Continuano i 10 giorni per la pace
In Giappone si stanno svolgendo i “dieci giorni per la pace“, in programma dal 6 al 15 agosto, l’annuale appuntamento introdotto da Giovanni Paolo II nel 1981. L’arcivescovo di Osaka e presidente della Conferenza episcopale giapponese, monsignor Leone Ikenaga, ha inviato un messaggio per questo importante appuntamento, ricordando che “la via per la pace non è nient’altro che la via del rispetto e dell’amore per la vita. E mai come in questi anni, il Giappone ha bisogno di questo rispetto: il grande terremoto dell’11 marzo 2011 e il disastro atomico che ne è seguito hanno distrutto enormi aree nazionali. La mia speranza è che si possano ricostruire al più presto“. La Chiesa giapponese si riunisce per 10 giorni speciali di preghiera per la pace. Si comincia ogni anno con il giorno dell’anniversario della bomba atomica su Hiroshima e si conclude con il giorno in cui il Giappone ha firmato la resa e la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il monsignore ha continuato il suo messaggio dicendo che “dopo il disastro di Fukushima, come vescovi abbiamo chiesto l’abolizione immediata delle centrali nucleari. I problemi collegati al plutonio inattivo e alle scorie nucleari non sono ancora stati risolti, eppure il governo ha deciso di riattivare la centrale di Oi. Questo secondo noi è sbagliato. La via per la pace è però lontana da questi argomenti. È fatta di amore e di rispetto per la vita umana. Di conseguenza facciamo ogni sforzo per creare una società più giusta, dove la popolazione protegga la vita e cerchi la pace per tutti“. (Fonte: Asianews.it)