“Rinco’s Restaurant” all’Istituto Giapponese di Cultura
Questa sera, alle ore 19:00, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Giapponese legge i classici“, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74 a Roma, sarà proiettato, ad ingresso libero, il film “Rinco’s Restaurant” (Shokudo katatsumuri) di Mai Tominaga. Il dolore per l’improvvisa rottura della relazione con il fidanzato indiano – che l’ha piantata senza motivo, svuotando
completamente la casa in cui vivevano da qualche tempo – lascia la giovane Rinco sgomenta e letteralmente senza parole, colpita da “afonia psicogena” provocata da shock emotivo. La ragazza decide di tornare nel paese di origine, in campagna, e di rifugiarsi presso la casa materna, da dove era fuggita all’età di 15 anni senza farvi più ritorno. Con sé ha solo il contenitore di nukadoko (pasta fermentata a base di crusca di riso) ereditato dalla nonna e conservato con amorevole cura: l’unico oggetto rimasto nella casa vuota, l’unico oggetto da cui ripartire per ritrovare se stessa. Non riuscendo a parlare, né tantomeno a risolvere i vecchi conflitti con la madre Ruriko, si dedica alla cucina, sua grande passione. Da lì l’idea di aprire un ristorante in cima alla montagna del piccolo paese natìo, un ristorante atipico, dove i piatti sono creati sul momento, “ritagliati su misura” dei clienti; cucinare diventa un gesto catartico per Rinco, ma anche per i suoi avventori… Un film delicato e rigenerante tratto dall’omonimo best seller di Ito Ogawa (uscito in Giappone nel 2008, 260.000 copie vendute in Giappone, Premio Bancarella della cucina 2011), diretto con il tocco femminile di Mai Tominaga che sceglie per il ruolo di protagonista la popolare star Kou Shibasaki, famosa in Giappone anche come talento culinario, affiancata dalla bravissima Kimiko Yo nel ruolo di Ruriko, l’eccentrica madre di Rinco.
Ito Ogawa
Nata nel 1973, oltre che come scrittrice, è nota in Giappone anche per i suoi testi musicali che firma con lo pseudonimo di Shunran. Laureata in Letteratura classica giapponese ha pubblicato nel 2007 un libro di poesie illustrato dal titolo Chocho/ Butterfly. Il suo romanzo di esordio, Shokudo katatsumuri (Il ristorante dell’amore ritrovato, 2008) è stato un vero successo di critica e di pubblico sia in patria sia all’estero, con 800 mila copie vendute solo in Giappone e l’assegnazione del premio Bancarella della cucina 2011. Nel 2009 pubblica il suo secondo romanzo Chocho Nannan/Whisper Sweet Nothings. Sul suo sito web suggerisce ricette di cucina molte apprezzate dal pubblico femminile.