Fukushima: la Tepco chiede nuovi aiuti al governo
La Tepco ha chiesto al governo giapponese un aiuto supplementare di circa 700 miliardi di yen per gli indennizzi alle famiglie delle vittime del terremoto e dello tsunami. Intanto il ministro giapponese per il commercio, Yukio Edano, vuole esortare l’azienda ad accettare i fondi pubblici e quindi una nazionalizzazione. La Tepco potrebbe così ottenere circa 13 miliardi di dollari entro la prossima estate. Ad ottobre la Tokyo Electric Power aveva chiesto un anticipo di 1.011 miliardi di yen. La nuova richiesta è stata giustificata con l’aumento delle persone da risarcire. Nel frattempo il gruppo di esperti ingaggiati dalle autorità giapponesi per stabilire le cause che hanno portato al disastro hanno determinato che la preparazione e l’organizzazione nel prevenire il disastro nucleare sono state scarse. Principale responsabile del disastro nucleare sarebbe proprio la Tepco. Ma anche il governo giapponese sarebbe stato impreparato ad affrontare l’emergenza. Nel rapporto si legge: “La Tepco non si aspettava che tutte le fonti elettriche si sarebbero interrotte simultaneamente in molti reattori nucleari a causa di un disastro naturale e non ha formato squadre capaci di fare fronte a quelle circostanze. La compagnia non e’ riuscita a incorporare misure contro gli tsunami che fossero più efficaci dello standard attuato. E il governo di Tokyo, attraverso il suo ente per la regolazione del nucleare, non aveva chiesto alla Tepco di prendere misure specifiche, come una costruzione aggiunta, quando aveva ricevuto i risultati dell’operato della compagnia, nel 2008 e all’inizio del 2011, sul possibile impatto dovuto a un sisma”. (Fonti: Reuters, TMNews e Ansa)