Il Giappone si avvicina al riavvio dei reattori nucleari

Pericolo radiazioni

Pericolo radiazioni

A poche settimane dalla chiusura dell’ultimo reattore nucleare ancora in attività, il Giappone sembra essere sempre più vicino al riavvio delle centrali nucleari. E si ricomincia da Osaka, dove il sindaco, Toru Hashimoto, ha dato il via libera alla riaccensione dei reattori 3 e 4 della centrale di Oi, nella prefettura di Fukui, gestita dalla Kansai Electric (Kepco). Il sindaco ha posto come unica condizione che si tratti di “una misura temporanea” per evitare il rischio di blackout con l’arrivo dell’estate. Hashimoto si è sempre dichiarato contrario ai piani nucleari del governo giapponese, proprio per i problemi legati alla sicurezza, ma in questo momento deve accettare per necessità la riattivazione dei reattori. Ed il primo ministro Noda ha annunciato che ci sarà presto l’annuncio ufficiale per riattivare i reattori nucleari. Secondo Noda, infatti, “i reattori giudicati sicuri devono essere riavviati per scongiurare i rischi di blackout estivo“. Prima del disastro di Fukushima, il 30% del fabbisogno energetico era generato dall’energia nucleare. Ed in vista dell’estate è necessario fare rifornimento di energia. (Fonti: Ilmessaggero.it e Ansa)

Sagamihara: catturata Naoko Kikuchi della setta Aum Shinrikyo

A Sagamihara è stata arrestata una donna che era ricercata per l’attentato con il gas sarin nella metropolitana di Tokyo del 1995. La donna, Naoko Kikuchi, fa parte della setta di Aum Shinrikyo e pare che abbia partecipato alla realizzazione dell’arma chimica utilizzata nell’attentato. La donna ha vissuto sotto falso nome per 17 anni e, dopo essere stata catturata, ha dichiarato “di essere sollevata di non doversi più nascondere“. Con lei è stato arrestato anche l’uomo che la ospitava e che non fa parte della setta. (Fonte: it.euronews.com)

Visite guidate sul Tohoku Artigianato a Roma

Tohoku Artigianato

Tohoku Artigianato

Il Tohoku – non solo tsunami – è terra di grande tradizione e culla di retaggi ancestrali, come dimostra il suo raro artigianato, che reca le tracce di una vita spontanea, in simbiosi con la natura. In mostra numerosi oggetti dal design raffinato e di uso comune, realizzati dai grandi maestri della lacca, della ceramica, del tessile, dei vimini, dei metalli, della carta e del legno, accanto ai lavori di Shiko Munakata, Keisuke Serizawa, Shoji Hamada e Kanjiro Kawai, esponenti di spicco del movimento per l’arte popolare Mingei, che dal Tohoku ha tratto innumerevoli suggestioni.

Il TOHOKU ARTIGIANO è un progetto itinerante Japan Foundation per ricordare e superare l’11 marzo 2011, attraverso la presentazione della specificità culturale della regione colpita alle platee internazionali, che contestualmente si ringraziano per il supporto e la solidarietà dimostrate verso il popolo giapponese.

Per questo saranno organizzare, a Roma, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, due visite guidate gratuite a cura di Ryuichi Matsubara, chief curator del Museo d’Arte Moderna di Kyoto, curatore di IL TOHOKU ARTIGIANO. Le visite, con traduzione in italiano, dureranno un’ora circa. La partecipazione è prevista su prenotazione. A ciascun turno potranno partecipare massimo 30 persone. Le visite si svolgeranno sabato 9 giugno 2012 alle ore 11.00 e lunedì 11 giugno 2012 alle ore 17.00. Come prenotare: per telefono allo 06.3224794 oppure via email a info@jfroma.it, indicando nell’oggetto “visita guidata TOHOKU”, specificando inoltre nome/cognome del partecipante, data della visita, numero delle persone e recapito telefonico.

Tifone Mawar si dirige verso il Giappone

Il tifone Mawar continua il suo “viaggio” verso il Giappone. Il tifone nelle ultime ore si è rafforzato, raggiungendo la terza categoria: i venti soffiano a circa 180 km/h con raffiche fino a 210km/h. Dopo aver colpito le Filippine, il tifone si sta spostando verso Nord ed è atteso a Taiwan. Tra domani e mercoledì, invece, colpirà il Giappone. Dovrebbe abbattersi sulle Isole Ryukyu già da questa notte, per poi raggiungere il nord-est del paese. Si attendono forti venti e piogge torrenziali soprattutto sulla costa orientale e sulla capitale, Tokyo. (Fonte: 3bmeteo.com)

Fukushima: il rischio di tumori è molto basso

Centrale nucleare

Centrale nucleare

Arrivano rassicurazioni importanti da parte dell’Oms e dell’Unscear. Secondo due recenti studi condotti dalla Commissione Scientifica delle Nazioni Unite per gli Effetti della Radiazione Atomica (Unscear) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), infatti, “saranno pochi i giapponesi ad ammalarsi di cancro in seguito al disastro nucleare di Fukushima“. E chi si ammalerà “non saprà mai con certezza se la malattia è stata causata o meno dall’incidente“. Gli studi, che riguardano le dosi di radiazioni a cui sono stati esposti gli abitanti dell’area intorno alla centrale di Fukushima e gli operai che lavoravano nella centrale nucleare, sono stati analizzati in anteprima dalla rivista Nature e saranno completati entro la fine dell’anno. Lo studio dell’Unscear si è concentrato in modo particolare sugli operai ed i tecnici della centrale, che dopo il disastro hanno dovuto lavorare per cercare di stabilizzare la situazione. Sono state analizzate le analisi cliniche di più di 20.000 operai. Circa 167 persone sono state esposte a dosi superiori ai 100 mSv, livello che mette a rischio di sviluppare una forma tumorale. Su 6 lavoratori l’esposizione ha superato i 250 mSv, limite di esposizione consentito dalla legge per chi opera in questo settore. Ma il collegamento tra le radiazioni e le eventuali malattie future non potrà essere dimostrato, in quanto il numero di persone esposte è troppo basso. Ma gli esperti ritengono che il disastro di Fukushima non causerà un aumento significativo di tumori alla tiroide o leucemie. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha analizzato invece gli effetti delle radiazioni sulla popolazione, circa 140.000 persone residenti nel raggio di 20 chilometri dalla centrale. E per queste persone il rischio è ancora più basso. Non ci sono analisi dettagliate sulle radiazioni al momento dell’incidente e per questo i ricercatori hanno “stimato statisticamente l’esposizione dovuta a inalazione“. E la maggior parte della popolazione sarebbe entrata in contatto con una dose radioattiva inferiore ai 10 mSv. Gli abitanti della città di Namie e del villaggio Iiate, evacuate non tempestivamente, sarebbero stati esposti fino a 10/50 mSv. Sono stati raccolti i dati medici di 1080 bambini, in base ai quali risulta che “nessuno ha ricevuto una dose maggiore a 50 mSv“. Le due ricerche dovrebbero servire a tranquillizzare la popolazione e a restaurare un rapporto di fiducia tra la popolazione e le istituzioni. Ma non tutti sono d’accordo con i primi risultati delle ricerche, che, comunque, si concluderanno a fine anno. Come ad esempio Tatsuhiko Kodama, direttore del Centro Radioisotopi dell’Università di Tokyo, che ha dichiarato: “Penso che le organizzazioni internazionali debbano smetterla di trarre conclusioni affrettate basandosi su visite occasionali in Giappone, che non permettono di capire cosa accade realmente a livello locale”. (Fonte: Galileonet.it)

Il Giappone cerca fonti alternative per sostituire il nucleare

Il Giappone continua a cercare fonti energetiche alternative per sostituire il nucleare ed ora si è posto come obiettivo: coprire con l’energia nucleare, entro il 2030, solo il 15% del fabbisogno energetico. Il ministro dell’Ambiente Goshi Hosono ha infatti spiegato che “il 15% dell’elettricità dal nucleare dovrebbe essere alla base della nuova politica energetica per il 2030″, aggiungendo però che “nulla é stato ancora ufficialmente deciso“. (Fonte: Ansa)

Partecipa al concorso “Il mio Giappone”

Concorso Il mio Giappone

Concorso Il mio Giappone

La Fondazione Italia Giappone organizza il concorso “Il mio Giappone – L’immagine del Giappone attraverso gli occhi dei ragazzi italiani” con l’intenzione di saggiare la forma e la valenza assunte dal Giappone e la sua cultura nell’immaginario collettivo dei liceali italiani delle regioni Lazio, Toscana e Lombardia. Si tratta di una iniziativa pionieristica che in certo modo segna un punto di svolta negli studi nipponistici in Italia, coinvolgendo per la prima volta studenti non-universitari. Gli autori dei migliori dieci elaborati, selezionati da una commissione di esperti del settore, verranno invitati insieme ai dirigenti scolastici degli istituti di appartenenza a partecipare alla cerimonia di premiazione che si terrà in Campidoglio alla fine del mese di Ottobre del 2012. Gli interessati potranno iscriversi sul sito della Fondazione (Attività>Concorsi e Borse di Studio>Il mio Giappone) e inviare il proprio lavoro per posta dal 5 giugno al 28 settembre 2012. L’iniziativa è realizzata con il sostegno di: Ufficio Scolastico Regionale Lazio, Ufficio Scolastico Regionale Lombardia, Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Roma Capitale – Assessorato alla Famiglia, all’Educazione ed ai Giovani, Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Camera di Commercio Giapponese in Italia, Università per Stranieri di Siena, Università degli Studi della Tuscia, Università Waseda – Facoltà di Lettere, Casio Italia, Toyota Italia, Viaggi dell’Elefante, Doozo, JLI – Japanese Language Institute of Sapporo.

FONDAZIONE ITALIA GIAPPONE
Via Sallustiana, 29 – 00187 Roma
fondazione@italiagiappone.it
http://www.italiagiappone.it/

Terremoto di magnitudo 5.2 a nord di Tokyo

Nuova scossa di terremoto in Giappone. Questa volta ha colpito la capitale, Tokyo, e tutta l’area metropolitana del Kanto. Il terremoto, di magnitudo 5.2, si è verificato ieri alle 17:48. L’epicentro è stato registrato nella prefettura di Ibaraki, 100 km a nordest di Tokyo, e l’ipocentro a 50 km di di profondità. La Japan Meteorological Agency (Jma) non ha lanciato l’allarme tsunami ed ha stabilito l’intensità del sisma in 4 sulla scala giapponese con un massimo di 7. (Fonte: Ansa)

Mostra dell’artista Mari Furukawa a Siena

Opera di Mari Furukawa

Opera di Mari Furukawa

Oggi, sabato 2 giugno, a partire dalle ore 11:00, in occasione della rassegna “Paesaggi di cultura giapponese”, il Museo d’arte per bambini di Siena propone una giornata di eventi aperti al pubblico. Alle ore 11:00, infatti, nella sala San Leopoldo sarà inaugurata la mostra, a cura di Max Seidel, aperta fino al prossimo 9 settembre, di Mari Furukawa (in arte Wanli, la traduzione cinese del nome Mari), dal titolo “Le avventure di Taki in fondo al mare“. La visione surreale, presente nelle 70 tele dipinte con delicatezza e raffinato senso della composizione, trasporta la favola di Urashima Taro (antica leggenda giapponese) dal passato fino ai nostri giorni ponendola come luogo dell’immaginario in cui, seguendo la trama, è possibile stabilire un contatto con il nostro mondo interiore e la nostra emotività. In Giappone questa fiaba gode ancora oggi di una così grande popolarità che molti genitori danno al loro primogenito il nome del protagonista. La giornata proseguirà con due appuntamenti con l’artista, dedicati a elaborare alcune delle figure appartenenti alla storia illustrata: dalle ore 11:30 alle ore 12:30 laboratorio di origami, tartarughe da colorare create con la tecnica dell’origami; mentre, nel pomeriggio, dalle ore 15:30 alle ore 16:30, bestiario fantastico da dipingere (prenotazione obbligatoria). La giornata si concluderà alle ore 17:00 nella Sala San Pio, con la performance di Judo, a cura dell’Associazione Neverland l’isola che non c’è, dove verranno presentate due forme di kata: la prima Ju-no-Kata, o forma della cedevolezza, propone lo studio dell’alternanza tra Yin (energia nascosta, passività) e Yang (espressione appariscente dell’energia, iniziativa) nel fluire continuo delle azioni; la seconda Hontai no kata è una forma di spada giapponese di tradizione della scuola Kyu Shin Ryu. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

Wanli è nata nel 1973 in Giappone. Si è diplomata nel 1993 a Tokio, nella Central Art School. Tra il 2004 e il 2007 ha avuto un periodo creativo particolarmente fecondo a Shanghai, sotto l’influsso di Huang Rui, Chen Shisen e Xiang Jing. Dal 2009 vive in Toscana con il marito, Luca, e con la loro figlioletta Oku, sulla quale ha modellato la figura della Principessa del Mare.

Max Seidel, noto studioso e storico dell’arte, ha curato la mostra di grande successo Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le arti a Siena nel primo Rinascimento e per Gli Uffizi la mostra personale I Tarocchi di Francesco Clemente, ha seguito e curato la traccia della storia presentando insieme a Wanli un’originale interpretazione diventata mostra e libro/catalogo, edito da Franco Cosimo Panini.

Informazioni
Complesso Museale Santa Maria della Scala
Piazza Duomo,1 – 53100 Siena
http://www.santamariadellascala.com/
http://www.paesaggidiculturagiapponese.wordpress.com/

Cooking with Dog: Katsudon

Ed oggi ripropongo la videoricetta del katsudon, nella versione rimasterizzata della serie Cooking with Dog. Il katsudon è uno dei piatti che ho mangiato più spesso quando sono stata in Giappone ed era veramente molto buono. In Italia non ho ancora trovato un ristorante giapponese in grado di prepararlo nello stesso modo in cui l’ho mangiato io. Si tratta di una cotoletta di maiale (ma può essere anche di manzo o di pollo) che viene servita su un piatto di riso al vapore e uova. E’ un piatto buono ed anche economico. Ed è un piatto unico. Per mangiarlo in Giappone spendevo circa 400/500 yen. E ti riempie! Se volete prepararlo, procuratevi i seguenti ingredienti:

– Tonkatsu (Pork Cutlet) –
120g (4¼ oz) 1cm thick Pork Loin Slice
A sprinkle of Salt and Pepper
All-Purpose Flour for dusting
¼ Egg
A sprinkle of Water
Nama-Panko – Soft Bread Crumbs

Frying Oil (Vegetable Oil) (340 °F/170 °C)

50ml Water (1.7 fl oz)
A pinch of Kombu or Bonito Stock Powder
1 tbsp Soy Sauce
1 tbsp Mirin
1 tsp Sugar

70g Onion (2½ oz)
1 Egg
Mitsuba Parsley

200g Fresh Steamed Rice (7 oz)

La popolazione giapponese è destinata all’estinzione

Donna anziana giapponese

Donna anziana giapponese

I ricercatori della Tohoku University hanno condotto uno studio in base al quale risulta che se le nascite continueranno ad essere così basse, la popolazione giapponese rischia di scomparire. E mancano appena “1000 anni” all’estinzione dei giapponesi. Non è la prima volta che ne parlo, ma queste ricerche sono allarmanti. La vita si allunga in Giappone, ma i giovani fanno sempre meno figli. Così cresce solo il numero di anziani. E continuando così, tra un millennio non ci saranno più bambini in Giappone. I ricercatori dell’Università di Sendai hanno ideato l’orologio della popolazione dei bambini, in base al quale risulta che il numero dei bambini fino ai 14 anni ora ammonta a 16,6 milioni, ma si riduce al ritmo di uno ogni 100 secondi. Continuando così, quindi, il destino della popolazione è segnato. Ma i ricercatori si spingono anche oltre nelle previsioni (che comunque non è detto che si avverino!): il 5 maggio 3011 in Giappone si potrà festeggiare la Festa dei Bambiniperchè sarà rimasto in Giappone un solo bambino“. Ma sarà l’ultima volta. Le nascite in Giappone hanno iniziato a diminuire dal 1975. L’idea dei ricercatori è nata con l’obiettivo di far riflettere sul problema delle poche nascite. Ma non è l’unico studio che lancia l’allarme. All’inizio dell’anno era stata presentata un’altra ricerca secondo la quale “la popolazione entro un secolo dovrebbe ridursi ad un terzo degli attuali 127,7 milioni di abitanti“. E “tra 50 anni il tasso di natalità sarà di 1,35 figli per donna“, mentre i decessi supereranno notevolmente le nascite. (Fonte: Arigato)

Il Giappone chiede all’ambasciatore della Siria di lasciare il paese

Il governo giapponese ha ordinato all’ambasciatore della Siria a Tokyo di lasciare il Paese, seguendo la scia delle simili esplulsioni decise da altri stati occidentali come ritorsione diplomatica contro il regime di Bashar al-Assad. Le espulsioni sono avvenute anche in Australia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Italia, Canada, Bulgaria, Stati Uniti e Belgio. Nei Paesi Bassi e in Svizzera, invece, l’ambasciatore della Siria è stato dichiarato “persona non grata“. (Fonte: Agi)

The Chef of South Polar, cinema giapponese a Roma

Istituto Giapponese di Cultura

Istituto Giapponese di Cultura

Oggi, giovedì 31 maggio, alle ore 19.00, nell’ambito della rassegna “New Cinema From Japan 2012“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via A. Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato il film, ad ingresso libero, The Chef of South Polar di Shuichi Okita (Nankyoku ryorinin, 2009, 35mm, 125’ colore ©2009 ”THE CHEF OF SOUTH POLAR” Film Partners) con sottotitoli in inglese. Commedia divertente e emozionante, basata su una toccante cronaca di viaggio scritta da Jun Nishimura, funzionario della Guardia Costiera giapponese con una grande passione per la cucina, messa a frutto in occasione di una missione scientifica al polo Sud nel 1997. Il film racconta, con un tocco di umorismo, l’isolamento in cui si ritrovano gli otto membri della spedizione, lontani dalle loro famiglie e costretti a vivere nelle condizioni atmosferiche estreme dell’Antartide, dove neanche i virus sopravvivono al freddo. Dai piatti più rinomati della cucina francese, fino ai noodles per il ramen fatti a mano, il momento del pasto diventa nutrimento non solo per il corpo ma anche per lo spirito, unica fonte di piacere in un ambiente davvero ostile per l’uomo, con temperature che scendono anche sotto i 54°. In simili condizioni, il compito dello “chef” riveste un ruolo fondamentale per la riuscita della missione scientifica: Nishimura con grande senso di responsabilità e dedizione supera le tante difficoltà e supplisce con la sua creatività alla mancanza di ingredienti freschi, riuscendo a garantire ai compagni di spedizione piatti sempre diversi e gustosi.

Catturato a Tokyo il pinguino in fuga

Dopo 82 giorni di libertà si è conclusa la fuga del pinguino “337” scappato dal Sea Life Park di Tokyo. Dopo vari avvistamenti, il pinguino è stato catturato su un argine a circa 8 chilometri di distanza dal Sea Life Park di Tokyo, a Ichikawa, vicino alla prefettura di Chiba. Il pinguino è stato catturato da due operatori dell’acquario, dopo la segnalazione di alcuni abitanti del luogo, che avevano visto l’animale sotto un ponte sul fiume Edo. (Fonte: Repubblica)