Il riso nella tradizione culinaria giapponese
Il riso ha sempre avuto un’importanza notevole nella tradizione giapponese: non è un cibo qualsiasi, ma è considerato un elemento capace di portare benessere e prosperità. Per questo motivo deve essere rispettato. Ed allo stesso modo, nella lingua giapponese vengono utilizzati termini molto specifici per indicare il riso, a seconda di come si presenta o di come viene cucinato. Il riso crudo viene indicato con il termine “o-kome”, mentre quello cotto con il termine “gohan”. Per cucinarlo esiste tutta una procedura: deve essere lavato diverse volte, finché l’acqua di lavaggio non appare limpida e deve essere cotto al vapore. L’acqua del lavaggio, spesso, viene conservata ed utilizzata per annaffiare le piante (in quanto ricca di sali minerali) oppure come tonico per la pelle. I giapponesi poi preferiscono non condire il riso, che in genere viene presentato in bianco per accompagnare altri piatti. O comunque viene condito il meno possibile. Nel caso in cui venga condito, assume il nome di “takikomi-gohan”, termine che indica il riso cotto al vapore e condito con salsa di soia, dashi, sakè o mirin, verdure, pesce o carne. Il riso al vapore in genere può accompagnare la zuppa di miso o i piatti di carne, pesce, tofu e verdure di stagione.