Addio a Kaneto Shindo

Cinema

Cinema

E’ morto a Tokyo il regista Kaneto Shindo: aveva 100 anni. Shindo era autore del capolavoro “I bambini di Hiroshima” ed era considerato “uno degli autori più impegnati nella rappresentazione del Giappone contemporaneo“. Era nato a Hiroshima il 28 aprile 1912 ed ha esordito come sceneggiatore del regista Kozaburo Yoshimura e assistente di Kenji Mizoguchi. Il suo primo film è Storia di una moglie amata del 1951. Nel 1952 ha girato “I bambini di Hiroshima“, una “rievocazione del tragico destino della città colpita” dalla bomba atomica e raccontata attraverso gli occhi di una maestra tornata a cercare i suoi piccoli allievi. La sua filmografia è molto ampia. Ricordiamo: La valanga (1953), La vita di una donna (1954), Storia di una vita (1953), Rigagnolo (1955), Solo le donne hanno dispiaceri (1957), Drago della Fortuna (1959), L’isola nuda (1962), L’uomo (1963), Sesso perduto (1966), Conquista (1965), Kuroneko (1968), Albero a foglie caduche (1986), I fiori di ciliegio sono caduti (1988), Testamento di pomeriggio (1995), Voglio vivere (1999) e Gufo (2003). (Fonte: Mtv.it)

Paolo Montagnani allenerà una squadra in Giappone

Paolo Montagnani, allenatore della Pallavolo Padova, lascia l’Italia e si trasferisce in Giappone. Dal prossimo anno si trasferirà con la sua famiglia in Giappone. Così Montagnani ha annunciato questo cambiamento: “Ho deciso che il prossimo anno allenerò in Giappone. Comincia quindi per me e la mia famiglia una grande avventura in un nuovo Paese. Mi aspetto di fare una grande esperienza di vita e di volley. So che all’inizio sarà complicato, ma questo nuovo e importante incarico mi dà grandi motivazioni. Mio figlio nascerà in Giappone, e questo dice tutto su come vogliamo vivere questa esperienza al 100%. Il tipo di progetto e le condizioni contrattuali sono ottime, i mezzi per lavorare bene ci sono tutti e il mio nuovo Club ha dimostrato grande motivazione nel volermi far arrivare. Non sono mai stato in Giappone, sarà affascinante scoprirlo un po’ alla volta. A Padova ho vissuto 3 stagioni bellissime e molto intense. Ho molti ringraziamenti da fare, ma li farò personalmente a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi anni. Lascio uno staff tecnico e medico competente e unito, che ha un valore inestimabile; spero fin da ora di potermi costruire, nei prossimi Club che allenerò, un gruppo di lavoro simile“. (Fonte: Tuttosport.com)

Dal Sole mio al Sol Levante, evento di beneficenza a Napoli

Ikebana

Ikebana

Oggi la Galleria Principe di Napoli si trasforma in un angolo giapponese. Per tutta la giornata, infatti, si svolgerà l’evento di beneficenza “Dal sole mio al Sol Levante“, durante il quale saranno raccolti fondi per la Croce Rossa giapponese. L’evento si svolgerà nella “Sala Gemito“, dalle ore 11:00 alle 18:00, e sarà ad ingresso gratuito. Durante la giornata ci saranno esibizioni di arti tradizionali giapponesi, disegni di manga, sedute di massaggio shiatsu e trattamenti reiki, creazione di bonsai e di origami, cerimonia del tè, ikebana, tecniche di calligrafia (shodou), nail art e tanto altro. Saranno inoltre installati bazar dove sarà possibile acquistare oggetti che arrivano direttamente dal Giappone. Ci sarà anche uno spazio cucina, dove maestre di cucina saranno a disposizione di tutti per aiutarvi a preparare i piatti tipici della cucina giapponese (maki-sushi, onigiri e yakisoba) o dove andare per mangiare il sushi già pronto. Ospite d’onore dell’iniziativa sarà la cantante Junko Kato che si esibirà in brani della tradizione napoletana, alcuni dei quali saranno tradotti in lingua giapponese. La manifestazione è stata organizzata con la collaborazione della comunità giapponese, che ha deciso di donare il 30% del ricavato all’ Emilia Romagna. L’evento è organizzato dall’Associazione Guide Turistiche in Lingua Giapponese della Regione Campania ed è patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli e dal Consolato onorario del Giappone. (Fonte: Corriere del Mezzogiorno)

Tracce di un evento cosmico negli alberi giapponesi

Tra il 774 e il 775 d.C. la terra è stata investita da raggi cosmici causato da un evento astronomico non identificato. E le tracce di questo evento sono state ora riscontrate negli anelli di due antichi cedri. Negli alberi è stato infatti “riscontrato un tasso di carbonio 14 in percentuale 20 volte superiore a quella conseguente ad una attività solare molto intensa“. Alcuni anni fa tracce simili sono state riscontrate in Nord America ed Europa. (Fonte: Unita.it)

Sushi strike, partita di baseball e cibo giapponese a Bologna

Sushi

Sushi

Tra i tanti appassionati del Giappone pochi sono quelli a non conoscere l’amore nipponico per il baseball. Arrivato nel Paese del Sol Levante già a fine del 1800 si è velocemente diffuso diventando presto, con il nome di yakyu, uno sport nazionale. Come unire la passione per il baseball alla migliore conoscenza del Giappone e della sua cultura? Il cibo è la risposta perché la cultura del buon bere e del buon mangiare, meglio l’arte del vivere, accomuna dentro un solo abbraccio Italia e Giappone. Per questo progetto Nipponica rinnova la sua collaborazione con Sosushi, la più grande catena di ristorazione giapponese in Italia.

Consulta i menù a disposizione e prenota online ciò che desideri.

Consulta le informazioni sull’evento. Gli iscritti alla newsletter di Nipponica potranno (richiedendo il coupon a info@nipponica.it) acquistare i biglietti a costo agevolato: Ingresso singolo Regular Season: € 8,00 (anziché 12,00)

Bologna, 22 giugno 2012, ore 20.30
Luogo: Stadio Falchi, Piazzale Atleti Azzurri d’Italia
Info: telefono 051/381694 o email info@nipponica.it.

NipPop: parole e forme da Tokyo a Bologna

Oggi e domani la sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Bologna (via Filippo Re 8) ospita la manifestazione “NipPop: parole e forme da Tokyo a Bologna“. Due interi giorni dedicati al Giappone ed in modo particolare a quei fenomeni (cinema, fumetti, film di animazione) che negli ultimi decenni hanno contribuito alla diffusione della cultura giapponese nel mondo. L’evento è realizzato con il patrocinio del consolato del Giappone a Milano, dell’Istituto giapponese di cultura, della Camera di commercio e industria giapponese in Italia e dell’Associazione italiana per gli studi giapponesi. Giovedì 7 giugno sono in programma due workshop dedicati a diversi aspetti del panorama delle subcultures giapponesi. I relatori, sulla base delle loro esperienze, forniranno strumenti per approfondire il know-how socio-culturale sul Giappone. Venerdì 8 giugno in mattinata si svolgerà un laboratorio sul manga condotto da Keiko Ichiguchi e dalle ore 12:00 un concerto della band Shinigami Squad. Nel pomeriggio, dalle ore 15:00, ci sarà “Facli Cosplay2“, una esibizione di cosplay, curata dagli studenti della Facoltà. L’evento si concluderà con una serata J-pop ed una selezione musicale curata da Francesco Comotti. (Fonte: Unibo.it)

Kappa – Il folletto del fiume e Sampei, cinema giapponese a Roma

Istituto Giapponese di Cultura

Istituto Giapponese di Cultura

Oggi, giovedì 7 giugno, alle ore 19.00, nell’ambito della rassegna “New Cinema From Japan 2012“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via A. Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato il film, ad ingresso libero, Kappa – Il folletto del fiume e Sampei di Toshio Hirata (Kappa no Sampei, 1993, DVD, 90’, colore ©1992 Nikkatsu) ANIMAZIONE con sottotitoli in italiano. Sampei vive in una splendida zona di campagna insieme a suo nonno. A causa del suo aspetto fisico, i compagni di scuola lo chiamano “Folletto di fiume”, nonostante la sua incapacità di nuotare. Un giorno, mentre sta faticosamente allenandosi per la gara di nuoto sul fiume, Sampei viene risucchiato nel fondo della corrente fangosa. Quando riprende conoscenza, capisce di trovarsi nella terra dei folletti. Qui stringe amicizia con Gartalow, un folletto di fiume che gli somiglia incredibilmente; insieme decidono di lasciare il mondo degli gnomi di fiume per far ritorno al villaggio del bambino, ma lungo la via trovano tracce della mamma di Sampei, scomparsa da tempo, e decidono di seguirle, dando inizio così alla loro avventura sul Monte della Capanna di Diamanti… I kappa (lett. figli del fiume) sono creature mitologiche derivate dalla religione shintoista, dotate di straordinaria forza fisica e con un corpo simile a quello della tartaruga. Nell’immaginario collettivo giapponese abitano laghi, fiumi e stagni e per questo hanno mani e piedi palmati. La testa, fornita di un becco, termina a forma di piatto per consentire di trattenere l’acqua che mantiene viva la loro forza.

Governo giapponese si cambia: nominati 5 nuovi ministri

Lunedì scorso il primo ministro giapponese, Yoshihiko Noda, ha annunciato un rimpasto di governo: sono stati sostituiti 5 ministri. La decisione è stata presa per “poter ottenere il sostegno dell’opposizione alla riforma fiscale“. Tra i ministri sostituiti ci sono i ministri della Difesa e dei Trasporti, Naoki Tanaka e Takeshi Maeda. Il Ministero della Difesa è stato affidato a Satoshi Morimoto. (Fonte: Adnkronos)

Alessandro Valignano e la scoperta del Giappone. Pioniere dei rapporti tra Oriente e Occidente. Ideatore del Grand Tour

Bandiera del Giappone

Bandiera del Giappone

Se Marco Polo e Matteo Ricci sono gli italiani che hanno fatto scoprire la Cina all’Europa e sono divenuti icone globali, Alessandro Valignano – gesuita, nato a Chieti nel 1539 – è senza dubbio l’uomo che ha legato indissolubilmente il suo nome alla scoperta del Giappone da parte dell’Europa e alla scoperta dell’Europa da parte dei giapponesi. Nel quadro della mostra “Giappone, Terra di incanti“, attualmente in corso a Palazzo Pitti, mercoledì 13 giugno 2012 a Firenze nel Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi, il Polo Museale Fiorentino e la Fondazione Italia Giappone presentano la figura di Alessandro Valignano, che nel XVI Secolo si accostò alla cultura giapponese in modo davvero nuovo per quel tempo, imparando la lingua, gli usi e i costumi del Paese del Sol Levante e descrivendo per la prima volta con realismo un Paese fino ad allora leggendario. Si devono ad Alessandro Valignano, Visitatore dei Gesuiti in Oriente, tre imprese che nessun europeo era riuscito a realizzare prima: l’approfondimento della cultura nipponica senza nessun pregiudizio; un approccio totalmente nuovo alle altre civiltà, quasi una riforma dell’impostazione dei rapporti internazionali; l’organizzazione della storica missione di nobili giapponesi in Italia, un grand tour ante litteram, due secoli prima che i nobili inglesi, francesi e tedeschi rendessero celebre questo modo di visitare l’Italia. La missione – durata più di otto anni dalla partenza da Nagasaki il 20 febbraio 1582 al rientro allo stesso porto nell’agosto 1590 – organizzata per far conoscere al Giappone il Paese dal quale lo stesso Valignano proveniva, toccò le maggiori corti italiane tra le quali Firenze (dove furono ospiti  tra l’8 e il 13 marzo 1585 del granduca Francesco de’ Medici a Palazzo Pitti), Pisa, Mantova, Loreto, Bologna, Ferrara, Venezia e Genova oltre naturalmente a Roma.

Interverranno: la Dottoressa Cristina Acidini, Soprintendente del Polo Museale Fiorentino; l’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Fondazione Italia Giappone; il Dottor Claudio Di Benedetto, Direttore della Biblioteca degli Uffizi; il Consigliere d’Ambasciata Marco Giungi, Direzione Generale per la Mondializzazione e le questioni globali del Ministero degli Affari Esteri; il Ministro Yuzo Ota, dell’Ambasciata del Giappone in Italia; il Dottor Francesco Morena, curatore della mostra dal titolo “di Linea e di colore – Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’Occidente”, in corso al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti; Padre Augusto Luca SJ, saveriano, autore del libro “Alessandro Valignano. La missione come dialogo con i popoli e le culture”; Vittorio Volpi, Presidente di Parallels Consulting, autore del libro “Il Visitatore. Alessandro Valignano, un grande maestro italiano in Asia”.

ORGANIZZAZIONE
Polo Museale Fiorentino
Fondazione Italia Giappone

PATROCINI
Ministero degli Affari Esteri
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Firenze
Ambasciata del Giappone in Italia
Istituto Giapponese di Cultura in Roma
Fondazione Niels Stensen
Centenario della Nascita di Fosco Maraini
Gabinetto Scientifico Letterario GP Vieusseux
Museo Stibbert
Fondazione Carichieti
Art Valley          
Spirali Editore
Firenze Musei
Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group

Con il sostegno di Selene Viaggi e Turismo

I giapponesi chiedono il referendum sul nucleare

Nei giorni scorsi a Tokyo si è svolta una manifestazione contro il nucleare. La popolazione chiede un referendum sul nucleare, ma il governatore di Tokyo Shintaro Ishihara non è d’accordo sulla possibilità di votare sulle centrali. Inoltre la decisione di abbandonare il nucleare impedirà al paese di tagliare del 25% le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020. Questo perché l’energia verde non basta a soddisfare il bisogno energetico del paese, prima soddisfatto dal nucleare. E così si deve far ricorso a gas, petrolio e carbone. Il vice primo ministro Katsuya Okada ha dichiarato che il paese sta “valutando la possibilità di fissare obiettivi inferiori nella limitazione delle emissioni proprio in conseguenza del cambiamento del mix energetico“. (Fonti: Ansa e Adnkronos)

La Storia di Genji, presentazione a Roma

Giapponese

Giapponese

Nell’ambito di OrientaMenti, ciclo di conferenze a cura di studiosi e docenti fruitori dei programmi di ricerca Japan Foundation, l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma è lieto di presentare “La Storia di Genji” di Murasaki Shikibu. In occasione della pubblicazione della traduzione integrale del Genji monogatari, un classico della letteratura universale, l’Istituto è lieto di ospitarne la presentazione. La traduttrice e curatrice, Maria Teresa Orsi, evidenzierà caratteristiche e problematiche della trasposizione linguistica. Interverrà Matilde Mastrangelo (Università di Roma La Sapienza). Considerato il capolavoro della letteratura giapponese, il Genji Monogatari (Storia di Genji) fu scritto intorno all’anno 1000 dalla dama di corte Murasaki Shikibu, della quale poco si conosce. E’ un poderoso romanzo diviso in cinquantaquattro capitoli e racconta le vicende e gli amori di Genji, cortigiano di famiglia aristocratica, offrendo uno spaccato significativo della vita imperiale nel periodo Heian ricco di riferimenti storici e psicologici di sorprendente attualità. Scrive Marguerite Yourcener: “Murasaki Shikibu è il Marcel Proust del medioevo giapponese: è una donna che ha il genio, il senso delle variazioni sociali, del dramma umano, del modo in cui gli esseri si scontrano con l’impossibile. Nessuno ha fatto di meglio, in nessuna letteratura“. La nuova edizione de La Storia di Genji è la prima traduzione italiana dal giapponese antico.

Maria Teresa Orsi ha insegnato Letteratura giapponese all’Istituto Universitario Orientale di Napoli dal 1975 al 1984. Dallo stesso anno ha ricoperto la cattedra di Lingua e Letteratura giapponese all’Università di Roma “La Sapienza”. Ha tradotto testi classici e moderni, tra cui Racconti di pioggia e di luna di Ueda Akinari (Marsilio, 1988), Sanshiro di Natsume Soseki (Marsilio, 1990), Sotto la foresta dei ciliegi in fiore di Sakaguchi Ango (Marsilio , 1993), I demoni guerrieri di Ishikawa Jun (Marsilio, 1997). Per la Einaudi editore ha curato Fiabe giapponesi («I millenni», 1998) e per la Mondadori i due volumi Romanzi e racconti, («I Meridiani», 2004, 2006) di Mishima Yukio.

Lunedì 11 giugno 2012 – ore 18.30
Istituto Giapponese di Cultura – via A. Gramsci, 74 – 00197 Roma
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: telefono 06/3224794 – fax 06/3222165 – sito http://www.jfroma.it/ – email lapalorcia@jfroma.it

Ultima intervista ad Eiko Ishioka

Eiko Ishioka è stata una grande costumista giapponese. E’ morta a gennaio a Tokyo all’età di 74 anni. Il mensile dedicato al cinema, Ciak, l’aveva intervistata in occasione dell’ultimo film al quale ha lavorato, Biancaneve. Eiko Ishioka aveva iniziato la sua carriera lavorando come graphic design e negli Anni Ottanta si era trasferita a New York per lavorare nel cinema. Parlando di Julia Roberts, che nel film interpreta la strega cattiva, ha raccontato: “Si è portata a casa un paio dei miei libri, li ha studiati e poi un giorno a pranzo ha espresso le sue idee su come le sarebbe piaciuto essere vestita da me. Io naturalmente avevo le mie, ma è stato interessante discuterne“. E poi parlando del cinema ha detto: “Vedo pochi film perchè sono un po’ pigra. Biancaneve e i sette nani, ad esempio, era così noioso che non sono mai riuscita a terminarlo. Troppo zucchero: un po’ di paura è importante per i bambini, li abitua a come va il mondo“. (Fonte: Ciak)

Someday, cinema giapponese a Roma

Istituto Giapponese di Cultura

Istituto Giapponese di Cultura

Oggi, martedì 5 giugno, alle ore 19.00, nell’ambito della rassegna “New Cinema From Japan 2012“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via A. Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato il film, ad ingresso libero, Someday di Junji Sakamoto (Ooshikamura Soudouki, 2011, 35mm, 93’ colore ©2011 SOMEDAY Film Partners) con sottotitoli in inglese. Nel villaggio montano di Oshikamura, prefettura di Nagano, da oltre 300 anni si tramanda la tradizione di mettere in scena uno spettacolo amatoriale di teatro kabuki, interpretato dai residenti. L’intera comunità è coinvolta nell’allestimento teatrale, ma il film segue da vicino la storia di Zen (interpretato da Yoshio Harada), anziano proprietario di un ristorante che serve carne di cervo, e di sua moglie Takako, che lo ha lasciato 18 anni prima per fuggire con un altro uomo, Osamu. Takako, colpita da demenza senile, non riconosce più Osamu e lo scambia per Zen. L’uomo decide allora di riportare l’anziana donna a Oshikamura e di riconsegnarla al primo marito, che accetta di riprenderla con sé. Quando improvvisamente uno degli attori è costretto a ritirarsi dalle scene, Takako – che incredibilmente ricorda a memoria tutto il copione dello spettacolo – ne prende il posto, recuperando in buona parte la lucidità. Tutto sembra tornare alla normalità… A fare da sfondo alla storia, la splendida scenografia naturale del villaggio di Oshikamura, realmente esistente, che ha fornito alla produzione anche 300 comparse. Il film registra l’ultima apparizione dell’attore Yoshio Harada scomparso a luglio 2011, la settimana successiva alla presentazione della pellicola, dopo una carriera quarantennale. La sua interpretazione nel ruolo di Zen gli ha valso il Japan Academy Prize come miglior attore protagonista, riconoscimento assegnatogli post- mortem.

Insetti venduti come animali domestici

Avere un cane o un gatto è fin troppo semplice. In Giappone c’è chi come animale domestico ha un coleottero rinoceronte (o kabuto mushi). Questi “animali” si vendono anche nei supermercati in barattoli in plastica ben sigillati. E c’è anche un merchandising molto vasto dietro la vendita di questi animaletti da compagnia, dal mangime alle piantine ed ai giochi. Chi ne vuole uno? (Fonte: Ecoblog.it)