Giappone, tutti in fila per l’iPhone 5

In Giappone l’iPhone 5 uscirà venerdì prossimo, il 21 settembre, ed il pre-ordine era disponibile dal 14, tanto che i giapponesi si sono messi in fila sin dalla mattina di venerdì scorso per poter prenotare il proprio iPhone. In molti anno dovuto fare ore di fila per un telefonino di cui ancora non si conosce il prezzo di vendita. Il prezzo per il mercato asiatico dell’iPhone 5 non è stato infatti ancora svelato. Mentre negli Stati Uniti l’iPhone da 16GB costerà 199 dollari, quello da 32 Gb 299 dollari e quello da 64 GB 399 dollari. (Fonte: i-apple)

Il Giappone è di casa a Siena

Lingua giapponese

Lingua giapponese

Dopo tre anni dall’avvio sperimentale dei corsi di lingua giapponese, che hanno riscontrato grande successo a Siena, organizzati dall’Associazione Neverland l’isola che non c’è, per il 2012/13 saranno attivi dal 1° ottobre tre livelli di studio: base0 dedicato ai principianti, intermedio per chi ha già appreso alcune nozioni e avanzato per chi studia già da qualche anno. Le insegnati sono rigorosamente madrelingua ed il metodo di insegnamento è moderno e dinamico. Sempre dal 1° ottobre riapriranno tutte le attività dedicate a bambini ed adulti curate dall’Associazione, con corsi curriculari di Judo e spada giapponese, per scoprire divertendosi il mondo suggestivo della cultura tradizionale del Sol Levante. Neverland l’isola che non c’è non mancherà anche quest’anno di proporre tanti seminari tematici, regalando una full immertion nell’arte dell’ikebana, della ceramica Raku, della cucina giapponese e tanto altro, il Giappone a Siena proposto da Neverland grazie anche alla preziosa collaborazione di tanti cittadini giapponesi presenti sul nostro territorio. “Le attività dell’Associazione”, come ci spiega il Presidente Marco Isidori, “si svolgono nelle due sedi operative presenti in città: la Corte dei Miracoli presso la palazzina Livi e lo spazio di Belcaro ex colonia”.

Tutte le informazioni al sito www.neverland-judo.it o alla mail neverland@neverland-judo.it

Caccia alle balene, uccisi i primi cetacei

E’ ricominciata la caccia alle balene. E sono stati macellati i primi cetacei catturati dalle baleniere a Taiji. Per ora si parla di circa 20/25 globicefali. La caccia inizia nel mese di settembre e termina in primavera. La baia di Taiji attualmente è presidiata dalla polizia, a causa delle continue proteste da parte delle associazioni animaliste. Lo scorso anno sono stati 1.000 i cetacei ad essere uccisi. (Fonte: Geapress)

Educational Dining, scopri che carne mangi

Educational Dining

Educational Dining

Nei ristoranti giappone yakiniku si sta diffondendo la tendenza chiamata “Educational Dining“. In questi ristoranti si consuma prevalentemente carne grigliata, che viene servita in un piatto a forma di vitello diviso in tante aree. In pratica ogni pezzo di carne viene posizionato nello spazio che indica quale parte del corpo del vitello è quel particolare pezzo. In questo modo i clienti possono capire perfettamente quale taglio di carne stanno per mangiare. Casomai venisse qualche dubbio… (Fonte: Agi)

Il Giappone rinuncerà al nucleare entro il 2040

Il governo di Tokyo ha presentato il nuovo piano energetico nazionale, in base al quale di stabilisce che il paese rinuncerà all’energia nucleare entro il 2040. Sono tre i punti chiave del documento: stop alla costruzione di centrali nucleari, stop dell’attività dei reattori esistenti dopo 40 anni e riavvio degli impianti esistenti solo dopo test di sicurezza condotti da un’autorità ad hoc. Per poter uscire dal nucleare, il paese dovrà sviluppare le fonti di energia rinnovabile e, in un primo momento, ottenere l’energia da gas, carbone ed importazioni di elettricità dall’estero. Ma nonostante la presentazione del programma, il governo ha anche confermato la costruzione di tre reattori nucleari, che sono già in cantiere, come ha dichiarato il Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Yukio Edano: “Non pensiamo di ritirare il permesso già accordato dal ministero“. Non sarà un controsenso? Fonti: Repubblica e La Stampa)

Lucca Comics & Games, un Palace sempre più Japan

Ninja

Ninja

Cresce la voglia di Giappone per il Lucca Comics & Games 2012 e al Japan Palace crescono i metri quadri di divertimento. Al piano terra, il secondo e terzo chiostro saranno tutti dedicati, rispettivamente, alla Ninja Zone e al ManGiappone.

Ninja Zone è la novità assoluta di quest’anno: realizzata in collaborazione con Anton Edizioni, Majokko Creazioni e il Dizionario dei Cartoni Animati di Daniel V. Simion, un’area dalla scenografia a tema ospiterà veri ninja in azione, che vi insegneranno a usare le loro armi (potrete anche vincere dei premi…). Sempre nel secondo chiostro vi sarà un’esposizione di prop replica di Majokko Creazioni. Prop replica che andranno venduti all’asta domenica 4 alle ore 15:00. Inoltre, particolare tutt’altro che trascurabile, due volte al giorno sarà distribuito gratuitamente un gadget a sorpresa.
 
Il ManGiappone ritorna, si allarga e si sposta nel terzo chiostro. Grazie alla collaborazione con la Lailac, troverete i tipici piatti dei Matsuri giapponesi, dagli Yakisoba (pasta saltata) agli amati Cup-Noodles (ramen istantanei) in svariati gusti, dagli Yakitori (spiedini di pollo) ai Takoyaki (polpette con polpo). Non mancheranno gli Onigiri in tanti sapori e gli apprezzati dolci, Dorayaki, Daifuku e Dango. E ci sarà anche un Bazar con tanti oggetti selezionati dal Giappone per il pubblico del Japan Palace.

Il Giappone ha nazionalizzato le isole Senkaku

Mentre dalla Cina arrivava la conferma che il paese non avrebbe ceduto “di un millimetro” nella disputa territoriale con il Giappone sulle isole Dyaou (chiamate dai giapponesi Senkaku), in quanto, come ha dichiarato il premier Wen Jiabao, “le isole Diaoyu sono parte innata del territorio cinese“, il Giappone  ha firmato il contratto d’acquisto di tre delle 5 isole dell’arcipelago delle Senkaku. E così le isole sono state nazionalizzate ed affidate alla sorveglianza della guardia costiera giapponese. Ovviamente la Cina non ha preso bene la notizia, anche se in Giappone si spera ancora di riuscire a chiarire la situazione. Ed è stato inviato in Cina un responsabile per “illustrare le ragioni alla base dell’operazione, costata al governo 2,05 miliardi di yen“, in quanto, come ha dichiarato il Ministro degli Esteri Koichiro Gemba, “gli ultimi sviluppi non devono disturbare l’andamento dei rapporti bilaterali e lavoreremo per una buona Comunicazione“. Ma la rabbia della Cina è tanta e si fa sentire. Questa mattina circa 2.000 persone si sono radunate davanti all’ambasciata giapponese a Pechino, con striscioni contro il governo di Tokyo. I manifestanti hanno poi scagliato uova, verdure e pietre contro l’ambasciata. (Fonti: Ansa e Agi)

Teishoku, il menù fisso nei ristoranti giapponesi

Cucina giapponese

Cucina giapponese

Nei ristoranti giapponesi può capitare di avere l’occasione di mangiare a menù fisso. In genere c’è un prezzo fisso e si può mangiare quanto si vuole. A me è capitato sia a Tokyo che in Italia di usufruire di questa opportunità. In giapponese il termine utilizzato per indicare il pranzo (o la cena) a menù fisso è “Teishoku“. Si paga un tot e si può scegliere cosa e quanto mangiare. A Tokyo, come ho già raccontato, sono stata in un ristorante dove, pagando una certa cifra, si poteva accedere al buffet tutte le volte che si voleva. In Italia, invece, ho mangiato in un ristorante, il Makoto a Roma, dove con un prezzo fisso si può ordinare tutto quello che si vuole. L’unica raccomandazione? Ordinare poche cose per volta e finire tutto quello che si è ordinato, per non sprecare il cibo. In genere in questi posti si mangia sempre tanto e si spende poco (o comunque è poco rispetto a quello che ogni persona può mangiare!). Magari non è conveniente per persone che sono abituate a mangiare poco… ma per chi vuole farsi un’abbuffata di cucina giapponese è l’ideale. Ultima cosa: a pranzo i menù fissi costano sempre di meno. Vi consiglio di trovare il ristorante giapponese più vicino a casa vostra che offre questa opportunità e di approfittarne subito!

Terremoto a nordest di Tokyo

Una scossa di terremoto di magnitudo 5.1 ha colpito il Giappone alle 2:22 di notte. L’epicentro è stato riscontrato a circa 100 km a nordest di Tokyo, nella prefettura di Chiba, mentre l’ipocentro a 40 km di profondità. Non è stato lanciato nessun allarme tsunami. La scossa è stata misurata in 4 sulla scala giapponese di 7. Non si segnalano danni a cose o persone. (Fonte: Ansa)

Viaggio in Giappone, il paese visto con gli occhi di un italiano – Parte 4

Vietato fumare

Vietato fumare

Ed eccomi agli ultimi aneddoti che Alessandro, italiano da Roma a Tokyo, ci ha raccontato sulla vita giapponese. A Tokyo non esiste l’abbonamento degli autobus, come lo intendiamo noi. In genere si può fare per una linea (lui ad esempio lo usava per andare all’università), ma per il resto si fanno i biglietti in base alla tratta che devi percorrere. E’ vero che i biglietti sono piuttosto cari, ma il sistema dei trasporti pubblici funziona così bene, che vale la pena pagare un po’ di più. Nelle strade di Tokyo è vietato fumare mentre si cammina. Il divieto è entrato in vigore ad Agosto 2005 dopo la protesta delle mamme che sostenevano che i bambini sui passeggini respiravano troppo fumo passivo a causa delle sigarette tenute in mano che erano proprio alla loro altezza. E così stop al fumo. Ora sono state installate, ogni tanto, dei piccoli quadrati, le smoke area, dove i fumatori possono fumare quando sono in giro. All’inizio chi veniva trovato a fumare mentre camminava veniva multato, ora invece viene solo invitato a spegnere la sigaretta. E per finire… i cellulari. Costano poco, ma poi bisogna sottoscrivere un abbonamento mensile obbligatorio. Alessandro, come studente, usufruiva di una riduzione del 50% e pagava circa 2.500 yen. Alessandro ci ha raccontato talmente tante cose sul Giappone che temevo di essermene persa qualcuna. E’ stato bello riuscire a incontrare una persona italiana a contatto diretto con la cultura giapponese che ci ha potuto raccontare qualche particolare della vita a Tokyo.

Successo per la candid camera spaventosa

Le candid camera che suscitano forti emozioni piacciono ai giapponesi. E’ per questo che ha avuto molto successo la candid camera organizzata per uno show televisivo, in cui gli ospiti, mentre si stanno preparando in camerino, vengono letteralmente spaventati a morte da un “fantasma” che compare all’improvviso nello speccho. Fantasma che ricorda un po’ la protagonista di The Ring. E ad un certo punto il fantasma arriva a bucare la parete (che in realtà è di cartone) e a materializzarsi nel camerino. Il video della candid camera sta avendo un notevole successo. (Fonte: Repubblica)

Lost & Found 3/11 arriva a Roma

Fondazione Italia Giappone

Fondazione Italia Giappone

In occasione dell’XI edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma dedicato quest’anno al tema del lavoro, la Galleria Doozo si fa promotrice in Italia del progetto Lost & Found 3/11 allestendo uno spazio apposito al MACRO Testaccio di Roma. La mostra Lost & Found 3/11 arriva a Roma, dopo Tokyo, Los Angeles, New York e Melbourne, trovando la necessaria intimità tra le pareti dello spazio allestito dalla Mekane e posto fra i due padiglioni del MACRO Testaccio in cui viene ricostruito il percorso di recupero che ha portato alla conservazione, all’archiviazione e alla restituzione delle fotografie ai loro proprietari. Dopo i primi soccorsi e la ricerca dei sopravvissuti, la laboriosa opera di pulizia e ricostruzione, di cui è stata protagonista la popolazione giapponese all’indomani dello Tsunami dell’11 marzo 2011, ha visto fra i primi oggetti recuperati dalle macerie migliaia di fotografie private e album di famiglia. Immagini che, senza nessun obiettivo particolare e senza che nessuno desse istruzioni, hanno cominciato a confluire nella palestra della scuola elementare di una cittadina nella regione del Tohoku. Un gruppo di giovani ricercatori della Japan Society for Socio-Information Studies ha deciso di restituire ai legittimi proprietari i frammenti delle loro vite iniziando a pulire, asciugare e digitalizzare quest’enorme massa di fotografie, pronte ad essere messe a disposizione di tutti coloro che cercavano di ricostruire la propria identità. In tre mesi di lavoro più di 500 volontari parte del Salvage Memory Project sono riusciti nell’impresa di restituire 7.600 album e 13.000 fotografie. In occasione della mostra romana, la Galleria Doozo ha prodotto un piccolo volume, con la collaborazione di 3/3, che ricostruisce un’ideale album di famiglia, il segno del profondo legame fra memoria personale e collettiva che si iscrive nel lavoro di recupero e conservazione delle fotografie.

La mostra è organizzata con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura e della Fondazione Italia Giappone.

Eventi collaterali

22 settembre 2012, ore 10-16, Galleria Doozo
SALVAGE MEMORY PROJECT e SEMINARIO SUGLI INTERVENTI DI CONSERVAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEL MATERIALE FOTOGRAFICO
Il percorso della mostra Lost & Found trova un approfondimento nella sede della Galleria Doozo con un’esposizione didattica dedicata al Salvage Memory Project, i cui volontari si sono occupati del recupero delle foto disperse e con un seminario sui metodi di conservazione e archiviazione messi in atto per la realizzazione del progetto. Il seminario vedrà i due curatori giapponesi del progetto in dialogo con Francesca Bonetti, responsabile delle Collezioni fotografiche dell’Istituto Nazionale per la Grafica, che tratterà gli aspetti strategico-metodologici legati alla conservazione e all’archiviazione nei musei e negli archivi, e a Tiziana Macaluso, restauratrice, che approfondirà le problematiche legate ai processi di conservazione e restauro del materiale fotografico.

LIFE AFTER ZERO HOUR di Mastodon (Massimo Mastrolillo e Donald Weber)
A cura di Annalisa D’Angelo, Stefano Ruffa e 3/3
Inaugurazione 11 ottobre 2012 ore 19.00, Galleria Doozo
L’11 ottobre alle ore 19.00, presso la sede della Galleria Doozo di Via Palermo 51/53, sempre nell’ambito del Circuito di FotoGrafia, inaugura la mostra “Life After Zero Hour” del collettivo MASTODON. Il paesaggio dall’immaginario post-atomico, insieme alle immagini di esplosioni, ritratti e le riproduzioni di personaggi dei manga, si fa, nelle fotografie del collettivo Mastodon, metafora di una dimensione sospesa che sembra sul punto di annunciare una trasformazione figlia di una memoria che si fa incerta e instabile. Queste immagini mostrano un altro volto delle conseguenze dello tsunami e del disastro nucleare –anche psicologico- che ha colpito il Giappone: alla spinta verso la ricostruzione e l’affermazione di un’identità basata sulla forte fiducia nella storia e nella collettività si affianca l’incertezza e, con essa, l’aprirsi di un orizzonte quasi da fantascienza in cui a essere cambiato è in primo luogo l’uomo e la sua attitudine verso il mondo.

SPAZIO DOOZO al MACRO TESTACCIO, Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
GALLERIA DOOZO http://www.doozo.it/ Via Palermo 51/53, Roma. Dal martedì al sabato 11-22
Informazioni al pubblico: tel 064815655 / email info@doozo.it

FONDAZIONE ITALIA GIAPPONE
Via Sallustiana, 29 – 00187 Roma
fondazione@italiagiappone.it
http://www.italiagiappone.it/
Twitter @italiagiappone

Taiji, l’agonia di una mamma delfino

Nelle acque della baia di Taiji, città giapponese dove ogni anno si svolge la caccia alle balene, si sta consumando una tragedia. Una femmina di delfino globicefalo, appena catturata, sta molto male e rischia di morire. La femmina galleggia malamente nella piscina dove si trova, mentre il figlioletto le gira intorno. Ad entrambi sono stati somministrati dei farmaci ma potrebbero non farcela. I due delfini erano stati richiesti da un delfinario. (Fonte: Gea Press)

Dream Machines, le “camere a gas” per cani e gatti

Cane e gatto

Cane e gatto

Sembra un bel nome, Dream Machine (macchina dei sogni), ed invece nasconde un incubo. E finora le proteste delle associazioni animaliste non sono servite a niente. Ma di cosa si parla in pratica? Si tratta di vere e proprie camere a gas, gestite dal governo, che vengono utilizzate per eliminare cani e gatti, soprattutto cuccioli randagi o di razza invenduti. Secondo una statistica del Sunday Mirror, ogni anno vengono uccisi più di 250.000 animali. Si parla di uno stanzino dove vengono rinchiusi gli animali. Lo stanzino si riempie di anidride carbonica ed in circa 10 minuti gli animali arrivano alla morte. Un vero e proprio strazio. Si stima che lo scorso anno siano stati soppressi in questo modo circa 200.000 cani e gatti. Un impiegato ha così raccontato il suo compito di sopprimere gli animali: “Quando lo faccio è molto triste. Adesso però è solo il mio lavoro. Non mi ci soffermo più di tanto”. Secondo le statistiche, il 90% degli animali domestici che vengono abbandonati sono sottoposti a questa “pratica”. Un modo per eliminare il problema del randagismo alla radice… (Fonte: Arigato)