Il Giappone chiede all’Australia di punire Sea Shepherd
Dopo la condanna dell’ambientalista neozelandese di Sea Shepherd, l’ambasciatore del Giappone in Australia, Takaai Kojima, ha chiesto al paese di “adottare un atteggiamento più deciso e severo nei confronti del gruppo ambientalista Sea Shepherd”. L’associazione ambientalista ogni anno ostacola le operazioni delle baleniere giapponesi e, secondo il Giappone, l’Australia non fa nulla contro gli atti che spesso risultano molto violenti. Secondo l’ambasciatore giapponese, “l’Australia, come il Paese di cui Sea Shepherd utilizza i porti e come firmataria degli accordi internazionali sulla sicurezza della navigazione, dovrebbe prendere misure appropriate contro Sea Shepherd per punire e scoraggiare le loro attività violente”. Secondo John Key, premier della Nuova Zelanda, il suo paese vuole vedere “la fine della caccia alle balene, ma deve esserci un limite alle attività di protesta”, in quanto “questo genere di azioni può portare a perdite di vita, se non siamo attenti”. (Fonte: Ansa)