Mi-Japan 2011: il festival giapponese a Milano
Dal 20 al 22 Maggio, a Milano, presso i Chiostri de l’Umanitaria, in via San Barnaba 38, si svolgerà la seconda edizione della manifestazione dedicata al Giappone, organizzata dall’Associazione Eu-Japan. Il sito MilanoWeb ha intervistato Tadao Amano, presidente dell’Associazione, che ha parlato dei loro progetti e del terremoto che ha sconvolto il Giappone. Amano ha spiegato prima di tutto come è nata l’Associazione: “EuJapan è nata nei primi mesi del 2010 con lo scopo di promuovere e intensificare lo scambio culturale e commerciale tra Italia e Giappone, attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni nel settore della cultura e dell’arte che possano individuare i molteplici settori di interscambio fra le 2 realtà, attraverso contatti fra persone, enti ed associazioni. Il fine ultimo è poi quello di realizzare il progetto “Sakura Momiji” che prevede di donare alla città di Milano le piante giapponesi più significative: il ciliegio e l’acero rosso, appunto sakura e momiji. L’associazione EuJapan, per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere varie attività, in particolare: promozione, gestione e realizzazione in genere di attività culturali quali l’organizzazione e la realizzazione di seminari, conferenze e, anche in collaborazione con altri Enti e Associazioni, manifestazioni culturali, ricreative, rassegne, festival, concerti ed altri eventi che possano promuovere la cultura giapponese in Italia ed Europa“. Amano ha poi spiegato l’obiettivo del prossimo Mi-Japan: “Proporre al pubblico un “viaggio virtuale” nel vero Giappone. Ovviamente, in questo particolare momento storico, tutte le nostre iniziative saranno improntate su una forte solidarietà a questo popolo di grande tradizione e dignità. Nell’ambito del ‘Mi-Japan 2011’ abbiamo intenzione di proporre diverse iniziative benefiche volte alla raccolta fondi per aiutare il Giappone così duramente colpito“. Ed ha parlato del terremoto che ha colpito il suo paese: “Appena l’ho saputo ho provato un profondo sconvolgimento e un senso di irrealtà. Ho subito contattato i miei cari e poi non ho mai interrotto l’informazione con i mezzi di comunicazione nipponici, prendendo man mano coscienza della realtà. Sono ancora sconvolto e profondamente triste. Temo ancora per il mio paese. Le scosse di assestamento sono ancora molto forti, sconvolgono gli abitanti e anche noi giapponesi lontani da casa. C’è poi il problema della centrale di Fukushima che si sta rivelando davvero grave. Il mio popolo ha reagito alla calamità con grande dignità e straordinaria prontezza. Spero in un veloce ritorno alla normalità“. (Fonte: Milanoweb.com)
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