Stati Uniti: 14.000 morti a causa di Fukushima
Secondo una recente stima, almeno 14.000 americani sono morti a causa dell’aumento di radioattività determinato dall’incidente nucleare di Fukushima. La stima è stata realizzata e diffusa da un gruppo di ambientalisti indipendenti, che hanno contestato i dati dell’EPA, associazione di protezione ambientale degli Stati Uniti. Dopo l’incidente di Fukushima, l’EPA aveva rilevato tracce di isotopi radioattivi, simili a quelli di Fukushima, nell’aria, nell’acqua e nel latte americano. Secondo l’associazione, tuttavia, la contaminazione era minima e non c’erano pericoli per la salute umana. Secondo gli attivisti indipendenti Janette Sherman e Giuseppe Mangano, invece, dopo l’incidente di Fukushima, il tasso di mortalità negli USA è aumentato del 4,46% rispetto ai dati dello scorso anno. I due attivisti sostengono che circa 10.000 persone sono morte 3 mesi dopo l’incidente di Fukushima. E queste morti potrebbero essere ricondotte all’incidente nucleare giapponese. (Fonte: Greenstyle.it)
Purtroppo questo dato era ampiamente prevedibile e risulta largamente sottostimato.
D’altra parte, se gli effetti sono risultati tali a migliaia di chilometri di distanza, quanti saranno i morti in Giappone?
Come un incubo che dopo 70 anni è diventato realtà, questa volta il Giappone ha davvero attaccato gli USA.
1.000 volte peggio di Pearl Harbour.
D’altronde il male torna sempre alla fonte.
Il nucleare è la pura espressione del male partorito dalla degenerata mente umana.