“Silence” all’Istituto Giapponese di Cultura
Questa sera, alle ore 19:00, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Giapponese legge i classici“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato, ad ingresso libero, il film “Silence” (Chinmoku) di Masahiro Shinoda. Adattamento cinematografico da un romanzo di Shusaku Endo, sceneggiato da Shinoda insieme all’autore, il film esplora il violento conflitto culturale originato dall’arrivo dei missionari Gesuiti in Giappone nella seconda metà del XVI secolo. La regia eccellente di Shinoda – affiancata da una colonna sonora piuttosto inquietante firmata da Toru Takemitsu – permette di dare espressione cinematografica a una materia per natura inaccessibile alla macchina da presa, celata nei paradossi spirituali interiori dei personaggi. È la storia di due missionari portoghesi, Rodrigo e Galupe, approdati in Giappone nella seconda metà del XVII secolo per ristabilire la legittimità di una comunità cristiana costretta ormai alla clandestinità e avere notizie di un certo Padre Ferreira, giunto vent’anni prima e arrestato dalle autorità giapponesi.
Shusaku Endo (1923 – 1996)
Uno dei più importanti scrittori cattolici del Giappone, ma anche un autorevole rappresentante della “Terza generazione” di autori del dopoguerra, portavoce del malessere della società contemporanea. Le sue opere si sforzano di affrontare – e per quanto possibile risolvere – i misteri e le contraddizioni dell’esistenza, compresi i dubbi teologici che legittimamente attanagliano l’animo dei giapponesi convertiti al cattolicesimo. Endo affronta temi forti e impegnativi – quali martirio, peccato, grazia, apostasia, redenzione, inculturazione delle fede – senza formulare trattati, ma semplicemente trasferendo le tensioni psicologiche e intellettuali ai suoi personaggi. Tra le sue opere più rappresentative figurano: Chinmoku (Silenzio, 1966), Bushi (Il samurai, 1980), Umi to dokuyaku (Lett. Il mare e il veleno, 1986).