà invece costretta a fermare la produzione nello stabilimento di Saragozza, in Spagna, sempre per la mancanza di componenti che provengono dal Giappone. (Fonte: Repubblica.it)

Fukushima: allarme per la situazione nel reattore 3

Centrale nucleare

Centrale nucleare

Il reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima torna a far aumentare la preoccupazione. La situazione della centrale si sta pian piano stabilizzando, ma questa mattina è tornata a salire la pressione nel reattore numero 3, come dichiarato dall’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare. Si sta quindi pensando di attuare “un’operazione di areazione per alleviare la pressione”. Per un certo periodo di tempo il personale è stato anche evacuato a causa di una fumata dal reattore numero 2. Intanto l’Oms ritiene che la contaminazione dei cibi sia più grave di quanto si potesse pensare, come ha sottolineato Peter Cordingley, portavoce dell’Ufficio Regionale dell’Oms: “E’ evidentemente una situazione grave. E’ molto più grave di quanto chiunque potesse pensare nei primi giorni, quando si valutava che potesse essere limitata a un’area di 20-30 chilometri dalla centrale. I casi di verdure, acqua e latte contaminati hanno già sollevato le preoccupazioni dei paesi limitrofi, nonostante le rassicurazioni del governo giapponese”. Intanto si è calcolato che la tragegia potrebbe costare al Giappone circa 235 miliardi di dollari, pari al 4% del Pil. (Fonte: Repubblica.it)

Greenpeace chiede di evacuare le aree contaminate nelle vicinanze di Fukushima

Greenpeace ed il gruppo giapponese Citizens Nuclear Information Centre (Cnic) chiedono “un avanzato piano d’evacuazione e ogni misura di protezione possibile per le persone ancora all’interno della zona di esclusione di 30 chilometri, così come per le donne incinte e i bambini nelle aree contaminate anche oltre i 30 chilometri”. Jan Beranek, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace International, ha dichiarato: “Mentre la crisi continua a Fukushima, è chiaro che le autorità giapponesi non sono in grado di tutelare adeguatamente la salute pubblica. Nonostante le rassicurazioni che ci sarebbero pochi rischi per la popolazione, abbiamo visto un’evacuazione estesa e una crescente contaminazione radioattiva nella catena alimentare. Purtroppo le autorità giapponesi non stanno agendo come la situazione richiederebbe, mettendo in primo piano la tutela della salute pubblica. Adesso c’è bisogno che il governo comunichi tempestivamente alla gente le migliori misure per proteggersi dalle radiazioni e che metta in atto un piano di emergenza”. (Fonte: Adnkronos)

Alemanno: solidarietà per il Giappone alla cerimonia del tè

Cerimonia giapponese del tè

Cerimonia giapponese del tè

Gianni Alemanno, nel corso della cerimonia del tè, organizzata ieri ha Roma per esprimere solidarietà nei confronti del Giappone, duramente colpito dal terremoto, ha dichiarato: “La cerimonia del tè organizzata da Roma Capitale e dalla Fondazione Italia-Giappone serve a richiamare l’attenzione sulla causa nipponica. E’ il più importante evento di carattere solidaristico e culturale fatto finora a sostegno del Giappone. La cerimonia riveste un grande valore dal punto di vista culturale e spirituale nei confronti del popolo giapponese. E’ un po’ come se nella cultura cattolica si celebrasse una messa, cioè qualcosa di molto profondo e significativo. Con l’ambasciatore del Giappone in Italia c’è una grandissima sintonia che ci ha portato a fare tanti eventi insieme. La settimana prossima potremo dare i primi risultati della risposta della città a questo grande evento di solidarietà”. (Fonte: Adnkronos)

Minuto di silenzio per il Giappone al carnevale di Viareggio

Il Carnevale di Viareggio ha voluto rendere omaggio alla tragedia che ha colpito il Giappone, per ricordare le vittime del terremoto e dello tsunami. Per questo, prima dell’inizio dell’ultima sfilata, è stato osservato un minuto di silenzio. (Fonte: Ansa)

XV Congresso Nazionale Bonsai e Arti Giapponesi

Bonsai

Bonsai

A Sanremo, dal 1° al 3 aprile, presso il Palafiori, si svolgerà il XV Congresso Nazionale Bonsai e Arti Giapponesi. In occasione della manifestazione sarà anche inaugurato, nella giornata di venerdì 1° aprile, alle ore 11:00, il restauro del giardino giapponese di Villa Ormond. Ecco il programma completo della manifestazione:
– Venerdì 1 Aprile 2011
9.00 Apertura aree commerciali
9.00 – 12.00 Registrazioni migliori bonsai e suiseki
9.00 – 12.00 Apertura registrazioni congressuali
10.30 Visita guidata all’inaugurazione del Giardino Giapponese a Villa Ormond
14.30 – 17.30 Dimostrazione Talento UBI 2010
15.00 – 16.00 Tavola rotonda Istruttori UBI
16.00 – 17.00 Conferenza “Il Giardino Giapponese” con il M° Makioka – Masui – Merlo
16.30 – 17.30 Tavola rotonda coordinamenti
18.00 Cerimonia di apertura con aperitivo/cena.
– Sabato 2 Aprile 2011
9.00 Apertura registrazioni
9.00 Apertura mostra e aree commerciali
9.00 – 13.00 Selezione nuovo talento UBI 2011
9.30 – 12.30 Dimostrazione Scuole riconosciute UBI
10.00 – 12.00 Conferenza suiseki a cura di Luciana Queirolo
10.00 – 12.00 Visite guidate mostra UBI
10.00 – 17.00 Votazioni rinnovo C.D.
15.00 – 18.00 Dimostrazione bonsai con Ryan Neil
15.00 – 18.00 Dimostrazione/workshop Ikebana con Jenny Banti Pereira e il suo staff
16.00 – 17.00 “I colori dell’inchiostro: introduzione alla pittura giapponese” a cura del Prof. Perino
16.00 – 18.00 Visite guidate mostra UBI
18.00 Scrutinio schede elettorali
19.00 Chiusura mostra e aree commerciali
21.00 Cena di Gala al Casinò di Sanremo con premiazioni e musica dal vivo.
– Domenica 3 Aprile 2011
9.00 Apertura registrazioni
9.00 Apertura mostra e aree commerciali
9.00 – 13.00 Dimostrazione/workshop con Marc Noelanders e Ryan Neil
9.00 – 17.30 Workshop permanente di pittura Sumi-e a cura di Beppe Mokuza
10.00 – 12.00 Assemblea Generale UBI
10.00 – 12.00 Visite guidate mostra UBI
10.00 – 13.00 Conferenza e dimostrazione pratica di pittura giapponese Sumi-e
15.00 – 16.00 “Il bonsai fra tradizione e innovazione in Giappone e nel mondo” con Massimo Bandera
15.00 – 17.00 Visite guidate mostra UBI
15.00 – 17.30 Conferenza e dimostrazione pratica di pittura giapponese Sumi-e
16.30 – 17.30 “Il paesaggio della Riviera a fine 800 ” conferenza a cura del Dott. Claudio Littardi
18.00 Chiusura manifestazione – ritiro esemplari. (Fonte: Riviera24.it)

Tv senza telecomando da Panasonic

Prima del terremoto che ha sconvolto il Giappone, la Panasonic aveva presentato la nuova televisione senza telecomando. Un modello di tv dove, per cambiare canale o alzare il volume, è necessario soltanto un gesto della mano. Il televisore ha uno schermo a cristalli liquidi da 10,1 pollici e dispone di un sensore integrato che è in grado di riconoscere movimenti predefiniti della mano. Per cambiare canale si deve soltanto muovere la mano in orizzontale, o verso destra o verso sinistra. (Fonte: Ansa)

Desolazione nella città di Tokyo

Giardini imperiali a Tokyo

Giardini imperiali a Tokyo

In questi giorni la capitale giapponese, agli occhi di chi si trova a girare per le sue vie, non appare più come una città piena di vita, ma come una città in cui regna la tristezza. Gli italiani che lavorano in Giappone hanno avuto il permesso di tornare in Italia. A Tokyo più di 4 milioni di abitanti hanno deciso di lasciare la città per allontanarsi dal rischio di radiazioni nocive. Mentre molte altre persone stanno arrivande nella periferia nord della città per fuggire dalle aree più colpite dallo tsunami e dal terremoto. Molta la paura di nuove scosse, ma soprattutto di una contaminazione radioattiva. Per le strade la gente che gira è pochissima e l’atmosfera che si respira è molto diversa dal solito. I camion della mondezza non girano da 3 giorni, perché non hanno benzina. E gli inceneritori non possono utilizzare l’energia elettrica. A Ginza i venditori ambulanti offrono pasticche di iodio ai passanti. Soltanto il tempio di Senso-Ji ad Asakusa è pieno: la gente prega e brucia incenso. Nell’ultima settimana il valore delle case è sceso del 30% a Tokyo e del 70% a Fukushima, mentre ad Osaka, Kyoto e Kobe è salito del 40%. Molti accusano il governo di non aver parlato chiaramente della situazione dall’inizio, come dichiara Reiko Fukushima, direttore di una catena di negozi: “Devono dire in anticipo cosa può succedere non confessare quanto è già avvenuto. Se la nube atomica investe Tokyo non possono pretendere che smettiamo di respirare”. (Fonte: Repubblica.it)

Fukushima: la centrale nucleare sarà chiusa

Questa mattina si è registrato un nuovo allarme nel reattore 3 della centrale di Fukushima, a causa dell’aumento della pressione. La Tepco ha quindi pensato di aprire le valvole per ridurre la pressione: operazione che avrebbe potuto causare il rilascio di vapore radioattivo. Per questo l’Agenzia per la sicurezza nucleare aveva avvertito che un rilascio di vapore radioattivo avrebbe potuto interrompere il lavoro di raffreddamento degli altri reattori. L’operazione è comunque riuscita e la pressione si è stabilizzata senza dover rilasciare vapore nell’atmosfera. Intanto Yukio Edano, portavoce del governo, ha annunciato nel corso di una conferenza stampa che la centrale di Fukushima verrà disattivata. Il presidente della Tepco ha pianto in pubblico, dichiarandosi dispiaciuto per i danni che la sua centrale sta causando al paese. Ma dal Wall Street Journal arrivano nuove accuse: la Tepco avrebbe “consapevolmente rallentato gli interventi per raffreddare i reattori per salvare il salvabile dell’impianto”. Secondo il quotidiano americano, infatti, l’uso di “acqua di mare per abbassare la temperatura dei reattori” avrebbe ridotto “i rischi di ulteriori esplosioni e fughe radioattiva” ma allo stesso tempo avrebbe danneggiato “i reattori rendendoli a lungo andare del tutto inservibili”. Ipotesi che la Tepco avrebbe cercato di evitare. L’azienda ha comunicatro oggi che il livello delle radiazioni nelle vicinanze della centrale sta diminuendo. Ed il governo ha assicurato che la popolazione non corre rischi per la propria salute, anche in caso di pioggia. Si consiglia tuttavia di evitare di uscire in caso di pioggia. (Fonte: Repubblica.it)

Lucca Comics & Games 2011: ci sarà la partnership col Giappone?

Lucca Comics & Games

Lucca Comics & Games

Prima del terremoto, il Giappone aveva annunciato di aver scelto la città di Lucca e la manifestazione Lucca Comics & Games come partner culturali, favorendo iniziative comuni per la prossima edizione del festival del fumetto, in programma alla fine di ottobre 2011. Francesco Caredio, presidente di Lucca Comics & Games, Giovanni Russo, responsabile dell’area Comics, e Letizia Bandoni, assessore alla Cultura, avevano incontrato a Lucca Seiichiro Takahashi, addetto culturale dell’ambasciata giapponese in Italia. In precedenza alcuni membri dell’ambasciata del Giappone avevano visitato la manifestazione, restando colpiti dalla qualità e dalla quantità del pubblico presente e dal livello culturale delle iniziative in programma. L’ambasciata del Giappone aveva dichiarato di aver in programma molte iniziative già a partire dalla prossima edizione della manifestazione. Con tutto quello che sta succedendo in Giappone adesso, chissà se questa collaborazione sarà possibile ancora. La speranza è che nei prossimi mesi la popolazione giapponese possa ricominciare a svolgere una vita normale. (Fonte: Loschermo.it)

S. Cecilia: concerto per il Giappone a Roma

Lunedì 21 marzo, alle ore 20:30, a Roma, ci sarà un concerto gratuito dell’Accademia di Santa Cecilia per sostenere le popolazioni del Giappone colpite dal terremoto e dello tsunami. Si esibiranno, presso la sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, il Coro giapponese “L’ Anima dell’Acqua” e l'”Orchestra di Fiati delle Scuole Superiori Giapponesi”. I biglietti per partecipare si possono ritirare domani domenica 20 marzo e lunedì 21 marzo, dalle ore 11:00 alle 20:00 direttamente al botteghino dell’Auditorium. In occasione del concerto si potrà contribuire con un’offerta alla raccolta fondi lanciata dal Comune di Roma, “Sos Giappone”. (Fonte: Repubblica.it)

Come aiutare i bambini giapponesi

Bambine giapponesi

Bambine giapponesi

Negli ultimi giorni sto ricevendo commenti e messaggi di persone che vorrebbero adottare o prendere in affidamento per un periodo uno o più bambini giapponesi per aiutarli in questo momento così difficile e per allontanarli dal rischio di una contaminazione radioattiva. Al momento non ho ricevuto comunicazioni ufficiali da parte delle associazioni sul fatto se sia possibile far venire in Italia i bambini del Giappone rimasti orfani a causa del terremoto e dello tsunami. L’organizzazione Save the Children si è però attivata per aiutare questi bambini sul posto. A Sendai è stata infatti aperta la prima “area sicura a misura di bambino”. L’area è stata installata in una scuola elementare, dove vengono accolti gli sfollati, ed è destinata a bambini tra i 5 ed i 12 anni, che possono qui svolgere “attività ludico-ricreative per cercare di recuperare quel senso di normalità che consentirà loro di affrontare e, col tempo, superare la paura e l’insicurezza derivante dal trauma subìto”. Queste le parole di Stephen McDonald, coordinatore dell’intervento di emergenza di Save the Children: “Le aree sicure a misura di bambino sono spazi protetti, dove i bambini possono, oltre che giocare, raccontare e così rielaborare la propria esperienza e dove sentirsi al sicuro in un momento in cui tutte le certezze sembrano essersi sgretolate. Queste attività, inoltre, portano un beneficio diretto anche ai genitori, anch’essi molto provati dal punto di vista psicologico, che possono lasciare i bambini in un luogo sicuro e iniziare a riprendere in mano e ricostruire le proprie vite. I bambini che abbiamo incontrato continuano ad avere incubi e sono terrorizzati dal fatto che possa esserci un altro tsunami. L’impatto psicologico di una calamità naturale, inoltre, può non avere un effetto immediato, ma spesso i bambini sono sotto shock pur non manifestando sintomi precisi e i prossimi giorni saranno quelli cruciali. Faremo tutto quello che è in nostro potere per aiutarli. Quest’area è la prima di quelle che nei prossimi giorni verranno allestite in tutta l’area colpita, per supportare il governo giapponese negli aiuti alla popolazione colpita da questa catastrofe”. E questo il racconto di Ian Wolvertoon, portavoce di Save the Children da Sendai: “Molti dei bambini con cui ho parlato sono veramente terrorizzati e la notte non chiudono occhio o hanno continui incubi. Continuano a dire che hanno paura di un altro tsunami e l’ansia si percepisce nella loro voce e nei loro occhi. Ho visto pezzi dilaniati delle loro vite e della loro quotidianità tra le macerie: giocattoli, libri, vestiti sparsi ovunque. Mi ha colpito fortemente quello che mi hanno detto Natsumi, di soli 10 anni, e Nao, 11 anni appena compiuti. Avevano una paura folle dell’acqua e volevano ad ogni costo tornare a scuola per stare insieme ai loro compagni che non avevano più visto dopo la catastrofe. Ho incontrato anche la famiglia di Takane che come centinaia di altre famiglie ha trovato riparo in una delle 17 classi della scuola elementare di IIzuka. La mamma, Mariko, e i suoi 4 bambini Yuto , 8 anni, Aika, 7, Kanato di un anno e il neonato Amihi, vivono in una delle piccole classi da venerdì. Mi hanno detto che prima avevano paura di tornare a casa, ma una volta trovato il coraggio di farlo, si sono resi conto che non c’era acqua e non hanno avuto altra scelta che ritornare a vivere nella scuola”. Save The Children sta continuando la raccolta di fondi, per supportare le iniziative in Giappone, attraverso il sito www.savethechildren.it/giappone.

Penisola di Oshika spostata di 5 metri dal terremoto

Il terremoto giapponese ha causato lo spostamento di 5,3 metri e l’abbassamento di 1,2 metri della penisola di Oshika nella prefettura di Miyagi. I dati aggiornati sono stati elaborati e diffusi dall’Autorità di informazioni geospaziali di Tsukuba. La penisola, per quello che è considerato uno spostamento record, si è mossa in direzione est-sud-est verso l’epicentro del terremoto.