Le scosse di assestamento continueranno per anni in Giappone
Dopo il terremoto di magnitudo 9 in Giappone, le scosse di assestamento continueranno per anni nel paese. Il Giappone è sempre stato in un’area a rischio terremoti, in quanto si trova all’incrocio di 3 grandi placche tettoniche: quella del Pacifico, quella Euroasiatica e quella Nordamericana. Inoltre c’è anche la piccola placca delle Filippine. Alice Walker del British Geological Survey ha spiegato che il terremoto di Sendai è avvenuto “in una zona di subduzione, dove una placca si muove sotto a un’altra. Il risultato è che una delle due si alza, deformando il suolo marino e sospingendo un’enorme colonna d’acqua, lo tsunami. È esattamente quel che è successo nel 2004 nell’Oceano Indiano”. Il terremoto ha azionato “una scarica di energia pari a 340 milioni di tonnellate di tritolo”. Le scosse di assestamento dopo quello che è stato rinominato il Big One (e che si aspettava da anni in Giappone) sono numerose: venerdì sono state 84 sopra il quinto grado Richter, 21 sopra il sesto grado ed una sopra il settimo. Sabato ce ne sono state 54 sopra il quinto grado e 6 sopra il sesto. Paul Caruso, geofisico dell’Usgs, ha dichiarato: “Non abbiamo troppa esperienza con terremoti di queste dimensioni e non sappiamo quanto andranno avanti le scosse di assestamento. Sentiamo ancora quelle del terremoto in Cile dell’anno scorso. In Giappone, potrebbero andare avanti per mesi o per anni. Solitamente più è grande il sisma, più lunga la durata delle scosse secondarie”. (Fonte: Ilsole24ore.com)