Progetto Orizuru. La parola alle vittime del nucleare
Il 23 e 24 marzo, a Roma, in via Giavanni Amendola 34, si svolgerà la quinta edizione del Progetto Orizuru per denunciare l’atrocità del nucleare e proclamare lo stop all’utilizzo dell’atomo. Giungono con la Peace Boat gli Hibakusha di Hiroshima e Nagasaki che, sopravvissuti al disastro atomico del 1945, compiono annualmente un viaggio-testimonianza intorno al mondo. Venerdì 23 marzo, dalle 15:00 alle 18:00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Italiano di Studi Orientali dell’Università di Roma Sapienza in via Principe Amedeo 182/B, ci sarà un dibattito sul nucleare accompagnato dal racconto/testimonianza dei sopravvissuti. L’invito è rivolto a studenti, docenti e a tutta la cittadinanza. Doppio appuntamento per sabato 24 marzo: dalle 9:00 alle 12:00, presso la Biblioteca Pier Paolo Pasolini di Spinaceto, la delegazione di Hibakusha incontrerà i ragazzi delle terze classi della Scuola Media Nistri-Respighihanno lavorato su questo tema con i loro insegnanti e con Roberta Tiberi, partecipando a un laboratorio preparatorio del Progetto Pikadon. Dalle 14:00 alle 17:00 la delegazione giapponese parteciperà alla tavola rotonda aperta ai cittadini “1945-2011, da Hiroshima a Fukushima – la sfida dell’uomo al nucleare: il racconto dei sopravvissuti” presso il Caffè Letterario di Via Ostiense 95, organizzata dalla sezione Lazio dei Verdi. Il Progetto Orizuru è realizzato dalla Orizuru Voyage con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Studi Orientali dell’Università di Roma Sapienza e della Japan Foundation – Istituto giapponese di cultura, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma e con il sostegno di Nipponica. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.