Naoto Kan parla di Fukushima

In una recente intervista, parlando del disastro nucleare di Fukushima, l’ex premier Naoto Kan ha dichiarato: “Prima di Marzo 2011 eravamo impreparati, non solo dal punto di vista dell’attrezzatura, ma anche il nostro sistema e l’organizzazione non erano preparati. Questo è stato il nostro più grande problema”. E continua: “La centrale è stata costruita non tenendo il considerazione l’ipotesi di uno tsunami più forte, questo è stato l’inizio dei problemi. Se ci avessero pensato, non avrebbero costruito la centrale in una zona così bassa. Avremmo dovuto prendere più misure di sicurezza, ma abbiano fallito nel farlo (…). È stato un grave errore, ma devo ammettere che l’incidente è stato provocato da un errore umano”. Kan ha attaccato anche “la stampa e il modo di diffondere le informazioni“, per la lentezza e l’imprecisione nel comunicare le notizie aggiornate. Ha invece negato che il governo abbia taciuto notizie importanti sulla gravità della situazione. Ora l’ex ministro è convinto che “Il Giappone dovrebbe diminuire drasticamente la dipendenza dal nucleare“. (Fonte: Levanteonline.net)

Tohoku: Prima e dopo. Cinema e docu-film raccontano il terremoto

Cinema

Cinema

Dal 1° al 14 marzo si svolgerà all’Istituto Giapponese di Cultura, in via A. Gramsci 74 a Roma, la rassegna cinematografica “Tohoku prima e dopo. Cinema e docu-film raccontano”. Il Tohoku, ambientazione cinematografica prima e poi drammatico set per le immagini post 11/3/2011, fa da trait d’union alla rassegna video che Japan Foundation cura e propone al pubblico italiano, per capire, per sperare e per trasmettere la riconoscenza del Giappone alla comunità internazionale, fondamentale da subito nella ricostruzione. In programmazione:
KIZUNA (Kizuna, 2011, dvd, 53’, sott. in italiano)
Immagini dal Tohoku, da quelle della devastazione a quelle della rinascita, grazie ai legami, kizuna in giapponese, rappresentati in ogni aspetto: tra un uomo e la sua terra, di parentela, di amicizia, e soprattutto, tra le popolazioni del mondo, quelli più poderosi, e fattivi, nel recupero dalle ferite del corpo e della mente.
venerdì 2 marzo alle 16.00
sabato 3 marzo alle 11.30
martedì 6 marzo alle 16.00
giovedì 8 marzo alle 11.30
martedì 13 marzo alle 11.30
RIUSCITE A VEDERE LE NOSTRE LUCI? IL PRIMO FESTIVAL DOPO IL TERREMOTO (Tohoku natsumatsuri – chinkon to kizuna to, 2011, dvd, 58’ ©NHK, sott. in inglese)
I festival estivi in Giappone sono spesso improntati al ricordo dei defunti. Molte zone colpite da sisma e tsunami non sono state in grado di reiterare la consuetudine, ma alcune, come Rikuzentakata, Soma, Minami Soma e altre località, caparbiamente hanno proceduto come da tradizione. In video, i comitati, il lavoro, la comunità a raccolta per celebrare insieme un evento che supera l’esteriorità e si fa emblema della rinascita di un popolo.
venerdì 2 marzo alle 11.30
martedì 6 marzo alle 17.15
mercoledì 7 marzo alle 11.30
giovedì 8 marzo alle 16.00
sabato 10 marzo alle 11.30
mercoledì 14 marzo alle 16.00
LIGHT UP NIPPON (Light up Nippon, in collaborazione con Light Up Nippon, 2011, dvd, 28’, sott. in inglese)
Tre gli obiettivi di Yoshitake Takada, fondatore di LIGHT UP NIPPON: il Tohoku, il recupero, il sorriso della gente. Il pretesto: la cancellazione, dopo il terremoto, dei tradizionali fuochi d’artificio a Tokyo; Takada lavora a ritmo serrato, si reca sui luoghi del disastro, parla con le autorità locali, muove le associazioni dei volontari, e l’11 agosto del 2011 le luci dei fuochi accendono le dieci località selezionate di nuova fiducia nel futuro. Il documentario fa parte del progetto LIGHT UP NIPPON, nell’ambito del quale verrà proiettato in varie città del mondo in contemporanea, l’11 marzo del 2012 alle 14.46 JST.
giovedì 1 marzo alle 11.30
venerdì 2 marzo alle 17.15
martedì 6 marzo alle 11.30
mercoledì 7 marzo alle 16.00
giovedì 8 marzo alle 17.15
venerdì 9 marzo alle 11.30
mercoledì 14 marzo alle 11.30
HARU’S JOURNEY (Haru to no tabi, 2010, dvd, colore, 134’ ©“HARU’S JOURNEY” Film Partners, sott. in inglese)
L’anziano Tadao, figlia suicida e nipote (Haru) convivente che lo accudisce, vive una vita da pensionato in Hokkaido. Haru d’improvviso perde il lavoro: è l’occasione per il viaggio – il set sono i bellissimi paesaggi della prefettura di Miyagi in Tohoku – che sfocerà per Tadao in una dura riconciliazione emozionale con le origini, mentre per Haru si rivelerà foriero di nuovi inizi.
giovedì 1 marzo alle 16.00
venerdì 9 marzo alle 16.00
martedì 13 marzo alle 16.00.

Meteo: da 30 anni non cadeva così tanta neve in Giappone

Record in Giappone per la neve caduta nelle ultime settimane. Intere regioni sono state sommerse dalla neve. Secondo il servizio meteorologico si tratta della precipitazione nevosa più intensa degli ultimi 28 anni ed è stata causata da una “eccezionale ondata di aria fredda”. Le aree più colpite sono quelle che si affacciano sul Mar del Giappone. (Fonte: TMNews)

Terremoto e tsunami del 2011: smaltito solo il 5% dei detriti

Sismografo

Sismografo

Il terremoto e lo tsunami del 2011 hanno causato molti danni in Giappone. A quasi un anno dalla tragedia è stato incenerito o smaltito solo il 5% delle macerie. La causa principale è data dalla contaminazione delle macerie dopo il disastro di Fukushima, che impedirebbe lo smaltimento. Il Ministro dell’Ambiente, Goshi Hosono, ha ribadito l’invito ad “una più stretta cooperazione dei governi locali su smaltimento e rimozione dei detriti”. Il disastro dello scorso anno ha prodotto 22,53 milioni di tonnellate di detriti nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima. Finora non sono molte le amministrazioni locali che hanno accettato di collaborare per aiutare a smaltire i detriti. La città di Tokyo ha messo a disposizione i propri inceneritori per distruggere 11.000 tonnellate di detriti da Miyako (Iwate) entro la fine di marzo e 500.000 tonnellate dalla prefettura di Miyagi entro marzo 2013. Hosono ha dichiarato di voler accelerare il processo di smaltimento. (Fonte: Ansa)

Il Giappone ha bisogno di un dittatore: parola del sindaco di Osaka

Toru Hashimoto è il sindaco di Osaka dal novembre 2011 e ritiene che il Giappone possa uscire dalla crisi economica soltanto se il potere viene preso da un dittatore. In realtà la frase è stata detta da Hashimoto durante la campagna elettorale dello scorso anno e l’attuale sindaco di Osaka ha poi chiarito che “una dittatura nel paese non sarebbe desiderabile né attuabile, considerate le tutele costituzionali sulla gestione del potere“. Queste dichiarazioni lo hanno comunque reso famoso e molti esperti di politica ritengono che Hashimoto potrebbe diventare un nuovo protagonista della politica nazionale in poco tempo. Hashimoto è nato ad Hatagaya 42 anni fa, ma è cresciuto a Higashiyodogawa-ku, nella prefettura di Osaka. Nel 1996 si è laureato in Legge. In seguito ha partecipato a diverse trasmissioni televisive, diventando piuttosto famoso. A novembre ha vinto le elezioni come sindaco con il suo nuovo partito di centro Osaka Ishinnokai. E in molti pensano che il sindaco di Osaka stia iniziando a mettere insieme candidati per arrivare in Parlamento alle elezioni del 2013. (Fonte: Ilpost.it)

Viaggio in Giappone: serata al pub Popeye di Tokyo

Popeye Pub a Tokyo

Popeye Pub a Tokyo

Il sesto giorno a Tokyo si conclude con una serata al pub. E’ la prima volta che decidiamo di uscire di sera. Le altre sere, in genere, cenavamo mentre eravamo in giro e poi tornavamo in ryokan. Questa volta, invece, siamo rientrati nel tardo pomeriggio. Il tempo di sistemarsi (qualcuno ha fatto l’ofuro!) e poi siamo usciti per andare al pub. I miei compagni di viaggio erano intenzionati a bere senza limiti. Il pub si chiama Popeye e si trova a Ryogoki. L’avevano consigliano a Kino. Alla fine io, che non bevo birra, ci ho rimesso… gli altri si sono bevuti da 2 a 4 birre a testa. Ed io solo acqua. Kino ha anche chiesto a quelli del locale se poteva tenersi per ricordo 3 bottigliette di birra e loro gliele hanno sciacquate e le hanno chiuse con i tappi. Che precisione! Quelli del pub sapevano anche qualche parola di italiano ed alla fine, mentre andavamo via, mi hanno detto “Ciao, a domani“. E ci credo… con tutto quello che abbiamo speso! Nella divisione finale, io ci ho perso almeno 1.000 yen. Abbiamo anche mangiato, anche se le porzioni erano molto piccole. All’inizio io e Dany abbiamo ordinato le salsicce. Poi dato che erano piccole e avevamo ancora fame, ci siamo presi una pizza in due. Tutto sommato comunque è stata una bella serata. Divertente. Dopo siamo rientrati in tempo per prendere la metro che chiudeva verso le 23:30. Ultima immagine di Tokyo di oggi: in giro si vedono molte ragazze vestite come se uscissero da un cartone animato. E molte “lolite“, con vestitini rosa con il sottogonna (tipo bambole), le calze bianche e le scarpe bianche con il tacco.

Smartphone Sharp Aquos 104SH in arrivo in Giappone

Entro la fine del mese sarà disponibile sul mercato giapponese il nuovo Smartphone Sharp Aquos 104SH, che dovrebbe essere già fornito di Android 4.0 Ice Cream Sandwich. Ecco le caratteristiche tecniche del nuovo smartphone: processore TI OMAP 4460 di tipo dual core con frequenza di clock pari a 1,5 GHz, display da 4.5 pollici di tipo 720p, fotocamera posteriore dotata di un sensore da ben 12 MP, resistenza all’acqua e agli urti della scheda tecnica. (Fonte: Tecnologia.bloglive.it)

A marzo uscirà il romanzo d’amore sullo tsunami in Giappone

Cuore ricucito

Cuore ricucito

Mi ossessionano le linee dei volti, i tagli degli occhi, i disegni morbidi delle ombre tra i pini. Alberi come samurai, che fronteggiano il mare, impavidi e forti. Lascio che lo splendore scenda lentamente dentro di me, goccia a goccia. Più spesso il gorgo mi afferra. Strani echi, strane spiagge, una cesoia le striscia a meta’. Suona una musica, lamento lontano e inafferrabile”. Un breve estratto dal romanzo d’esordio nella narrativa per adulti di Francesca Bani, che racconta il terremoto e lo tsunami in Giappone ed uscirà proprio il giorno del primo anniversario della tragedia giapponese. E’ la storia di Rina e Akito, due giovani che si incontrano e si innamorano a Tokyo, finché saranno travolti dalla tragedia. Lei è una insegnante di lingue che si è trasferita in Giappone per lavoro, mentre lui è l’erede di una famiglia molto tradizionale. (Fonte: Adnkronos)

Giappone: l’attivista Erwin Vermeulen è innocente

Erwin Vermeulen, attivista olandese di Sea Shepherd che era stato arrestato lo scorso 16 dicembre per aver spintonato un addetto della baia di Taiji, è stato assolto dalla Corte di Wakayama. Per l’associazione ambientalista si tratta di una sentenza positiva, soprattutto perché il “sistema giudiziario” giapponese stabilisce che “fino a prova contraria vale la presunzione di colpevolezza”. Il giudice della Corte ha stabilito che le prove a sostegno dell’accusa sono insufficienti. Vermeulen quindi è stato tenuto in una prigione giapponese per 60 giorni da innocente. (Fonte: Geapress.com)

“The Makioka Sisters” all’Istituto Giapponese di Cultura

The Makioka Sisters

The Makioka Sisters

Questa sera, alle ore 19:00, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Giapponese legge i classici“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato, ad ingresso libero, il film “The Makioka Sisters” (Sasameyuki) di Kon Ichikawa. Dopo aver girato Kagi (La chiave) nel 1959, Ichikawa realizza il suo secondo lungometraggio tratto da un romanzo di Jun’ichiro Tanizaki (1886-1965), grande scrittore del ‘900 noto per lo stile orientato verso un’estetica sensuale. Il film è ambientato a Osaka e Kyoto nel 1938 e segue per cinque anni le vicende matrimoniali e pre-matrimoniali di quattro sorelle della famiglia Makioka. Le ragazze, secondo le convenzioni del tempo e del loro status sociale, dovevano sposarsi rispettando l’ordine di età e solo dopo aver partecipato a vari o-miai, incontri ufficiali a scopo di matrimonio organizzati dalla famiglia. Le due sorelle maggiori, già maritate, tentano di trovare un marito per la terzogenita Yukiko la quale, per via del comportamento esuberante e smaliziato dell’ultimogenita, si è trovata coinvolta suo malgrado in uno scandalo sentimentale compromettente finito sul giornale.

Jun’ichiro Tanizaki (1886-1965)
È uno degli esponenti di spicco della letteratura moderna giapponese, tra i più popolari anche in occidente. I suoi ritratti di personaggi in preda a ossessioni erotiche, di figure femminili sensuali e fatali, accanto a quelli di nuclei familiari alle prese con i rapidi cambiamenti imposti al Giappone nel corso del XX secolo, rimangono tra le pagine più intense della produzione letteraria nipponica. Sasameyuki (Neve sottile), l’imponente romanzo scritto tra il 1943 il 1948, è considerato uno dei suoi capolavori e ritrae con nostalgica eleganza il declino di una nobile famiglia di mercanti prima dello scoppio della Guerra.

Terremoto e tsunami del 2011: sono 15.848 i morti

Mancano pochi giorni al primo anniversario del terribile terremoto (e conseguente tsunami) che ha colpito il Giappone l’11 marzo 2011. Mentre ancora si contano i danni e si cerca di ricostruire i paesi distrutti, continua ad aumentare il numero delle vittime. Alla fine del 2011 i morti e dispersi erano 19.295, mentre ora sono 19.153. Ci sono ancora persone che non sono state ritrovate, né vive né morte. Le vittime accertate sono 15.848 (a fine 2011 erano 15.844), mentre i dispersi sono 3.305 (a fine 2011 erano 3.451. Le ricerche continuano. (Fonte: Ansa)

Attraversando il ponte: conferenza sul Teatro No

Teatro

Teatro

Il 27 febbraio, alle ore 18:30, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, si svolgerà la conferenza “Attraversando il ponte – il no come programma performativo di arti alleate“, a cura di Fabio Mangolini. A seguire ci sarà una breve dimostrazione pratica. Fabio Mangolini, laureato in Filosofia all’Università di Bologna, già allievo di Marcel Marceau a Parigi, è attore, regista, insegnante e Coordinatore  Generale della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Tra gli interessi, Commedia dell’Arte e arti performative giapponesi, nel cui ambito fruisce nel 1992 dello Artist Fellowship Program JF, studiando Kyogen con N. Kosuke, Nihon Buyo con A. Tokuya, No con K. Hideo e K. Akeo. La conferenza presenta l’arte del No, analizzato alla luce del concetto moderno di performance, attraverso le singole arti che lo compongono, privilegiando aspetti attoriali o d’interazione con lo spettatore.

Concerto per aiutare il Giappone a Taranto

Domani, 22 febbraio, a partire dalle ore 19.00, presso il salone dell’Istituto Maria Immacolata, in Via Mignogna 7 a Taranto, si svolgerà il Concerto per il Giappone, per raccogliere fondi a favore dei programmi di assistenza alla popolazione giapponese della Croce Rossa. Un concerto di musica classica organizzato da Claudio Taranto. I posti sono limitati: si consiglia quindi di prenotare, chiamando il numero 3482822405. Testimonial della serata sarà la pianista giapponese Julia Ito. (Fonte: Puglialive.net)

“I am a cat” all’Istituto Giapponese di Cultura

I am a cat

I am a cat

Questa sera, alle ore 19:00, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Giapponese legge i classici“, presso l’ Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato, ad ingresso libero, il film “I am a cat” (Wagahai wa neko de aru) di Kon Ichikawa. Riduzione cinematografica dell’omonimo romanzo di Soseki Natsume (1867- 1916), uno dei più grandi scrittori dell’epoca Meiji (1868-1912). L’universo umano viene visto attraverso gli occhi di un gatto, voce narrante del libro e prota gonista del film, osservatore ironico del modus vivendi di un insegnante di inglese e della sua cerchia di conoscenti e familiari. I personaggi descritti sono solo un pretesto per rimarcare la vita tragicomica degli esseri umani e i loro goffi tentativi di sottrarsi alle convenzioni e all’ipocrisia della società. Famoso per le trasposizioni su grande schermo di testi letterari, Ichikawa aveva realizzato vent’anni prima Kokoro (1955), tratto da un’altra famosa opera dello stesso autore. Notevole la fotografia di Kozo Okazaki, autore delle magistrali inquadrature dei tre esemplari felini utilizzati nel film.

Soseki Natsume (1867-1916)
Portò il romanzo realistico moderno a piena maturità. I protagonisti delle sue opere si muovono tra nuove ideologie provenienti dall’occidente e tradizione giapponese e sono preferibilmente accademici e studiosi, vulnerabili e piuttosto isolati dal resto del mondo. Nel 1905 pubblicò il suo primo romanzo: Wagahai wa neko de aru (Io sono un gatto). Seguono, tra gli altri, Bocchan (Il Signorino, 1906) e Sanshirô (Sanshirô, 1908).