Ambasciatore americano parteciperà alla commemorazione ad Hiroshima

Bomba su Hiroshima

Bomba su Hiroshima

L’ambasciatore americano in Giappone parteciperà alla commemorazione per l’anniversario del lancio della bomba atomica su Hiroshima il prossimo 6 agosto. E’ la prima volta che un rappresentate americano partecipa alla cerimonia. Il governo di Tokyo ha apprezzato la decisione presa dal presidente americano Barack Obama, ma le vittime del bombardamento dichiarano che stanno ancora aspettando le scuse dell’America. L’annuncio è stato dato da Philip Crowley, portavoce del Dipartimento di Stato: “L’ambasciatore John Roos rappresenterà gli Stati Uniti il 6 agosto al memoriale di Hiroshima per esprimere rispetto a tutte le vittime della Seconda Guerra Mondiale”. L’ambasciatore americano deporrà una corona di fiori sul monumento che ricorda i 140.000 giapponesi uccisi dalla bomba atomica. Yodhito Sengoku, capo di gabinetto del primo ministro Naoto Kan, ha dichiarato che “si tratta di un’opportunità per l’America di comprendere la nostra determinazione a perseguire il disarmo nucleare affinché una simile terribile devastazione non possa ripetersi mai più”. Ma le famiglie delle vittime del lancio della bomba ed i sopravvissuti sperano che questa decisione possa essere un primo passo per far in modo che l’America dichiari di aver sbagliato. Kazushi Kaneko, direttore del Consiglio che riunisce i gruppi di vittime della atomica su Hiroshima ha dichiarato: “la decisione di mandare l’ambasciatore americano a Hiroshima è sicuramente una mossa benvenuta e ci aspettiamo che l’ambasciatore Usa contribuirà a correggere l’opinione di chi ancora ritiene che quell’esplosione atomica fu una cosa giusta, affinché il presidente Obama possa venire qui a presentare le scuse dell’America”. Per Masaaki Tanabe, uno dei sopravvissuti, “la decisione di scagliarci contro l’atomica fu irragionevole, prendere atto delle immense perdite avute allora deve portare Obama a scusarsi e a impegnarsi per la totale distruzione di tali armi”. (Fonte: Lastampa.it)



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