La dignità dei giapponesi tragicamente colpiti

Croce Rossa Italiana

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(a cura di Chie Wada) Nessun popolo ha sinora subito la serie di calamità che si è abbattuta l’11 marzo 2011 sul Tohoku, il nord ovest del Giappone, abitato da circa 10 milioni di persone. La popolazione del Tohoku non ha al momento acqua, cibo, riscaldamento, ed è gravemente limitata nel cercare soccorso altrove: mancano combustibili e mezzi di trasporto, in un territorio compromesso e irriconoscibile. I soccorsi e gli investimenti umani ed economici sono al limite del possibile. Al di là di ogni attribuzione di responsabilità, il progressivo allargarsi della minaccia di contaminazione nucleare alla grande area di Tokyo, dove vivono oltre 30 milioni di persone, renderà i problemi relativi ai generi di prima necessità ancora più drammatici. La solidarietà interna del popolo giapponese è stata all’altezza del dignitoso contegno che ha stupito il mondo; il governo giapponese sta varando piani di tasse ed emissione di titoli per finanziare l’emergenza, ma questo non può bastare. Il governo non ha chiesto aiuti economici – e probabilmente non lo farà mai. Il Giappone è una nazione ricca, ma il danno è questa volta davvero incalcolabile. Un aiuto internazionale è urgente e necessario. Fino al 15 Aprile è possibile fare una donazione di 2 euro mandando un sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o chiamando da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500 (Croce Rossa Italiana). Per donazioni superiori (con carta di credito) si consiglia di inviare direttamente alla Croce Rossa Giapponese all’indirizzo http://www.google.co.jp/intl/en/crisisresponse/japanquake2011.html.



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