Antartico: finita in anticipo la caccia alle balene

Baleniera giapponese

Baleniera giapponese

Per il secondo anno consecutivo si è conclusa in anticipo la caccia giapponese alle balene nell’Oceano Antartico. La decisione è stata presa dopo che la nave-mattatoio Nisshin Maru è stata ostacolata dalle navi di Sea Shepherd. Paul Watson, attivista dell’associazione ambientalista, ha dichiarato: “Da quando la nostra nave Bob Barker ha raggiunto la Nisshin Maru il 5 marzo, la stagione di caccia si è di fatto conclusa. Siamo riusciti a inseguire la flotta giapponese per oltre 17.000 km, dando loro poco tempo per uccidere balene. Inoltre le due navi arpionatrici hanno impiegato più tempo a contrastare le nostre navi che a sparare arpioni. E’ stata una campagna ben riuscita. Vi sono centinaia di balene che nuotano liberamente nel loro santuario, che ora sarebbero morte se non ci fossimo stati noi negli ultimi tre mesi”. L’Agenzia giapponese per la pesca ha confermato che la caccia si è conclusa per quest’anno: sono state catturate 266 balene dal rostro (meno del 30% della quota) ed una balena azzurra (la quota era di 50). (Fonte: Ansa)

L’ordine segreto: mostra a Bologna

A Bologna, presso Blu Gallery, in via Don Minzoni 9, dal 10 marzo al 10 aprile si svolgerà la mostra “L’ordine segreto” dedicata all’artista Kano Tatsunori. Il Vernissage si svolgerà il 10 marzo alle ore 18:00. La mostra è promossa e organizzata da Blu Gallery e Associazione Culturale Soqquadro. Kano Tatsunori persegue un lavoro ininterrotto di ricerca, descritto con saggezza dalle parole dell’architetto Kazuhide Takahama: “Se penso al lavoro di Kano mi potrei esprimere così: una grande forza e un appariscente caos. Però, io sento la sua volontà di condurre la corrente dal fondo del caos, non verso lo sconvolgimento, ma all’ordine naturale”. Da alcuni anni l’artista unisce alle opere eseguite in studio la realizzazione di opere-happening, in cui il suo intervento pittorico finale raccoglie armonicamente, in una unica opera, i segni lasciti dal pubblico partecipante. Per info: info@blugallery.it.

La città di Barletta ospiterà i bambini giapponesi

Le associazioni “Cuore pro Bambini Chernobyl” di Barletta e “Gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia” di Modugno stanno raccogliendo la disponibilità delle famiglie della città pugliese per ospitare bambini giapponesi vittime del disastro nucleare di Fukushima. I responsabili del progetto hanno dichiarato: “Ci auguriamo che le famiglie pugliesi interessate a realizzare questo gesto di amore e solidarietà aderiscano al nostro appello al fine di aiutare questi bimbi”. Le città italiane coinvolte in questi soggiorni sono Roma, Terni-Isernia e Modugno- Barletta. (Fonte: Barlettalife.it)

La Festa della donna in Giappone

Mimosa

Mimosa

Mentre in Italia l’8 marzo si usa regalare la mimosa alle donne, in Giappone questa “festa” non viene celebrata. Le donne giapponesi hanno un posto molto importante nella vita sociale, anche se per molto tempo sono state considerate inferiori agli uomini. Dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno iniziato a conquistare un posto nella società giapponese e a non essere considerate solo sottomesse agli uomini. La società considerava la donna come “l’angelo del focolare”. La donna quindi doveva occuparsi della famiglia e della casa. E doveva lasciare il lavoro dopo il matrimonio. Ora invece sono sempre di più le donne che continuano a lavorare anche da sposate e che mantengono una propria indipendenza. Nel 1986 il governo giapponese ha approvato una legge sui diritti pari delle donne. La strada da percorrere è ancora lunga, ma molte cose sono cambiate. (Fonte: Arigato.blogosfere.it)

Ascolta il boato del terremoto giapponese

Sul sito del Corriere è possibile ascoltare il boato del terremoto di 9 gradi della scala Richter che lo scorso 11 marzo 2011 ha colpito il Giappone. I  ricercatori guidati da Zhigang Peng dell’Istituto di tecnologia della Georgia hanno aumentato di 100 volte la “frequenza delle onde sismiche per renderle udibili all’orecchio umano”. Si può quindi sentire il terribile boato prodotto dal sisma. Un audio riproduce le “onde sismiche che hanno investito la costa nell’area compresa tra la centrale nucleare di Fukushima e Tokyo”: il boato della prima, terribile, scossa ed i rumori delle successive scosse di assestamento. Un altro audio riproduce le “onde sismiche che hanno attraversato il pianeta e sono giunte in America”. (Fonte: Corriere.it)

“The Ki River” all’Istituto Giapponese di Cultura

The Ki River

The Ki River

Questa sera, alle ore 19:00, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Giapponese legge i classici“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato, ad ingresso libero, il film “The Ki River” (Ki no kawa) di Noboru Nakamura. Ambientato nella prefettura di Wakayama nella prima metà del XX secolo, il film – basato su materiale autobiografico – è un penetrante ritratto di vita di tre generazioni di donne: madre, figlia e nipote. La giovane Hana, 22 anni, va in sposa a Keisaku Shintani, discendente di una famiglia di alto lignaggio, dove impara con umiltà e dedizione tradizioni e comportamenti aristocratici trasmessi dagli antenati di suo marito. Sua figlia Fumio – sostenitrice di una linea di pensiero più moderna e liberale già durante gli anni del liceo – si ribella al modo di vivere della madre, partecipando attivamente al movimento femminista. Nel frattempo il padre Keisaku, pur preoccupato dell’atteggiamento provocatorio della figlia, prosegue la sua carriera fino a diventare consigliere comunale e poi membro del governo nazionale. Dopo il matrimonio con un banchiere e la nascita del primo figlio, Fumio cambia del tutto atteggiamento e si dedica amorevolmente alle faccende domestiche. Il tempo trascorre, il Giappone entra in guerra e subisce la sconfitta: queste vicende segnano negativamente la vita della famiglia Shintani che perde prestigio e proprietà terriere. Mentre osserva il carattere calmo e docile della nipote Hanako, così diversa dall’esuberante Fumio, Hana ripensa al lontano passato e alle preoccupazioni vissute a causa dell’indole ribelle della figlia. Vicende che toccano un arco temporale di circa 50 anni, attraversando le epoche Meiji, Taisho e Showa. Musiche di Toru Takemitsu.

Sawako Ariyoshi (1931-1984)
Conosciuta in Giappone per i suoi articoli coraggiosi su temi caldi e controversi (inquinamento ambientale, discriminazione tra i sessi, problemi della terza età etc.), ma anche per la delicatezza con cui affronta argomenti più tradizionali, Ariyoshi è stata una delle più brillanti scrittrici giapponesi del dopoguerra, attenta osservatrice della realtà e dei cambiamenti socio-politici dell’epoca moderna. La sua enfasi nel porre le questioni delle donne in prima linea è frutto della lucida analisi diacronica condotta da Ariyoshi sulla condizione femminile non solo nella società giapponese, ma anche e soprattutto all’interno della famiglia e della vita domestica. Oltre a Ki no kawa (The River Ki/Il fiume Ki, 1959) ne sono un esempio: Hanaoka Seishu no tsuma (The  Doctor’s Wife/La moglie di Hanaoka Seishu, 1966), una delle sue opere più conosciute incentrata sul ruolo sostenuto dalla moglie del medico che per primo eseguì in Giappone un’operazione in anestesia totale alla fine del 1700 e Kokotsu no hito (Twilight Years, 1972), narrazione della vita di una lavoratrice che si prende cura dell’anziano suocero sofferente.

Vietata la vendita di carne di balena su Amazon Japan

Amazon è stato accusato di vendere sul sito giapponese prodotti ricavati da balene, delfini e focene, sostenendo così la caccia commerciale ai cetacei. Secondo il rapporto “Amazon Unpalatable Profits” di Environmental investigation agency (Eia) ed Humane society International (Hsi) risulta che “Nel dicembre del 2011, 147 prodotti di balena sono stati trovati in vendita su Amazon Japan. I prodotti elencati includono balenottera comune, balenottera boreale, balenottera minore e balenottera di Bryde, tutte protette dalla moratoria dell’International whaling commission sulla caccia commerciale alle balene e dalla Convention on international trade in endangered species (Cites), che ne vieta il commercio internazionale. Nonostante questo, diverse aziende vendevano balenottera comune in via di estinzione importata dall’Islanda”. Amazon ha quindi deciso di togliere dalla vendita tutti i prodotti in discussione. (Fonte: Laperfettaletizia.com)

Pinguino in fuga dal Tokyo Sea Life

Pinguini giapponesi

Pinguini giapponesi

Da 3 giorni, a Tokyo, si cerca un pinguino fuggito dal parco acquatico Tokyo Sea Life. Il personale del parco lo sta cercando senza sosta. Ma il pinguino sembra non aver lasciato tracce. Il  pinguino, che viene chiamato Humboldt ed è identificato solo con un numero (il 337), è scappato scalando una roccia e infilandosi nel recinto. In realtà i responsabili del parco non si erano accorti della fuga, finché non hanno ricevuto, tramite email, una foto del pinguino mentre fa il bagno alla foce del fiume Edogawa. Secondo Kazuhiro Sakamoto, vice direttore del parco, “si tratta di una fuga felice, un po’ come quella raccontata dal film-animato Madagascar, innescata dalla giovane età del pinguino che ha poco più di un anno, dalla sua curiosità e il suo desiderio d’avventura”. Molti gli avvistamenti segnalati al parco, ma nessuno è stato veramente utile. Ma il personale pensa di riuscire a ritrovarlo, come sottolineato da Sakamoto: “Riteniamo che sia nelle vicinanze e che si sia trovato un posticino in cui dormire tranquillo. E’ praticamente impossibile prenderlo quando è in acqua, perché nuota a una velocità tremenda. Speriamo di intercettarlo quando sale sulla terraferma per schiacciare un sonnellino“. (Fonte: Agi)

Il sindaco di Sorrento partecipa alle manifestazioni per ricordare la tragedia del Giappone

L’8 marzo il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, sarà a Roma per partecipare alla manifestazione organizzata dall’Ambasciata del Giappone in Italia per il primo anniversario del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone. Cuomo ha così spiegato la sua partecipazione all’evento: “Ho accettato con immenso piacere l’invito rivoltomi dall’ambasciatore Masaharu Kohno. Sorrento ha da tempo un rapporto speciale con il Giappone, attraverso un’intensa attività di scambi culturali con studenti giapponesi e con il Japan Festival che si svolge ogni anno nella nostra città. Sarà l’occasione per rinsaldare i rapporti di amicizia tra i nostri popoli e per testimoniare quanto grande può essere la forza della solidarietà”. Alle ore 18:00 il coro del Conservatorio di musicaAlfredo Casella” de L’Aquila eseguirà il brano “In Paradisum”, dal Requiem di Faurè. Poi interverranno l’ambasciatore Kohno e il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’evento si concluderà con la rappresentazione della Shi-shi Odori, danza folkloristica della città di Tohno nella prefettura di Iwate, ed il Gloria in excelsis deo, eseguito dal coro de L’Aquila. (Fonte: Positanonews.it)

Speciale su Fukushima in onda sul National Geographic Channel

Centrale nucleare

Centrale nucleare

Questa sera, 7 marzo, alle ore 20:55 andrà in onda su National Geographic Channel il documentario “Fukushima: incubo nucleare”. Saranno presenti esperti internazionali che ricostruiranno gli eventi che hanno portato al disastro nucleare nella centrale di Fukushima e cercheranno di “spiegare cosa poteva essere fatto per evitare il disastro”. National Geographic Channel si può vedere su Sky al canale 403. Sito internet: www.natgeotv.com/it. (Fonte: Film.it)

NTT DoCoMo lancia Shabette Concier per Android

L’operatore giapponese NTT DoCoMo ha lanciato Shabette Concier, “il suo assistente personale digitale” che aspira a diventare “l’alternativa a Siri” per tutti gli utenti che utilizzano Android. Non tutti in Giappone avevano la possibilità di utilizzare l’assistente personale di Apple e così NTT DoCoMo ha pensato di idearne uno per i propri utenti. Il software è disponibile per i cellulari Android 2.2 e superiori e permette di accedere a servizi come ricette, trasporti pubblici, meteo, mappe e molto altro. (Fonte: Macitynet.it)

“The Echo” all’Istituto Giapponese di Cultura

The Echo

The Echo

Questa sera, alle ore 19:00, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Giapponese legge i classici“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato, ad ingresso libero, il film “The Echo” (Yama no oto) di Mikio Naruse. Tratto da uno dei più celebri romanzi di Yasunari Kawabata (Premio Nobel per la Letteratura nel 1968), il film racconta il rapporto di profondo affetto che si instaura tra un uomo di mezza età e la giovane nuora. Shingo, il sessantenne padre di Shuichi – giovane sposato da pochi anni ma già coinvolto in una relazione clandestina – conforta e si prende cura della nuora Kikuko, che pazientemente sopporta le scappatelle del marito. Approfittando dell’assenza del figlio, allontanatosi dalla casa paterna per andare in cerca della sorella Fusako – fuggita perché gelosa del rapporto privilegiato che la cognata ha instaurato con suo padre – Shingo cerca di scoprire chi sia la donna che suo figlio frequenta e scopre una dura realtà… Di lì a poco le donne rivali, la moglie e l’amante di Shuichi, scopriranno di aspettare un bambino dallo stesso uomo, ma con reazioni del tutto diverse che determineranno scelte altrettanto dissimili.

Yasunari Kawabata (1899-1972)
Primo scrittore giapponese insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1968. Nelle sue opere affiora una sensibilità moderna e una certa distanza tra i personaggi, che suggerisce una sorta di timore dell’intimità; sia nei racconti brevi sia nei romanzi più corposi la narrazione si dipana attraverso immagini finemente dettagliate, che si prestano a diversi schemi interpretativi, espresse in lingua moderna ma uno stile evocativo e sfumato derivato dalla tradizione letteraria del passato. Kawabata è uno degli scrittori più noti in Occidente e molte delle sue opere sono disponibili in lingua italiana. Tra i titoli più rappresentativi, oltre a Yama no oto (Il suono della montagna, 1954) figurano: Izu no odoriko (La danzatrice di Izu, 1927), Yukiguni (Il paese delle nevi, 1937), Nemureru bijo (La casa delle belle addormentate, 1961), Utsukushisa to kanashimi (Bellezza e tristezza, 1965).

Yoshihiko Noda non è responsabile del disastro di Fukushima

L’ex premier giapponese, Yoshihiko Noda, che era in carica lo scorso anno quando c’è stato il terremoto, ha dichiarato che “nessun individuo può essere ritenuto responsabile per il disastro nucleare di Fukushima”. Noda respinge qualsiasi attacco per la presunta “responsabilità penale per i crolli che hanno costretto migliaia di persone a lasciare le loro case e per le radiazioni che hanno inquinato terra e mare”. L’ex premier ha poi aggiunto che “la responsabilità primaria spetta di diritto giapponese all’operatore della centrale nucleare, ma il governo, come anche gli operatori ed esperti specializzati, sono stati troppo e profondamente trascinati dal mito della sicurezza e penso che questa sia la conclusione a cui si può arrivare. Piuttosto che dare la colpa a qualcuno in particolare, credo che tutti debbano condividere il dolore e imparare questa lezione”. (Fonte: Asca)

Telecamere anti-tsunami per limitare i danni delle onde anomale

Tsunami

Tsunami

Dopo il terribile tsunami che lo scorso anno ha colpito il Giappone, si cercano soluzioni per cercare di “limitare i danni di una simile calamità naturale”. Costas Synolakis dell’Università della California del Sud e Hermann Fritz del Georgia Institute For Technology hanno proposto una soluzione: utilizzare le telecamere. I due ricercatori hanno analizzato i video realizzati da alcuni giapponesi che, dopo essersi messi in salvo, salendo sulla terrazza dei palazzi nei pressi del porto di Kesennuma, hanno registrato con videocamere e smartphone quello che stava accadendo. Grazie all’analisi dei video, hanno potuto constatare che le onde hanno raggiunto i 9 metri di altezza e si sono infranti sui palazzi ad una velocità di 40 chilometri all’ora. I ricercatori hanno quindi pensato di “costruire un grande database dei dati rilevati dai filmati”. I dati raccolto potrebbero essere utilizzati in vario modo: “predire con una sensibilità credibile dove eventuali onde anomale potrebbero creare più danni, quali potrebbero essere le strade più colpite, in che modo l’acqua defluirà dopo l’impatto, quali i palazzi a più rischio di crollo per danni strutturali e la direzione stradale che le possibili vittime dovrebbero intraprendere per scappare dalla mareggiata in arrivo”. (Fonte: Greenstyle.it)